Quando le cose vanno veramente bene, quando si è usciti da una situazione di pericolo e si vuole rassicurare gli altri, si usa dire che tutto va bene e che tutto è ok. Quando invece una stanza è in pieno disordine, diciamo che è arrivato il momento di riordinarla come prima. Quando delle cose non stanno andando per il meglio diciamo che dobbiamo fare qualcosa per renderle migliori.
Vi sono altri termini per dire che tutto va bene, che dobbiamo ordinare o che dobbiamo risolvere, ad esempio mediante la locuzione "a posto". Ma dato che la ritroviamo spesso scritta nella forma univerbata (in un'unica parola), anche sui libri o su siti di fiducia, qualcuno potrebbe chiedersi se sia giusto scrivere a posto o apposto.
Consultando un qualsiasi dizionario veniamo a sapere che entrambe le forme sono corrette, però, dato che non hanno lo stesso significato, dovranno essere utilizzate in base alla situazione in cui ci si trova o al senso che si vuole dare alla frase.
A posto
"A posto" è una polirematica del sostantivo "posto" e si scrive staccato e senza raddoppiamento della "p".ESEMPIO:
- Devi mettere a posto la stanza come prima
- Ho messo la testa a posto.
- Come sta andando? Tutto a posto.
Apposto
"Apposto" è il participio passato del verbo apporre. Nella lingua parlata sembra che andiamo ad utilizzare questa forma, questo è dovuto al frequente raddoppiamento fonosintattico (= il suono della pronuncia diventa più forte della consonante iniziale di una parola strettamente collegata alla precedente)ESEMPIO:
- Ho apposto la mia firma nella petizione
Aposto
"Aposto" è sbagliato in ogni caso.Apposta
"Apposta" deriva dalla locuzione "a posta", fa eccezione a quanto detto in precedenza e va utilizzata l'univerbazione (la forma tutta attaccata).ESEMPIO:
- Non dirmi che l'hai fatto apposta.