I canoni greci, dal greco "kanon = regola", dividono il corpo con principi matematici per rappresentare l'ideale imitando il meglio della natura e facendo una sintesi in un unico corpo ideale. Si riferiscono anche alla scelta delle proporzioni e posizioni per avere armonia tra particolare e insieme, si riferiscono anche ai volumi, all'uso dello scorcio e dei movimenti naturali. Furono prima teorizzati da Policleto nel cui trattato "Sulle proporzioni umane e armoniche) il modulo è la mano, il corpo ideale nel Doriforo dove l'altezza è 7 teste e mezzo; successivamente furono teorizzate da Lisippo secondo cui la testa è il modulo, il corpo è a 8 teste, il centro verticale è l'ombelico (la figura si inscrive in un quadrato e in un cerchio, il corpo è disposto in un rettangolo aureo come Apoxiamenos), la faccia è divisa in 3 fasce. Vennero tramontati da Vitruvio e ripresi da Leonardo.
Fonte: Mapper-Mapper