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Perché non fu la Cina a scoprire l'Europa?

In un riassunto precedente si è parlato di scoperte geografiche avvenute principalmente per commerciare le spezie, ma dato che via terra era obbligatorio pagare gli arabi per il trasporto delle spezie diventò necessario agli Europei trovare una via alternativa solo marittima. Era il XV secolo, periodo nel quale i portoghesi fecero le prime spedizioni in cerca di una via per raggiungere l'Oriente.
In quel periodo, la Cina, era già una grande potenza e possedeva grandi ambizioni marinare infatti tra il 1405 e il 1433 fece sette spedizioni con decine di grosse navi e migliaia di marinari navigando lungo le isole indonesiane, verso Ceylon e l'India, raggiunsero il mar rosso e il golfo Persico; arrivarono sino alla costa orientale dell'Africa quando ancora i portoghesi tentavano di attraversare l'oceano Atlantico; insomma era più avanti i cinesi che i portoghesi, infatti loro avevano raggiunto pure il mar Mediterraneo.
La domanda che bisogna porsi in questo momento è la seguente: "Perché non fu la Cina a scoprire l'Europa?", secondo gli storici dopo alcuni tentativi la Cina abbandonò il mare chiudendo ogni contatto con l'esterno. Fra gli Europei che aveva avuto modo di vedere la Cina ne parlava molto bene, la considerava un paese straordinario, pieno di risorse ma soprattutto ammiravano i congegni tecnologici e la loro scienza avanzata.
Se la Cina non scoprì l'Europa il motivo è dovuto alla loro politica di sviluppo interno dato che nel XV secolo, i Cinesi che navigavano nelle coste indiane e africane non erano interessati molto ai traffici di spezi ma nel fare scambi diplomatici per creare zone di influenza politica; i comandanti delle navi infatti non erano mercanti alla ricerca di oro e spezie ma funzionari imperiali che si preoccupavano di mantenere inalterate le tradizioni della loro civiltà millenaria.
La Cina dal X al XX secolo venne dominata da quattro dinastie: i Sung, i Yuan, i Ming e i Manciù. Nonostante il cambio di dinastia tutte quante gestivano un potere imperiale di tipo autoritario in stile piramidale (al vertice stavano i mandarini, gli alti funzionari imperiali).
I mandarini erano funzionari letterari, ingegneri e amministratori selezionanti attraverso difficilissimi concorsi pubblici, quindi erano molto diversi dai funzionari statali europei. Inoltre dovevano possedere un'ottima cultura e conoscere la lingua e la scrittura ideografica, ricca di caratteri. I figli delle famiglia più ricche venivano preparati per questa prestigiosa ma durissima carriera.



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