Fra i proverbi della cultura popolare italiana "Non c'è due senza tre", è uno di quelli più diffusi e conosciuti. Ciononostante, trattandosi di un proverbio, non si conosce l'autore ma solo il suo significato.
Esiste anche una versione più lunga di questo proverbio ed è:
Non c'è due senza tre. (...e il quattro vien da sè)
Significato
L'unica spiegazione che si può dare è che un evento positivo o negativo, che si ripete almeno due volte, non può considerarsi un caso unico ed isolato, quindi è destinato a ripetersi una terza volta. Se una cosa si è già verificata due volte è più facile che si verifichi anche una terza piuttosto che non si verifichi più. Quindi il tre in questo caso sarebbe una conferma del due. Chiaro che non accade sempre... anche se il modo di dire invece pare asserire l'inevitabilità del tre, in presenza di un due.Uso
La sua invocazione è spesso speranzosa; dopo che per la seconda volta si è verificato qualcosa in cui speravamo, ci si augura che possa continuare a verificarsi.Hai vinto una volta, hai vinto una seconda volta... non c'è due senza tre!
Oppure pessimistica:
Se è già andata male due volte, andrà male pure la terza.
Talvolta, in chiave autoironica viene usato per scherzare sulla sfortuna.
È già la seconda volta che mi va male, guardo il lato positivo, posso prevederne l'esito della terza... non c'è due senza tre!
Origine
Il motivo per cui abbiano scelto i numeri 2 e 3 non è casuale, si riallaccia ad antiche superstizioni basate sui numeri magici. In questo caso il numero magico è il Tre. Nella religione cristiana il numero 3 rappresenta la Santissima Trinità, tre sono anche le dimensioni del mondo.Alcuni attribuiscono il senso di questo proverbio a Fibonacci, un grande matematico, che scoprì una serie detta "Successione di Fibonacci", dove il terzo numero risulta essere la somma dei due precedenti.
Es.
1 + 2 = 3
2 + 3 = 5
3 + 4 = 7
4 + 5 = 9 ecc.
avendo il primo e il secondo, immancabilmente abbiamo il terzo.