L'AIDS o sindrome da immunodeficienza acquisita, ha già fatto registrare nel mondo centinaia di migliaia di vittime e le cifre della sua diffusione sono sempre più allarmanti, tanto che molti l'hanno già definita la "peste del Duemila".
L'AIDS è una malattia consistente nella disarticolazione del sistema immunitario dell'uomo: il responsabile è il virus HIV, il quale attacca i cosiddetti linfociti T che regolano appunto il sistema immunitario. Il funzionamento di questo, a causa della penetrazione del virus HIV nei linfociti T, viene irreparabilmente compromesso, per cui l'individuo si trova esposto a tutte le possibili infezioni. Infatti l'ammalato di AIDS viene aggredito dalle più svariate forme tumorali ed infettive, alcune delle quali anche abbastanza rare, come ad esempio il sarcoma di Kaposi (un tumore della pelle), oppure affezioni polmonari, celebrali ecc.., che lo portano alla morte.
Un aspetto molto grave e preoccupante di questa malattia è il lunghissimo periodo di incubazione: l'individuo può, per anni, talvolta anche per un periodo di 6-8 anni, non accusa alcun sintomo, ma in realtà è già portatore del virus HIV: questa la lunga fase della sieropositività, che però già comporta la possibilità della trasmissione del virus ad altri. Alla sieropositività si è constatato che, come detto, porta alla morte.
Come si diffonde
Il virus HIV si diffonde attraverso il sangue, ad esempio nel corso dello scambio di siringhe infette (15%), prassi molto in uso tra i tossicodipendenti, oppure mediante rapporti sessuali (75%) e mediante la trasmissione della madre sieropositiva al feto e quindi al figlio neonato (10%).Aree geografiche
Tre sono le aree finora particolarmente colpite: il Nord America, l'Europa e l'Africa centrale. La distribuzione dei casi in diverse parti del pianeta è abbastanza diversa: in Africa dove è concentrata oltre la metà di tutti i casi, l'infezione viene acquistata quasi esclusivamente per via eterosessuale. L'Italia e la Spagna sono gli unici Paesi al mondo in cui l'AIDS ha finora colpito in prevalenza i tossicodipendenti. Nel resto dell'Europa e nel Nord America, oltre il 50% dei casi si è finora verificato fra omosessuali. Queste differenze sostanzialmente dipendono dalle diverse realtà sociali (in Africa, ad esempio, l'omosessualità è un fenomeno abbastanza raro) e dai differenti percorsi seguiti dall'epidemia, cioè quali gruppi di persone il virus abbia infettato per primi.Come curarla
Al momento non ci sono modi per curare l'ammalato, si è riusciti più che altro a prolungare la vita dell'ammalato di sindrome conclamata, grazie, ad esempio, all'impiego di un farmaco, l'AZT, fortemente tossico, che però aiuta l'organismo ha difendersi meglio dai virus.Evitare allarmismi
Seppure è una malattia molto grave e difficilmente curabile, non bisogna preoccuparsi o creare emarginazioni sociali nei confronti del malato perché l'AIDS non si trasmette di mano, abbracci o frequentazioni ed inoltre, cosa più importante, l'ammalato ha bisogno dell'aiuto delle persone che lo circondano dato che sicuramente sta vivendo i suoi momenti più terribili dal punto di vista psicologico.