Descrivi la neve e le emozioni che suscita in te la neve che cade e che si posa dappertutto.
Tema svolto:
La neve è una precipitazione di acqua ghiacciata cristallina, ovvero è formata da minuscoli cristalli di ghiaccio che hanno una struttura stellata a sei punte e possono avere infinite forme. La neve riflette il 97% della luce solare che contiene un miscuglio di colori che nell'insieme il nostro occhio percepisce come bianco. Il colore bianco, dunque, non è una proprietà della neve ma sostanzialmente della sua struttura. Appena diminuisce la struttura cristallina dei fiocchi, il bianco svanisce: se la neve si liquefa (scioglie) avremo acqua trasparente, se invece gela, si ispessisce comprimendosi, ed il colore tenderà all'azzurro o per lo meno il nostro occhio lo percepirà come tale. Ma questi sono termini e spiegazioni scientifiche abbastanza complicate, roba da meteorologi, che non sono in grado di comprendere la magia della vita, normalmente diciamo che "neve" sono i fiocchi leggeri e delicati che scendono dal cielo. Quando nevica non mi sento allegro come un bambino che non vede l'ora di fare i pupazzi di neve, semmai congelato dal freddo, stupito e, con uno strano senso di attesa: giro per la casa e do uno sguardo fuori da più finestre per vederla cadere da diverse angolazioni, stando lì a guardarla anche ore intere. Penso che ci sia un legame stretto tra neve e attesa, infatti quando nevica c'è uno strano silenzio nell'aria, come se tutto si fosse fermato per ammirare questo indescrivibile capolavoro della natura. Infatti questo è uno di quei rari meravigliosi momenti in cui trovo contestualmente la pace di mente, cuore e anima. La neve la considero come un avvertimento per dire che a breve stanno arrivando le festività natalizie e che non è davvero inverno finché non cadono i fiocchi di neve. Ma la neve, specialmente in città, è un problema, complice la scarsa visibilità e l'aderenza dell'asfalto si vengono a creare incidenti stradali, anche mortali, ci si può far male pure a piedi perdendo l'equilibrio su un marciapiede. Per le ragioni indicate, quando c'è il rischio di abbondanti nevicate, viene comunicata l'allerta meteo, in cui le prime a rimanere chiuse sono le scuole. Ma al giorno d'oggi la neve è un pericolo per le persone distratte o troppo sicure dei propri mezzi e per i senzatetto (clochard in inglese), i primi sono quelli che finiscono per affollare i pronto soccorso dell'ospedale, i secondi sono un'occasione per mettere alla prova la nostra generosità. Certe volte le nevicate mi fanno ritornare in mente i ricordi d'infanzia, di quando giocavo in modo spensierato da solo o insieme ai miei amici a fare pupazzi di neve o la guerra delle palle di neve e poi entravamo a casa fradici e le nostre madri ci gridavamo perché eravamo tutti bagnati. Questo non significa affatto che voglio ritornare indietro nel tempo per riprovare quelle stesse sensazioni, mi basta pensare che altri bambini stiano rivivendo gli stessi momenti e si stanno divertendo allo stesso modo come quando io ero piccolo. In conclusione penso che la neve sia bella quando cade, ma non quando rimane per troppo tempo perché allora iniziano i problemi veri che superano le emozioni che essa suscita: le abitazioni rimangono isolate, si vengono a creare disordini stradali e raffredda dopo un po' pure gli umori delle persone. Forse è per questo che le cose belle sono quelle che durano poco, perché se la neve cadesse tutti i giorni, paradossalmente sarebbe stato magico avere una giornata di sole.
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