Scuolissima.com - Logo

Riassunto vita: Giorgio Caproni

Riassunto:
Nato a Livorno nel 1912, all'età di 10 anni si trasferisce a Genova con la famiglia e lì compie i suoi studi. Conseguito il diploma magistrale, intraprende la carriera d'insegnante elementare in Val Trebbia, dove sarà più tardi impegnato nella Resistenza partigiana. Pubblica intanto i suoi primi volumi di poesia: Come un'allegoria (1936), Ballo a Fontanigorda (1938); seguiti da nuove raccolte: Finzioni (1941), Cronistoria (1943).
Dal 1945 si stabilisce a Roma, dove affianca, all'attività d'insegnante, quella di pubblicista e traduttore, soprattutto dal francese, in particolare di Proust. Pubblica nuovi e più maturi libri di versi: Stanze della funicolare (1952), Il passaggio di Enea (1956), Il seme del piangere (1959), Congedo del viaggiatore cerimonioso (1965), Il muro della terra (1975), Il franco cacciatore (1982), Il conte di Kevenhuller (1986). Del 1984 è la raccolta di racconti Il labirinto. Muore a Roma nel gennaio 1990. Il volume Poesie 1932-1986 (Garzanti, 1989) è la raccolta completa della sua opera.
Caproni è rimasto fedele, nella sua poesia, ai temi della vita quotidiana, in città e tra le pareti domestiche. Genova sono io, ha dichiarato, sottolineando l'immediata adesione a cose e ambienti di vita; e ancora: Una poesia dove non si nota nemmeno un bicchiere o una siringa, ma mi ha sempre messo in sospetto perché sono oggetti quotidiani e nostri.
Temi familiari comuni ispirano il poemetto Le biciclette (1946-47) e poi le Stanze della funicolare (1952): in queste ultime, attraversare una città in salita come Genova significa esplorare un mondo misterioso e affascinante, tra luci, ragazze, l'umanità umile di spazzini e giocatori di bocce, i profumi e la vitalità anche sensuale del mare. Il tema del viaggio ritorna nel poemetto Il passaggio d'Enea (1956), sorta di racconto allegorico, in cui l'antico eroe troiano, profugo, diviene simbolo dell'uomo moderno, privo di tradizione e che vaga con incerte prospettive per il futuro. Ancora il viaggio ispira il Congedo del viaggiatore cerimonioso, del 1965.
Altro tema a cui Caproni è rimasto fedele è la testimonianza etica sulla situazione umana del nostro tempo. Il seme del piangere (1959) s'ispira al tema del dolore (molti versi sono dedicati alla memoria della madre scomparsa), pur se in forme confidenziali; il muro della terra (1975 è il libro dell'uomo poeta che parla con i morti, che ha sdegnosamente scelto la solitudine, di fronte al clamore privo di senso della civiltà di massa.



🧞 Continua a leggere su Scuolissima.com
Cerca appunti o informazioni su uno specifico argomento. Il nostro genio li troverà per te.




© Scuolissima.com - appunti di scuola online! © 2012 - 2024, diritti riservati di Andrea Sapuppo
P. IVA 05219230876

Policy Privacy - Cambia Impostazioni Cookies