Depretis attua in parte un programma di riforme che prevede l'abolizione della tassa sul macinato ma l'aggiunta però di altre tasse, l'istruzione elementare gratuita e obbligatoria però mancano i fondi e la riforma elettorale (1882), voto allargato dal 2% al al 6,9% degli italiani (cioè 2 milioni di persone). Depretis cerca consensi anche nell'opposizione, nasce il trasformismo: viene a mancare la differenza sinistra-destra, si governa con maggioranze variabili (dipende da cosa si vota) spesso barattate con favori (clientelismo).
Fonte: Mapper-Mapper