Il genere letterario dell’Orlando furioso è il poema epico cavalleresco: un lunghissimo racconto in strofe di otto versi ciascuna, suddiviso in canti, che dividono il racconto come i capitoli dei romanzi in prosa.
La storia
La vicenda ha come cornice la guerra tra cristiani e saraceni, cioè lo scontro tra esercito di Carlo Magno e quello di Agramante, re dei Mori, che ha invaso la Francia. La narrazione inizia riprendendo quella del poema Orlando innamorato di Boiardo, rimasto incompiuto. In seguito a una sconfitta dell’esercito cristiano, Angelica, principessa del Catai (la Cina) prigioniera dei cristiani, riesce a fuggire. Due paladini di Carlo Magno sono innamorati di lei: Orlando e Rinaldo. Orlando si lancia a inseguirla, dimenticando i suoi doveri di crociato; ma molti altri cavalieri, attratti dalla sua bellezza, sono sulle sue tracce.
Catturata dai corsari ed esposta in sacrificio all’Orca marina, Angelica viene salvata da Ruggiero, che giunge a liberarla su un cavallo alato: l’ippogrifo.
Scompare alla vista del salvatore grazie a un anello magico e la ritroveremo in un bosco nei pressi di Parigi. Qui si innamora di un giovane soldato saraceno, Medoro, preferendolo a tutti i famosi eroi che la corteggiano. Con lui ritornerà verso il Catai. Orlando, che l’ha cercata per mare e per terra, fra varie avventure di cui la più importante è avvenuta nel castello del mago Atlante, giunge casualmente nel bosco degli amori di Angelica e Medoro, dove viene a conoscenza della storia dei due amanti e impazzisce per la rabbia. Compie, nudo e imbestialito, ogni sorta di follie. Sarà Astolfo, un paladino che ora cavalca l’ippogrifo, a ritrovare il senno d’Orlando sulla Luna, dove si trovano tutte le cose perdute sulla Terra, e a restituirglielo.
Con la saggezza di Orlando tornerà anche la vittoria per i cristiani.
I personaggi
I personaggi dell’Orlando furioso sono numerosi e diversi per importanza: alcuni hanno un ruolo di primo piano, altri sono secondari. Le loro storie si intrecciano le une alle altre, le avventure, i duelli, le magie, i colpi di scena si avvicendano, non lasciando mai pause al lettore, che si appassiona sempre di più, anche perché spesso, sul più bello, l’autore abbandona un personaggio in un momento avvincente della storia, per seguirne un altro e il lettore prosegue la lettura anche per sapere come andrà a finire un certo episodio.
I personaggi principali sono: Orlando, che ama e insegue senza successo la bellissima Angelica, amata da molti altri cavalieri; Rinaldo, suo cugino e rivale in amore; Astolfo, che risolve le situazioni difficili con incantesimi diversi; Ruggiero e Bradamante che si amano, ma appartengono a eserciti nemici e incontrano mille ostacoli per realizzare il loro amore. Ci sono poi personaggi minori, dame e cavalieri, maghi e maghe. Il linguaggio poetico è agilissimo, ricco di sfumature ed eleganza; il tono è spesso ironico, ma sempre equilibrato, mai eccessivo.
La storia
La vicenda ha come cornice la guerra tra cristiani e saraceni, cioè lo scontro tra esercito di Carlo Magno e quello di Agramante, re dei Mori, che ha invaso la Francia. La narrazione inizia riprendendo quella del poema Orlando innamorato di Boiardo, rimasto incompiuto. In seguito a una sconfitta dell’esercito cristiano, Angelica, principessa del Catai (la Cina) prigioniera dei cristiani, riesce a fuggire. Due paladini di Carlo Magno sono innamorati di lei: Orlando e Rinaldo. Orlando si lancia a inseguirla, dimenticando i suoi doveri di crociato; ma molti altri cavalieri, attratti dalla sua bellezza, sono sulle sue tracce.
Catturata dai corsari ed esposta in sacrificio all’Orca marina, Angelica viene salvata da Ruggiero, che giunge a liberarla su un cavallo alato: l’ippogrifo.
Scompare alla vista del salvatore grazie a un anello magico e la ritroveremo in un bosco nei pressi di Parigi. Qui si innamora di un giovane soldato saraceno, Medoro, preferendolo a tutti i famosi eroi che la corteggiano. Con lui ritornerà verso il Catai. Orlando, che l’ha cercata per mare e per terra, fra varie avventure di cui la più importante è avvenuta nel castello del mago Atlante, giunge casualmente nel bosco degli amori di Angelica e Medoro, dove viene a conoscenza della storia dei due amanti e impazzisce per la rabbia. Compie, nudo e imbestialito, ogni sorta di follie. Sarà Astolfo, un paladino che ora cavalca l’ippogrifo, a ritrovare il senno d’Orlando sulla Luna, dove si trovano tutte le cose perdute sulla Terra, e a restituirglielo.
Con la saggezza di Orlando tornerà anche la vittoria per i cristiani.
I personaggi
I personaggi dell’Orlando furioso sono numerosi e diversi per importanza: alcuni hanno un ruolo di primo piano, altri sono secondari. Le loro storie si intrecciano le une alle altre, le avventure, i duelli, le magie, i colpi di scena si avvicendano, non lasciando mai pause al lettore, che si appassiona sempre di più, anche perché spesso, sul più bello, l’autore abbandona un personaggio in un momento avvincente della storia, per seguirne un altro e il lettore prosegue la lettura anche per sapere come andrà a finire un certo episodio.
I personaggi principali sono: Orlando, che ama e insegue senza successo la bellissima Angelica, amata da molti altri cavalieri; Rinaldo, suo cugino e rivale in amore; Astolfo, che risolve le situazioni difficili con incantesimi diversi; Ruggiero e Bradamante che si amano, ma appartengono a eserciti nemici e incontrano mille ostacoli per realizzare il loro amore. Ci sono poi personaggi minori, dame e cavalieri, maghi e maghe. Il linguaggio poetico è agilissimo, ricco di sfumature ed eleganza; il tono è spesso ironico, ma sempre equilibrato, mai eccessivo.
