di Alessandro Manzoni
Parafrasi:
Egli (Napoleone) non è più vivo.Il suo corpo,dopo aver esalato l’ultimo respiro rimase immobile,senza più memoria,privato di uno spirito così tanto grande,così la terra resta immobile colpita stupefatta,muta, alla notizia della sua morte.
Pensando al momento della morte dell’uomo mandato dal destino,e non sa quando l’impronta di un piede di un uomo simile a Napoleone tornerà a calpestare la sua polvere insanguinata dalle guerre.
Il mio genio poetico vide Napoleone nel momento di massima gloria sul trono imperiale,ma tacque senza adularlo e il mio genio si astenne dal mescolare la sua voce al frastuono delle mille altre voci, quando lui cadde (sconfitta di Lipsia 1813),si riprese- risorse (i cento giorni dopo la fuga dall'isola d’Elba 1815) e giacque (sconfitta definitiva Waterloo 1815)
Il mio genio privo di elogi servili e di vili insulti ora si leva commosso per l’ improvvisa morte di una figura così radiosa e innalza un cantico che forse resterà immortale.
Una rapida rievocazione delle imprese napoleoniche:dalle Alpi:campagne d’Italia 1796 1800, alle Piramidi- campagna d’Egitto 1798-1799 ,dal Manzanarre fiume che scorre vicino a Madrid campagna di Spagna 1806, al Reno camp. di Germania, l’azione rapidissima di quell’uomo seguiva immediatamente le sue decisioni altrettanto rapid,.la sua azione fulminea si estese dall’estrema punta della Calabria fino alla Russia(il Tanai è un altro nome del fiume russo Don), dal Mediterraneo all'Atlantico (dall'uno all'altro mar).
Fu la sua una gloria destinata a durare in eterno? Alle generazioni future la difficile risposta.Noi ci inchiniamo umilmente a Dio che volle imprimere su di lui un segno così grande della sua forza creatrice.
Napoleone provò tutto:la tempestosa e trepidante gioia di un grandioso progetto l’ansia di un animo che deve obbedire mentre pensa di poter ottenere il potere e lo raggiunge ottenendo un premio che per un uomo normale era follia sperare.
Tutto lui provò :la gloria più grande dopo il pericolo,la fuga e la vittoria , il potere e l’esilio,per due volte è stato sconfitto (Lipsia e Waterloo)e per due volte è ritornato al trionfo.
Egli(Napoleone)si presentò sulla scena della storia,due epoche storiche contrapposte :il settecento ,secolo della rivoluzione e l’ottocento secolo della restaurazione monarchica,si rivolsero a lui in attesa del loro destino,egli fece tacere le opposte tendenze e sedette come arbitro in mezzo a loro sintetizzando nella propria figura gli aspetti più significativi dei due secoli.
Finì i suoi giorni nell'inerzia di una piccola isola ,S.Elena, bersaglio di immensa invidia e rispetto profondo di inestinguibile odio e indomabile amore
Come sul capo del naufrago incombe l’onda vorticosa su cui lo sguardo dello sventurato poco prima scorreva alto cercando di individuare invano lontani approdi
Così il cumulo dei ricordi si abbatté su quell'anima napoleone,con il suo peso angoscioso.oh quante volte iniziò a narrare ai posteri le sue memorie e sulle pagine mai finite cadde la sua stanca mano
Oh quante volte al tramontare di una giornata trascorsa a far niente chinati gli occhi folgoranti,rimase fermo con le braccia incrociate al seno e lo assalì il ricordo dei giorni passati.
E ripensò agli accampamenti militari spostati di continuo.Alle trincee nemiche colpite dagli assalti dei suoi soldati al muoversi velocissimo dei plotoni, all'incalzare ondeggiante della cavalleria agli ordini concitati e alla loro rapida esecuzione.
Forse di fronte ad un così grande dolore si perse il suo animo affannato e perse ogni speranza ma una mano divina venne dal cielo e lo sollevò pietosa in un’atmosfera più serena :quella della fede
E lo guidò verso i fioriti e vitali sentieri della speranza verso l’eternità ,verso quel premio di felicità che supera ogni desiderio umano dove la gloria non è altro che silenzio e tenebre.
Oh immortale Fede benefica ,abituata ai trionfi,annovera anche questo trionfo,la conversione di Napoleone,gioisci perché mai uomo più potente si è inchinato di fronte alla croce di Cristo.
O fede allontana dalle stanche spoglie mortali ogni parola di condanna e di odio. Dio che abbatte l’uomo e lo soccorre che lo affanna e lo consola ,siede consolatore sul letto di Napoleone morente, al di sopra di ogni giudizio con infinita misericordia.
Parafrasi:
Egli (Napoleone) non è più vivo.Il suo corpo,dopo aver esalato l’ultimo respiro rimase immobile,senza più memoria,privato di uno spirito così tanto grande,così la terra resta immobile colpita stupefatta,muta, alla notizia della sua morte.
Pensando al momento della morte dell’uomo mandato dal destino,e non sa quando l’impronta di un piede di un uomo simile a Napoleone tornerà a calpestare la sua polvere insanguinata dalle guerre.
Il mio genio poetico vide Napoleone nel momento di massima gloria sul trono imperiale,ma tacque senza adularlo e il mio genio si astenne dal mescolare la sua voce al frastuono delle mille altre voci, quando lui cadde (sconfitta di Lipsia 1813),si riprese- risorse (i cento giorni dopo la fuga dall'isola d’Elba 1815) e giacque (sconfitta definitiva Waterloo 1815)
Il mio genio privo di elogi servili e di vili insulti ora si leva commosso per l’ improvvisa morte di una figura così radiosa e innalza un cantico che forse resterà immortale.
Una rapida rievocazione delle imprese napoleoniche:dalle Alpi:campagne d’Italia 1796 1800, alle Piramidi- campagna d’Egitto 1798-1799 ,dal Manzanarre fiume che scorre vicino a Madrid campagna di Spagna 1806, al Reno camp. di Germania, l’azione rapidissima di quell’uomo seguiva immediatamente le sue decisioni altrettanto rapid,.la sua azione fulminea si estese dall’estrema punta della Calabria fino alla Russia(il Tanai è un altro nome del fiume russo Don), dal Mediterraneo all'Atlantico (dall'uno all'altro mar).
Fu la sua una gloria destinata a durare in eterno? Alle generazioni future la difficile risposta.Noi ci inchiniamo umilmente a Dio che volle imprimere su di lui un segno così grande della sua forza creatrice.
Napoleone provò tutto:la tempestosa e trepidante gioia di un grandioso progetto l’ansia di un animo che deve obbedire mentre pensa di poter ottenere il potere e lo raggiunge ottenendo un premio che per un uomo normale era follia sperare.
Tutto lui provò :la gloria più grande dopo il pericolo,la fuga e la vittoria , il potere e l’esilio,per due volte è stato sconfitto (Lipsia e Waterloo)e per due volte è ritornato al trionfo.
Egli(Napoleone)si presentò sulla scena della storia,due epoche storiche contrapposte :il settecento ,secolo della rivoluzione e l’ottocento secolo della restaurazione monarchica,si rivolsero a lui in attesa del loro destino,egli fece tacere le opposte tendenze e sedette come arbitro in mezzo a loro sintetizzando nella propria figura gli aspetti più significativi dei due secoli.
Finì i suoi giorni nell'inerzia di una piccola isola ,S.Elena, bersaglio di immensa invidia e rispetto profondo di inestinguibile odio e indomabile amore
Come sul capo del naufrago incombe l’onda vorticosa su cui lo sguardo dello sventurato poco prima scorreva alto cercando di individuare invano lontani approdi
Così il cumulo dei ricordi si abbatté su quell'anima napoleone,con il suo peso angoscioso.oh quante volte iniziò a narrare ai posteri le sue memorie e sulle pagine mai finite cadde la sua stanca mano
Oh quante volte al tramontare di una giornata trascorsa a far niente chinati gli occhi folgoranti,rimase fermo con le braccia incrociate al seno e lo assalì il ricordo dei giorni passati.
E ripensò agli accampamenti militari spostati di continuo.Alle trincee nemiche colpite dagli assalti dei suoi soldati al muoversi velocissimo dei plotoni, all'incalzare ondeggiante della cavalleria agli ordini concitati e alla loro rapida esecuzione.
Forse di fronte ad un così grande dolore si perse il suo animo affannato e perse ogni speranza ma una mano divina venne dal cielo e lo sollevò pietosa in un’atmosfera più serena :quella della fede
E lo guidò verso i fioriti e vitali sentieri della speranza verso l’eternità ,verso quel premio di felicità che supera ogni desiderio umano dove la gloria non è altro che silenzio e tenebre.
Oh immortale Fede benefica ,abituata ai trionfi,annovera anche questo trionfo,la conversione di Napoleone,gioisci perché mai uomo più potente si è inchinato di fronte alla croce di Cristo.
O fede allontana dalle stanche spoglie mortali ogni parola di condanna e di odio. Dio che abbatte l’uomo e lo soccorre che lo affanna e lo consola ,siede consolatore sul letto di Napoleone morente, al di sopra di ogni giudizio con infinita misericordia.