di Giacomo Leopardi
Commento:
Questa poesia leopardiana è una libera interpretazione della strofa in ottonari “La feuille” di Antoine-Vincent Arnault, da ciò il titolo: Imitazione. Non si conosce con esattezza la data della sua composizione: alcuni studiosi (tra cui Carducci) propendono per il 1818, fondandosi sul fatto che il testo francese de “La feuille” apparve, anonimo e senza titolo, sullo “Spettatore Italiano”, come epigrafe di un articolo su La Malinconia; altri la collocano molto più tardi, dopo il 1928 in base al fatto che il linguaggio e la particolare sintassi poetica fanno pensare a un Leopardi più maturo, vicino a quello dei grandi idilli.
L’imitazione fu pubblicata per la prima volta nei Canti, editore Starita di Napoli del 1835.
Nel confronto con la poesia di Arnault emerge la maggiore poeticità della lingua italiana rispetto a quella francese ed inoltre Leopardi riesce più efficacemente a rendere il rapporto sottinteso tra il destino della foglia e quello dell’uomo.
LEGGI ANCHE: Analisi Imitazione di Leopardi
Commento:
Questa poesia leopardiana è una libera interpretazione della strofa in ottonari “La feuille” di Antoine-Vincent Arnault, da ciò il titolo: Imitazione. Non si conosce con esattezza la data della sua composizione: alcuni studiosi (tra cui Carducci) propendono per il 1818, fondandosi sul fatto che il testo francese de “La feuille” apparve, anonimo e senza titolo, sullo “Spettatore Italiano”, come epigrafe di un articolo su La Malinconia; altri la collocano molto più tardi, dopo il 1928 in base al fatto che il linguaggio e la particolare sintassi poetica fanno pensare a un Leopardi più maturo, vicino a quello dei grandi idilli.
L’imitazione fu pubblicata per la prima volta nei Canti, editore Starita di Napoli del 1835.
Nel confronto con la poesia di Arnault emerge la maggiore poeticità della lingua italiana rispetto a quella francese ed inoltre Leopardi riesce più efficacemente a rendere il rapporto sottinteso tra il destino della foglia e quello dell’uomo.
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