Biografia:
Nato ad Amburgo nel 1833, cominciò a studiare musica sotto la guida del padre, che suonava nelle orchestrine locali. Nello stesso tempo prese lezioni di pianoforte e composizione e iniziò a esibirsi in qualche concerto pubblico. Fu introdotto ben presto nell'ambiente musicale, dove conobbe Liszt e strinse profonda amicizia con Schumann, che lo presentò sul giornale musicale che dirigeva come uno dei più bravi musicisti del momento.
Come compositore iniziò scrivendo brevi Lieder e le prime opere per pianoforte. Nel 1857, mentre era alle dipendenze della corte del principe Lippe-Detmand, si avvicinò anche alle composizioni orchestrali (due serenate) e da camera (due quartetti).
Come si vede, Brahms è un compositore che ha avuto un’evoluzione stilistica molto lenta e meditata, passando dai generi più semplici a quelli via via più complessi in modo molto metodico. Questo è dovuto al fato che egli, sempre pieno di dubbi e ripensamenti, voleva arrivare alla forma più complessa in assoluto (la sinfonia) solo dopo aver percorso tutti i passaggi intermedi. La prima delle sue quattro sinfonie risale infatti al 1876 e risente ancora dell’influenza di Beethoven. In essa un perfetto equilibrio formale è contrapposto a un’esuberante vena creativa di natura romantica. Dello stesso tipo sono il bellissimo Concerto per violino e orchestra e i due Concerti per pianoforte e orchestra.
Brahms passò gli ultimi anni della sua vita concentrandosi sull'attività di concertista. Morì a Vienna nel 1897. Fu un grande studioso dei musicisti del passato, che analizzò a fondo soprattutto durante la gioventù, cercando di apprenderne lo stile e le regole compositive.
Questa sua passione per musicisti quali Bach, Mozart, Haydn e Beethoven segnò molto il suo stile, che spesso parve ai contemporanei troppo legato a schemi classici.
In realtà Brahms si pose come mediatore fra le grandi innovazioni della musica del suo tempo e la tradizione classica.