Clavicembalo - Foto tratta da Wikipedia |
Cos'è:
Risale alla fine del Trecento ma fu a partire dal Cinquecento che lo strumento conobbe una certa diffusione. Nel Settecento viene messo da parte e viene sostituito dal pianoforte.
Il clavicembalo somiglia molto per la forma al pianoforte; è costituito da una o più tastiere, una cassa in cui sono tese delle corde in metallo.
Se per la forma somiglia al pianoforte da un punto di vista della produzione del suono i due strumenti hanno una differenza sostanziale, nel pianoforte le corde sono percosse mentre nel clavicembalo sono pizzicate.
Come funziona
Quando viene premuto un tasto parte un congegno che mette in azione una piccola asta di legno che si chiama salterello, sulla cui estremità è fissato un plettro che serve pizzicare la corda e metterla in vibrazione.
Lasciando il tasto, il plettro ritorna nella sua posizione iniziale e un piccolo lembo di feltro o cuoio va a bloccare la corda che smette di vibrare.
Il clavicembalo emette un suono debole e secco, motivo per cui non può avere dei veloci cambiamenti di dinamica a meno che non vengano usati anche le leve o pedali che mettono in vibrazione due o più corde alla volta, ampliando o diminuendo la forza sonora dello strumento.