di Alessandro Manzoni
Analisi del testo:
La notizia della morte di Napoleone, avvenuta a Sant'Elena il 5 Maggio 1821, suscitò nel Manzoni una profonda commozione: egli ne fu letteralmente sconvolto e sentì il bisogno irresistibile -- lui così contegnoso e meditato in tutto -- di esprimere il suo sentimento. Nacque così l'ode, in appena tre giorni (dal 17 al 20 Maggio) e subito fu data alle stampe e diffusa in tutta l'Europa. In Germania fu ammirata e tradotta dal Goethe. Quando Napoleone era al culmine della sua gloria, il poeta non aveva voluto unire la sua voce a quella di tanti poeti che, per avere doni e favori, avevano esaltato le imprese del conquistatore; e neppure aveva preso posizione di condanna quando l'imperatore era stato sconfitto. Ma ora che Napoleone è morto egli sente di dovere ricordarlo: è stato un genio dell'arte militare, un fulmine in guerra, un arbitro fra due secoli di civiltà diverse; ma nella solitudine di Sant'Elena è stato soltanto un uomo che ha constatato di persona la fragilità della gloria terrena e ha trovato conforto soltanto nella fede in Dio e nella speranza dell'eternità.
Analisi del testo:
La notizia della morte di Napoleone, avvenuta a Sant'Elena il 5 Maggio 1821, suscitò nel Manzoni una profonda commozione: egli ne fu letteralmente sconvolto e sentì il bisogno irresistibile -- lui così contegnoso e meditato in tutto -- di esprimere il suo sentimento. Nacque così l'ode, in appena tre giorni (dal 17 al 20 Maggio) e subito fu data alle stampe e diffusa in tutta l'Europa. In Germania fu ammirata e tradotta dal Goethe. Quando Napoleone era al culmine della sua gloria, il poeta non aveva voluto unire la sua voce a quella di tanti poeti che, per avere doni e favori, avevano esaltato le imprese del conquistatore; e neppure aveva preso posizione di condanna quando l'imperatore era stato sconfitto. Ma ora che Napoleone è morto egli sente di dovere ricordarlo: è stato un genio dell'arte militare, un fulmine in guerra, un arbitro fra due secoli di civiltà diverse; ma nella solitudine di Sant'Elena è stato soltanto un uomo che ha constatato di persona la fragilità della gloria terrena e ha trovato conforto soltanto nella fede in Dio e nella speranza dell'eternità.