Il poema dell'Iliade narra la guerra dei principi achei contro la città di Troia. A questa guerra prendono parte donne e uomini, greci e troiani, mortali, semidei e divinità.
Gli uomini, o meglio gli eroi della guerra di Troia, non sono guerrieri comuni ma figli illustri di guerrieri che a loro volta hanno compiuto imprese epiche oppure governano una città o un regno. Dimostrano grande valore e coraggio nei duelli e possono sostenere lunghe battaglie. Sono caratterizzati in genere da sentimenti forti di rabbia, odio, vendetta e amicizia; la loro personalità viene definita statica perché difficilmente cambia mentre procede la storia. Rappresentano l'eroe, forte in guerra e sempre in cerca di gloria ed onore. La loro vita breve è compensata dalla fama ottenuta con le loro imprese memorabili ed eroiche.
Gli dèi vivono sul monte Olimpo che si trova in Grecia, sono immortali e hanno poteri straordinari, ma non determinano il destino degli uomini perché solo il Fato può questo, quindi il destino di ognuno è segnato. Gli dèi sono antropomorfi, cioè sembrano uomini nell'aspetto e nel carattere, infatti si comportano esattamente come gli uomini: entrano in campo manifestando sentimenti, virtù e difetti propri degli uomini.
Le loro decisioni spesso sono determinate dal capriccio personale. La stessa guerra di Troia è scaturita dal desiderio di vendetta di Era, moglie di Zeus, contro Paride in seguito alla famosa gara con Afrodite e Atena.
A capo degli dèi vi è Zeus, ma al di sopra c'è però sempre il fato (la "moira"), che decide il destino degli uomini. Alcuni dèi parteggiano per i greci, altri per i troiani.
I greci (achei)
Achille: Figlio del mortale Peleo, re dei Mirmidoni di Ftia e della ninfa Teti; è il più forte eroe acheo ed è noto per la sua ira funesta. La tradizione vuole che sia stato immerso, dalla madre Teti, nell'acqua sacra del fiueme Stige, che rendeva immortali, ma venne tenuto per il tallone, il suo unico punto debole. È quindi un semidio. Sceglie una vita breve, ma gloriosa per essere ricordato in eterno.Agamennone: Re di Argo (o Micene), figlio di Atreo, fratello di Menelao, è il capo supremo dei Greci nella spedizione contro Troia. Spesso arrogante e prepotente; dal suo scontro con Achille ha origine l'Iliade.
Menelao: Re di Sparta, figlio di Atreo, marito della bellissima Elena e fratello di Agamennone. Forte e coraggioso, viene però umiliato dalla fuga della moglie Elena fuggita insieme a Paride. Per questo motivo chiede aiuto ad Agamennone per organizza la coalizione greca contro i Troiani e vendicare l'affronto subito.
Ulisse o Odisseo: Figlio di Laerte re di Itaca, nell'Iliade è rappresentato come un eroe che unisce al coraggio e al valore in battaglia, l'intelligenza, la curiosità e l'abilità oratoria.
Diomede: Figlio di Tideo, re dell'Etolia, compagno di Ulisse in molte imprese, è uno dei più forti e valorosi eroi achei. Ha un'audacia senza pari e riesce a ferire due dei, prima Afrodite alla mano e poi Ares, il dio della guerra che era corso in aiuto della dea.
Aiace Telamonio: Re di Salamina, condottiero irruente e possente, dotato di impressionante forza fisica. È secondo solo ad Achille.
Patroclo: Principe della regione greca della Locride (di cui il padre ne è il re), fraterno amico di Achille, è un eroe buono e generoso che dà la vita per la patria. La sua morte fa infuriare Achille che non ha pace fino a quando non lo ha vendicato.
Aiace Oileo: Re della Locride, figlio di Oileo, uno dei capi achei più efferati.
Macaone: Medico greco, guarisce e salva Menelao
Mirmidoni: Popolo di guerrieri agli ordini di Achille
Nestore: Anziano eroe greco, re di Pilo
Calcante: Indovino greco
I troiani
Priamo: È il vecchio re di Troia, la sua città che governa saggiamente ed è destinata ad essere distrutta. È padre di numerosissimi figli tra cui Ettore e Paride. È anche il marito di Ecuba.Ecuba: Moglie di Priamo e madre di Ettore e Paride. È una regina saggia e devota agli Dei. Ha parole di comprensione e gentilezza anche per Elena, che considera vittima del volere del Fato.
Ettore: Figlio maggiore del re Priamo e della regina Ecuba, è il più valoroso e umano di tutti gli eroi troiani, poiché nutre un forte senso del dovere verso la patria e dell'amore di fronte ai cittadini e al nemico, ma prova anche paura e non teme di manifestarla. Marito affettuoso di Andromaca e padre del piccolo Astianatte, morirà per mano di Achille.
Andromaca: Moglie di Ettore e madre di Astianatte, perde per mano di Achille il padre, i fratelli e lo sposo. Nell'Iliade è un personaggio dolce e indifeso, simbolo di virtù femminile come la fedeltà, l'affetto materno e l'operosità. Quando muore Ettore dà per certo che sia lei che il figlio, così come l'intera città di Troia faranno una brutta fine.
Cassandra: Figlia di Priamo ed Ecuba. Ha il dono della profezia ma, per non aver voluto corrispondere all'amore del Dio, non venne creduta da nessuno. Predice la distruzione di Troia.
Paride: Figlio di Priamo ed Ecuba, grazie al favore di Afrodite durante il suo soggiorno a Sparta seduce e rapisce Elena causando la guerra di Troia. Non è tra i più valorosi in guerra.
Elena: Donna greca bellissima, figlia di Zeus e di Leda, moglie del re Menelao, è rapita da Paride e con lui vive a Troia. Viene accettata benevolmente dai Troiani, senza essere ritenuta responsabile della guerra, voluta dal Fato a cui è impossibile sottrarsi.
Enea: Figlio del mortale Anchise e della dea Afrodite, nell'Iliade ha un ruolo secondario. È uno degli eroi troiani più forti e valorosi.
Briseide: è una principessa di Lirnesso, figlia di Briseo, un sacerdote di Apollo. Durante la guerra di Troia, Achille riesce a catturarla e la prende come schiava e amante dopo aver ucciso il marito di lei, Minete, re di Cilicia. Poi divenne proprietà di Agamennone e per l'offesa subita Achille abbandonò i suoi compagni in guerra.
Reso: Giovane signore di Tracia, alleato dei troiani; viene ucciso nel sonno da Diomede.
Sarpedonte: Figlio di Zeus e re dei Lici, alleato dei troiani; viene ucciso da Patroclo.
Asteropeo: Giovane condottiero peone, alleato dei Troiani; riesce a ferire Achille prima di venire da lui ucciso
Deifobo: Principe troiano figlio di Priamo e fratello prediletto di Ettore.
Dolone: Araldo troiano, traditore dei suoi compagni; viene catturato da Diomede, che lo decapiterà.
Eleno: Figlio di Priamo, indovino e fratello gemello di Cassandra
Pandaro: Arciere alleato dei troiani, ferisce a tradimento Menelao e cade per mano di Diomede.
Gli dèi
Gli dèi favorevoli ai Greci
Era: moglie e sorella di Zeus parteggia per i Greci perché è stata offesa da Paride.
Atena: figlia di Zeus, Dea della ragione. Li protegge perché anche essa è stata offesa da Paride.
Teti: ninfa marina, madre di Achille, tifa i Greci perché vuole proteggere suo figlio.
Poseidone: È ostile ai troiani perché non ha ricevuto un giusto compenso per aver costruito le mura di Troia. Nel ventesimo libro salva uno dei troiani, Enea, che stava per essere ucciso da Achille.
Efesto: è il fabbro che e si occupa di costruire splendidi armi per gli Dei e per Achille.
Gli dèi favorevoli ai Troiani
Zeus: Gli è caro il popolo troiano ma sua moglie gli ha chiesto la distruzione di Troia.
Ares: Dio della guerra, guerriero greco dotato di una forza sovrumana ma è presentato anche come un guerriero violento e pasticcione.
Afrodite: Dea della bellezza è dalla parte dei troiani per riconoscenza verso Paride che le ha assegnato le mela.
Apollo: È ostile ai greci per l'offesa ricevuta dal suo sacerdote Crise.
Scamandro: Figlio di Zeus e di Doride, è il Dio dell'omonimo fiume. Si scaglia contro Achille per la strage di troiani compiuta nelle sue acque e tenta di annegarlo ma viene salvato dall'intervento di Efesto che prosciuga le acque del fiume con una tremenda pioggia di fuoco.
Artemide: Figlia di Zeus e Latona e sorella gemella di Apollo. Si schierò dalla parte dei Troiani contro i Greci. Si azzuffò con Era quando i divini alleati delle due parti si scontrarono tra loro: Era la colpì sulle orecchie con la sua stessa faretra e le frecce caddero a terra mentre Artemide fuggì da Zeus piangendo.
Dione: consola Afrodite che nel tentativo di salvare il figlio Enea viene a sua volta ferita dal mortale Diomede. Le racconta che non è la prima divinità ad aver subito un attacco di un mortale.
Latona: I suoi poteri erano molto simili a quelli di Efesto (Vulcano). Generò da Zeus i gemelli Apollo e Artemide.
Personaggi neutrali
Peone, Ebe, Le Moire.
Iride: Dea dell'arcobaleno e messaggera degli dei. Nell'Iliade viene inviata a Troia per avvisare Priamo ed Ettore dell'attacco che i Greci stanno preparando. Iride esegue l'ordine assumendo le sembianze di Polite, figlio di Priamo, che spesso fungeva da vedetta, spiando il campo nemico.
Ipno: Dio del sonno, che addormenterà temporaneamente Zeus su richiesta di Era.