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Inferno Canto 11 - Riassunto

Appunto di letteratura italiana contenente il riassunto dell'undicesimo canto (canto XI) dell'Inferno dantesco.
Presso la tomba di Papa Anastasio, illustrazione di Gustave Doré

Tempo: sabato 9 aprile 1300, le quattro del mattino.

Luogo: cerchio 6°: eretici. Entrati nella città di Dite, Virgilio e Dante si trovano in una vasta pianura, disseminata di tombe tra le quali sono accesi fuochi che le fanno arroventare.

Personaggi: Virgilio, Dante, Papa Anastasio

Eretici: Sono sepolti nelle arche infuocate, da cui escono lamenti, e sono divisi in gruppi a seconda della setta di appartenenza.



Sintesi

Gli ultimi tre cerchi dell'inferno
Per abituare l'olfatto al puzzo che si leva dal baratro infernale, Dante e Virgilio si fermano dietro la tomba di papa Anastasio e, nell'attesa, Virgilio illustra al discepolo la struttura dei tre cerchi infernali inferiori. Partendo dalla considerazione che ogni azione malvagia viola il diritto, Virgilio afferma che tutti i peccati si possono ricondurre alla violenza o alla frode, cioè all'uso maligno dell'intelletto.


Violenza e frode
La frode è un vizio proprio dell'uomo, in quanto dotato di ragione, perciò spiace maggiormente a Dio e chi è colpevole di frode è relegato nelle parti più basse dell'Inferno. Pertanto nel settimo cerchio si distinguono tre gironi in cui, scontano la loro pena, rispettivamente: i violenti contro gli altri e le loro cose, i violenti contro se stessi e le proprie cose e i violenti contro Dio, natura e arte. Così, nell'ottavo cerchio, distribuiti in dieci bolge, hanno sede le anime dei dannati che usarono la frode contro chi non si fidava di loro; nel nono, ripartiti in quattro zone, si trovano i traditori, i dannati, cioè, coloro che usarono la frode contro chi si fidava di loro.


La malizia contro Dio
A questo punto Dante, tormentato dal dubbio se i dannati dei primi sette cerchi pecchino di malizia contro Dio, chiede al suo maestro di spiegargli perché essi non si trovino nella parte più bassa dell'Inferno. Virgilio, sulla base dell'Etica di Aristotele, chiarisce che i dannati dei primi sei cerchi si macchiarono di incontinenza, un peccato legato più ai sensi che all'intelletto, e per questo meno grave agli occhi di Dio.


L'usura
Dante chiede ancora a Virgilio come l'usura offenda la bontà divina. Il maestro, in riferimento alla Fisica di Aristotele e alla Genesi, spiega che l'usuraio, sfruttando l'opera altrui, disprezza contemporaneamente l'arte e la natura. Ma è tempo di proseguire il cammino poiché la costellazione dei Pesci appare all'orizzonte e l'Orsa Maggiore è tutta orientata verso nordovest: sulla terra mancano quindi meno di tre ore all'alba.


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