Scuolissima.com - Logo

Tema: I Mass-Media

I mass-media, conseguenza dello sviluppo tecnologico, condizionano ormai tanta parte del nostro vivere quotidiano. Analizzatene gli effetti socialmente positivi e quelli negativi ed esprimetene un vostro motivato giudizio complessivo.

1) Lo sviluppo dell’industria e il progresso tecnologico e scientifico hanno diffuso e diversificato i moderni mezzi di comunicazione di massa.
Con l’espressione “mass-media”, che letteralmente vuol dire “mezzi di massa”, s’intende l’insieme degli strumenti della comunicazione di massa, come cinema, televisione, manifesti, giornali periodici, radio ecc. che consentono di comunicare un messaggio o un’informazione ad una massa di persone nello stesso tempo.
I moderni mezzi di comunicazione di massa sono un prodotto dello sviluppo del sistema produttivo industriale e del progresso tecnologico e, nella società di oggi, rivestono un’importanza fondamentale, tanto che, non di rado, sono al centro di dibattiti e di polemiche sul loro ruolo, sulla loro funzione, sui loro effetti sociali. Non c’è, a questo proposito, omogeneità di giudizio nella valutazione di sociologi, psicologi, scrittori, giornalisti ecc., concordi solo nell'ammettere ormai l’insostituibilità dei “mass-media” nella società industriale e dei consumi. C’è chi mette in risalto la funzione di divulgazione culturale e di diffusione capillare dell’informazione ad opera dei mass-media e chi, invece, non manca di cogliere l’aspetto inquietante della manipolazione sempre possibile dell’informazione stessa, nonché della tendenza al conformismo e alla massificazione di massa sono stati resi possibili dallo sviluppo gigantesco dell’industria, che ha consentito la produzione su larga scala di manifesti, giornali e strumentazione di massa è stata resa possibile anche e soprattutto grazie all'imponente e strabiliante sviluppo tecnologico: gli eccezionali progressi, realizzati nell'elettronica e nella microelettronica, nei procedimenti a distanza e a livello di massa.
Sono stati resi sempre più veloci i modi di produzione e di diffusione dei messaggi e delle informazioni, fino a consentire in pratica la diffusione ormai in tempo reale di una notizia da un punto del pianeta ad un’altra località qualsiasi. E’ all'epoca dell’invenzione della stampa che possiamo far risalire nella storia della comunicazione di massa: quell'invenzione aveva modificato profondamente abitudini, costumi e sistema culturale.
Il libro non era più un bene unico e il sapere si avviava a non essere più un privilegio: la stampa consentiva una diffusione e una divulgazione del sapere e delle informazioni a un livello sempre più ampio. Era già una sia pur rudimentale e lenta comunicazione di massa: una svolta epocale in termini di democratizzazione del sapere, modifica radicale delle attitudini mentali, graduale coinvolgimento, nei meccanismi delle scelte di potere, di strati sociali più ampi.
Un’altra rivoluzione, ma in tempi molto più brevi, la stanno compiendo i mezzi di comunicazione di massa dell’era della tecnologia: basti pensare a come sono profondamente mutati i costumi, le abitudini, la cultura, i linguaggi, in seguito all'affermazione della televisione.

2) L’importanza della comunicazione di massa nella società industriale.
Attualmente i “mass-media” s’integrano in un sistema complesso, per cui diventa necessario parlare della comunicazione di massa nel suo insieme, per valutarne l’importanza nell'attuale società dei consumi. Tale importanza non è solo riguardo al contenuto dei messaggi, comunicati a livello di massa, ma anche e soprattutto riguardo alla modalità in cui avviene la comunicazione: più di quello che vediamo in televisione, ad esempio, diciamo che importa il fatto che trascorriamo tante ore della giornata davanti al video.
I mezzi di comunicazione di massa costituiscono ormai un sistema globale integrato di comunicazione, che agisce da filtro tra noi e il mondo, tra noi e la realtà: l’individuo è portato a strutturare la realtà e crearsi perfino un sistema di valori attraverso la televisione, la verità è quella che affermano i giornali, il bene dipende in ciò che emerge come tale dai mass-media.
L’individuo dipende per l’informazione dalle scelte di selezione, operate dal sistema dei mass-media; egli è portato a sapere o ignorare, ad accettare o respingere, ad enfatizzare o trascurare quegli aspetti del reale che il sistema dei mass-media rispettivamente include o esclude dai propri messaggi, esalta o minimizza. In questo modo, si crea e si orienta l’opinione pubblica, per cui diventa evidente il potere notevole che i mass-media hanno, per quanto riguarda la possibilità di influire direttamente sulla società civile, tanto che né potentati economico-finanziari, né i partiti politici ed i sindacati ignorano il ruolo strategicamente decisivo dei mass-media nella società per cui è conteso il loro controllo.
La capacità di influenza e di condizionamento dei mass-media ha reso davvero universale l’informazione, prima possibile solo in forme e modalità estremamente limitate, e la società attuale senza l’informazione non è nemmeno pensabile: sarebbero impossibili la democrazie, il controllo dal basso operato dei cittadini, le libertà di pensiero e di movimento dei cittadini.

3) Effetti sociali positivi: informazione tempestiva, comunicazione di massa, divulgazione del sapere.
Le trasformazioni sociali indotte dallo sviluppo e dalla diffusione dei mass-media sono state notevoli. Innanzitutto è diventato possibile ampliare talmente la comunicazione, questo bisogno insopprimibile dell’uomo, che si è realizzato un collegamento pressoché costante tra le varie parti del pianeta, con uno scambio continuo di esperienze tra culture diverse. Si è realizzata in questo modo una integrazione culturale dei popoli con la trasformazione del mondo in un villaggio globale, in cui si diffondono mode e linguaggi comuni e le genti imparano la tempestività dell’informazione, diffusa oggi praticamente in tempo reale. Ciò ha recato indubbi vantaggi all'economia  alla gestione dei rapporti politici internazionali, alla cultura. Il cittadino moderno medio è quindi di gran lunga più informato, più aggiornato, più colto dell’uomo della società pre-industriale.
I moderni “mass-media”, con la forza del loro impatto sul pubblico specialmente con il linguaggio universale dell’immagine hanno reso possibile pure una rapida divulgazione del sapere, sia pure in forma standardizzata e semplificata: televisione, radio periodici hanno promosso approcci alla medicina, alla biologia, alle scienze naturali, ecc. Per l’uomo della strada, facendo ricorso, per quanto possibile, al linguaggio comune.
La diffusione dei mass-media ha consentito la moltiplicazione delle culture, con una salita, alla ribalta dell’opinione pubblica, di esperienze umane e di culture emarginate o addirittura ignorate dalla società. E’ stata una sorta di democratizzazione della comunicazione, che ha consentito a tantissimi di prendere finalmente la parola oltre che di fruire del messaggio.

4) Effetti sociali negativi: manipolazione dell’informazione, persuasione e induzione di atteggiamenti conformistici, spettacolarizzazione dell’informazione e della cultura, massificazione di gusti, atteggiamenti e interessi.
Molti studiosi, nelle loro ricerche, hanno posto l’accento sui tanti effetti sociali negativi conseguenti alla diffusione dei moderni mass-media, a cominciare dalla forte capacità persuasiva di questi strumenti. E’ possibile infatti manipolare il contenuto dei messaggi a fini politici o economici, per creare comunque il consenso: ciò può avvenire in modo scoperto (basti pensare al ruolo dei mass-media nei regimi totalitari, dove censura e propaganda politica condizionano pesantemente gli operatori della comunicazione di massa), oppure in modo latente, grazie alla raffinate tecniche psicologiche, così da indurre comportamenti e modi di pensare conformi alle scelte politiche o economiche dei gruppi dominanti. I mass-media, in questo caso, sono dei potentissimi persuasori occulti, capaci di condizionare pesantemente la libertà di scelta di pensiero dell’uomo moderno.
L’invadenza dei mass-media nella nostra società è sempre evidente e tanta parte del nostro agire è il risultato di condizionamenti esercitati su di noi dalla pubblicità, dalla moda, dalla televisione ecc.
Si può dire che il sistema globale dei mass-media produca conformismo, nel senso che vengano trasmessi alla società determinati valori che vengono dal pubblico accettati acriticamente. Il fatto che media diversi possano comunicare contemporaneamente la stessa interpretazione di un fatto o di una vicenda, nonché gli stessi valori, contribuisce a far s che il pubblico condivida gli stessi comportamenti e gli stessi gusti in una sostanziale uniformità ideologica. Il sistema di valori viene comunicato generalmente dai mass-media in modo latente: ad esempio, nel caso della pubblicità, se viene reclamizzata una certa automobile di lusso, oltre a comunicare apertamente la superiorità di quel determinato prodotto, si trasmette anche, in modo implicito, un certo sistema di valori in base al quale raffinatezza, buon gusto, sicurezza di sé diventano i tratti distintivi dell’uomo dinamico e moderno, che, per rivelare tali qualità, deve possedere quella data automobile reclamizzata.
La televisione, inoltre, privilegiando l’intrattenimento e la cultura d’evasione, tende a trasformare tutto in uno spettacolo: politica, informazione, letteratura, sport ecc.; anche il dolore, la tragedia, la sofferenza rischiano di diventare in televisione oggetto di spettacolo. Questa tendenza alla spettacolarizzazione privilegia ovviamente gli aspetti superficiali della realtà, il disimpegno, l’esteriorità, in perfetta sintonia con la civiltà dell’immagine che contraddistingue la nostra epoca. Se è vero che i mass-media hanno consentito un’ampia circolazione di idee, informazioni, esperienze, culture diverse, determinando così una democratizzazione del sapere, è pur vero che si è avuta anche una sostanziale massificazione della cultura, dei gusti e degli interessi, opera anche di un consumismo culturale, di una mercificazione del prodotto culturale.

5) La valutazione d’insieme del fenomeno non può che essere positiva.
La valutazione complessiva dei moderni mass-media e della funzione da essi esercitata sulla società, nonché dei profondi cambiamenti da essi indotti nel costume e nella vita civile, non può che essere positiva. Al di là degli effetti negativi riscontrati, non si può tacere che la comunicazione, bisogno insopprimibile dell’uomo, si è nella società moderna ampliata a livelli inimagginabili solo qualche decennio prima. Né si può disconoscere che oggi si è informati, si conosce e si sa’ molto più di prima. L’importanza decisiva dei mezzi di comunicazione di massa ci deve piuttosto far riflettere sulla necessità di salvaguardare, con la vigilanza democratica di tutti, la libertà e il pluralismo dell’informazione, affinché non si affermino tentazioni di portare sotto il controllo di un solo potentato economico o di un solo partito politico la gestione dei più importanti mezzi di comunicazione di massa: sarebbe la fine della democrazia.



🧞 Continua a leggere su Scuolissima.com
Cerca appunti o informazioni su uno specifico argomento. Il nostro genio li troverà per te.




© Scuolissima.com - appunti di scuola online! © 2012 - 2024, diritti riservati di Andrea Sapuppo
P. IVA 05219230876

Policy Privacy - Cambia Impostazioni Cookies