Prima di iniziare tenete presente, innanzitutto, che la mappa concettuale differisce dagli schemi, dalle mappe mentali e dai diagrammi di flusso, perché possiede una struttura reticolare. Un testo si deve leggere in modo "sequenziale", cioè si parte dalla prima pagina e via via si leggono le pagine successive. Le mappe concettuali, invece, ci danno subito una visione d'insieme dei concetti e delle loro relazioni, basandosi soprattutto sulla nostra capacità di "coprire con uno sguardo" le varie relazioni concettuali che vanno in differenti direzioni.
La scelta di creare una mappa concettuale è condivisibile perché riesce a dare la "rappresentazione visuale" della struttura cognitiva posseduta su un particolare campo di conoscenza. In sostanza, si tratta di un tentativo per rappresentare la conoscenza attraverso un diagramma bi-dimensionale che contiene delle parole significative ed ne evidenzia i collegamenti.
Degli esempi sono i siti con mappe concettuali pronte (tipo Mapper-Mapper e Mappe Scuola); se volete fare da soli vi suggerisco di costruire la mappa concettuale seguendo questi passi:
1) Brainstorming (ovvero creazione di libere associazioni)
a. Scrivere al centro del foglio la parola chiave, ovvero il concetto principale (oppure dall'alto verso il basso).
b. Inserire attorno ogni parola che si ritiene associata al concetto principale.
c. Non bisogna preoccuparsi delle eventuali ridondanze o sinonimi.
d. In questa fase non preoccuparsi dei link (collegamenti).
e. L'obiettivo è quello di elaborare il maggior numero di termini possibili associati al concetto principale rappresentato dalla parola chiave
2) Organizzazione Spaziale
a. Raggruppare i termini che si ritiene debbano essere vicini.
b. Se alcuni termini sembrano appartenere a gruppi diversi, non bisogna per ora preoccuparsi, perché tale problema sarà risolto nella fase successiva.
c. Bisogna fare in modo che i concetti più importanti stiano vicini al centro o in alto.
3) Linking (collegamenti)
a. Collegare con delle frecce i concetti.
b. Scrivere un verbo o una frase sulle frecce, apportando eventualmente qualche modifica (consigliato per memorizzare l'azione e il tempo verbale).
c. Più frecce possono partire o terminare sullo stesso concetto.
4) Ristrutturazione e valutazione
a. Analizzare la mappa e cercare di semplificare cancellando concetti e collegamenti che sono superflui o poco importanti.
b. Verificare se la mappa è leggibile.
c. Modificare colori, forme dei box e fonts dei caratteri per mettere in risalto e enfatizzare parti della mappa.
Con la fase numero quattro la mappa dovrebbe essere completa. Bisogna, comunque, verificare con attenzione che la mappa concettuale sia leggibile, ovvero che, guardandola, non si venga sottoposti ad un carico cognitivo troppo elevato: dal concetto principale non dovrebbero uscire più di 5/9 collegamenti. Una mappa concettuale può dare il massimo effetto se viene creata "fondendo" più mappe personali.
Ricordate che la mappa concettuale è costituita dai seguenti simboli grafici: ovale, linea, quadrato:
- Ovale: in esso vengono inseriti i concetti (parole che descrivono una qualunque classe di fatti oppure di oggetti che hanno una stessa proprietà in comune);
- Linea: su di essa viene scritta una frase che esprime un'azione o descrive un evento che collega un ovale ad un altro ovale oppure ad un quadrato;
- Quadrato: in esso vengono inseriti gli eventi (parole che descrivono un fenomeno, oppure un caso pratico di realizzazione di una o più frasi di collegamento).