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Inferno Canto 21 - Riassunto

Appunto di letteratura italiana contenente il riassunto del ventunesimo canto (canto XXI) dell'Inferno dantesco.
Illustrazione di Paul Gustave Doré.

Tempo: sabato 9 aprile 1300, le sette antimeridiane.

Luogo: cerchio 8° bolgia 5°: barattieri. La bolgia appare particolarmente buia, poiché sul fondo bolle una nera pece.

Personaggi: Virgilio, Dante, I Malebranche (Malacoda, Scarmiglione, Alichono, Calcabrina, Cagnazzo, Barbariccia, Libicocco, Graffiacana, Farfarello, Rubicante); l'anziano di Santa Zita.

Barattieri: Sono quegli astuti truffatori vissuti di inganni e raggiri, ma sono soprattutto coloro che hanno approfittato della posizione politica, delle cariche pubbliche per trarne illeciti guadagni, privi di ogni morale, dimentichi del bene collettivo, unicamente attenti al proprio tornaconto. Sono immersi nella pece bollente, impediti a uscirne dai diavoli che li sorvegliano dalle rocce, pronti ad afferrarli e colpirli con i loro uncini.



Sintesi

Quinta bolgia: tra i barattieri
Attraversando il ponte che conduce alla quinta bolgia, luogo di pena dei barattieri (coloro che, per denaro o per altro vantaggio, fanno mercatotruffaldino delle cose pubbliche), Dante e Virgilio si fermano a guardare dall'alto. Una pece nera e densa bolle, invischiando la ripa da ogni parte. D'un tratto Virgilio trae a sé Dante mostrandogli un orribile diavolo che corre sul ponte e porta sulle spalle un peccatore.


I Malebranche, diavoli custodi della bolgia
Giunto dove sono i due poeti, il diavolo urla all'indirizzo dei Malebranche, i diavoli custodi della bolgia, chiedendo loro di immergere il peccatore nella pece: si tratta, infatti, di uno dei magistrati di Lucca (l'anziano di Santa Zita), la città dove, per denaro, è possibile far diventare "sì" anche i "no". Il diavolo getta allora il dannato che, piombando nella pece bollente, ne fuoriesce imbrattato. Subito centinaia di uncini, manovrati dai Malebranche, lo afferrano e, martoriandolo, lo riaffondano nella pece.


Virgilio tratta con il diavolo Malacoda
Virgilio allora raccomanda a Dante di restare nascosto e va incontro ai diavoli per trattare con loro il passaggio attraverso la bolgia. Subito questi puntano gli uncini contro Virgilio, ma egli grida con fermezza di voler parlare con un loro emissario. Dal gruppo viene scelto Malacoda che, messo al corrente della volontà divina di consentire a Dante il passaggio infernale, concede il permesso e ordina ai suoi compagni di deporre gli uncini. Virgilio grida allora a Dante di avanzare pur tra le minacce dei diavoli, tenuti a freno da Malacoda. Rivolto ai due poeti, questi li avvisa che il ponte sul quale camminano è interrotto e che, pertanto, devono seguire un altro percorso: lì vicino, risalendo per la roccia, c'è un ponte che permette il passaggio.


Il diavolo Barbariccia accompagna Dante e Virgilio
A questo scopo offre come guida dieci diavoli, agli ordini di Barbariccia. Nonostante le proteste di Dante, Virgilio accetta l'offerta di Malacoda e tranquillizza il suo discepolo. Tutti sono pronti per la partenza e il diavolo Barbariccia ne dà il via con uno sconcio segnale di spregio e di derisione.


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