Alcuni studenti, appena dettato il titolo cominciano a scrivere come macchine: partono da un'idea e via via "buttano giù" tutto quello che viene in mente; scrivono tanto, non si fermano e allo scadere del tempo non ce la fanno nemmeno a rileggere ciò che hanno scritto.
In questo modo molto raramente riescono a produrre un testo coerente: più spesso capita loro di perdersi in particolarità, di dimenticare la richiesta del titolo, di non collegare logicamente le idee e di "lasciarsi prendere la mano" da qualcosa che sta loro a cuore ma che non c'entra affatto con il tema assegnato.
Altri studenti rimangono per un sacco di tempo con gli occhi al cielo, masticando la penna e aspettano "l'ispirazione", paralizzati dal foglio bianco. Al richiamo dell'insegnante rispondono: <<Non so come cominciare>>.
Abbiamo descritto due comportamenti tipici, estremi; ce ne sono altri intermedi: i mai contenti che scrivono un periodo e poi lo cancellano e continuano così fino allo scadere del tempo; i troppo sicuri che espongono in ordine qualcosa di molto semplice, quasi una ripetizione del titolo e finiscono dopo venti minuti circa e non hanno altro da dire, ed infine quelli che hanno la media del 10 (i cosiddetti secchioni) che sanno organizzarsi bene nella scrittura, nel pensiero e nel tempo.
Comunque, svolgere un tema non è un operazione facile. Proponiamo quindi a tutti gli studenti un percorso di elaborazione scandito in fasi. Con questa guida si evitano il panico del foglio bianco, l'eccesso di scrittura non organizzata e tutti gli altri problemi.
1) L'analisi del titolo: si legge per bene tutto il testo della consegna (anche più di una volta) e poi ci si deve concentrare su tutti gli argomenti che potrebbero adattarsi suddividendoli in argomenti principali e secondari.
In questo modo molto raramente riescono a produrre un testo coerente: più spesso capita loro di perdersi in particolarità, di dimenticare la richiesta del titolo, di non collegare logicamente le idee e di "lasciarsi prendere la mano" da qualcosa che sta loro a cuore ma che non c'entra affatto con il tema assegnato.
Altri studenti rimangono per un sacco di tempo con gli occhi al cielo, masticando la penna e aspettano "l'ispirazione", paralizzati dal foglio bianco. Al richiamo dell'insegnante rispondono: <<Non so come cominciare>>.
Abbiamo descritto due comportamenti tipici, estremi; ce ne sono altri intermedi: i mai contenti che scrivono un periodo e poi lo cancellano e continuano così fino allo scadere del tempo; i troppo sicuri che espongono in ordine qualcosa di molto semplice, quasi una ripetizione del titolo e finiscono dopo venti minuti circa e non hanno altro da dire, ed infine quelli che hanno la media del 10 (i cosiddetti secchioni) che sanno organizzarsi bene nella scrittura, nel pensiero e nel tempo.
Comunque, svolgere un tema non è un operazione facile. Proponiamo quindi a tutti gli studenti un percorso di elaborazione scandito in fasi. Con questa guida si evitano il panico del foglio bianco, l'eccesso di scrittura non organizzata e tutti gli altri problemi.
2) Ordine: dopo aver pensato a ciò che si vuole inserire nel tema si deve organizzarlo (a mente) in modo cronologico evitando di ritornare su discorsi fatti in precedenza.
3) Foglio di brutta: non bisogna mai iniziare a scrivere sul foglio di bella anche perché è difficile non commettere errori ortografici o di sequenze di scrittura. Tutto quello che avete pensato dovete scriverlo sul foglio di brutta su una colonna così se vi vengono buone idee potrete inserirle pasticciando meno possibile.
3) Organizzazione: l'inizio è la parte che colpisce maggiormente perché da qui si capisce se avete le giuste abilità logiche. Dovete evitare di partire con un testo simile a quello della consegna, solitamente un tema si avvia da un discorso in generale ma inerente al contenuto fino ad avvicinarsi a quello della consegna; questa tecnica vi farà guadagnare righe e mezzo punto in più.
La parte centrale è quella in cui dovrete elaborare il problema, spiegare perché si è verificato, inserire delle date, dei riferimenti storici e tutto ciò che potrebbe essere utile per argomentare ed allungare il tema deve essere inserito qui limitando (ma non del tutto) i pensieri personali.
La parte conclusiva deve essere elaborata come l'inizio, dovrete evitare assolutamente i finale costituiti da pochissime righe. Qui dovrete mettere le possibili soluzioni del problema vostre o di altri personaggi e se possibile dovete sempre schierarvi dalla parte del bene o meglio ancora da quella del professore così eviterete inutili discussioni.
Il tema non serve per capire il vostro pensiero personale (tranne nel caso in cui avete problemi con la società) ma per imparare a scrivere in modo ordinato e completo.
5) Le frasi brevi sono concesse ma non devono essere in stile telegrafico. Da evitare lo stile abbreviato degli sms e le ripetizioni di parole (nomi o aggettivi), potrebbe essere utile un vocabolario per trovare dei sinonimi oppure un buon uso dei "pronomi".
6) Calcolare il tempo: questa operazione è molto importante per evitare di trovarsi allo scadere del tempo con una parte dell'elaborato ancora "in brutta", oppure, avendo finito molto prima della scadenza, rinvenire nuove idee, difficili da inserire in un tema già ricopiato.
La parte centrale è quella in cui dovrete elaborare il problema, spiegare perché si è verificato, inserire delle date, dei riferimenti storici e tutto ciò che potrebbe essere utile per argomentare ed allungare il tema deve essere inserito qui limitando (ma non del tutto) i pensieri personali.
La parte conclusiva deve essere elaborata come l'inizio, dovrete evitare assolutamente i finale costituiti da pochissime righe. Qui dovrete mettere le possibili soluzioni del problema vostre o di altri personaggi e se possibile dovete sempre schierarvi dalla parte del bene o meglio ancora da quella del professore così eviterete inutili discussioni.
Il tema non serve per capire il vostro pensiero personale (tranne nel caso in cui avete problemi con la società) ma per imparare a scrivere in modo ordinato e completo.
5) Le frasi brevi sono concesse ma non devono essere in stile telegrafico. Da evitare lo stile abbreviato degli sms e le ripetizioni di parole (nomi o aggettivi), potrebbe essere utile un vocabolario per trovare dei sinonimi oppure un buon uso dei "pronomi".
6) Calcolare il tempo: questa operazione è molto importante per evitare di trovarsi allo scadere del tempo con una parte dell'elaborato ancora "in brutta", oppure, avendo finito molto prima della scadenza, rinvenire nuove idee, difficili da inserire in un tema già ricopiato.
I tempi devono essere calcolati a seconda dell'argomento, della propria competenza al riguardo e dell'abilità personale in ciascuna fase. Comunque indicativamente, su un tempo complessivo di tre ore, possiamo stabilire di dedicare.
- 30 minuti alla raccolta e all'organizzazione delle idee.
- 1 ora e 40 minuti alla stesura in brutta.
- 20 minuti alla revisione.
- 30 minuti alla copiatura in bella.
Non tutti gli insegnanti concedono 3 ore di tempo, oppure se le ore scolastiche sono di 50 minuti ciascuna dovrete essere bravi anche a non perdere tempo; in questi casi potrebbe essere utile sedersi in un banco unico senza un compagno che scrivendo fa tremare il tavolo o che vi parla in continuazione.
Se avete altri buoni consigli per scrivere un tema siete liberi di aggiungerli...