Il giorno successivo Telemaco torna alla reggia; partendo, ordina a Eumeo di accompagnare il mendico in città, in modo che possa chiedere l’elemosina nella casa di Odisseo fra i pretendenti. A casa Telemaco viene accolto con gioia da Euriclea e dalla madre, che invita a offrire un sacrificio agli dei per propiziare il ritorno del padre; in seguito si reca in città, ove il popolo si compiace nel vederlo bello, forte e sicuro, e ritrova Teoclimeno, che conduce con sé, a casa. Alla madre che lo interroga sul viaggio, racconta sommariamente i fatti e le notizie raccolte, ma tacendole il suo incontro con il padre nella casupola del porcaio. Teoclimeno, però, rassicura la donna dicendole che l’arrivo di Odisseo è ormai prossimo.
Nel frattempo, il mendico Odisseo ed Eumeo, lungo il tragitto per scendere in città, incontrano Melanzio, il bovaro, che li oltraggia e colpisce Odisseo, rivelando così il suo malanimo e la sua infedeltà verso l’antico padrone, oltre al suo odio per Eumeo. Giunti davanti alla sua casa, Odisseo vede il suo cane, Argo, un tempo vivace e vigoroso, che giace su un mucchio di letame, abbandonato: il cane, nel vedere il padrone, lo riconosce, ma può solo debolmente manifestare la sua gioia; poi, sfinito, muore. Odisseo, anche se commosso, si impone di non mostrare le lacrime e si informa del cane, il cui stato di abbandono è un chiaro segno della trascuratezza della casa in assenza del padrone. Telemaco invita Odisseo a entrare in casa, e dopo avergli egli stesso dato del cibo, esorta i pretendenti a fare altrettanto; Antinoo lo offende pesantemente, nonostante Odisseo, con un discorso ingannatore, gli racconti di essere stato anch’egli, un tempo, un uomo ricco e nobile. La comparsa del mendico scatena l’ira dei Proci e, sebbene si insinui il sospetto che sia un dio che li voglia mettere alla prova, Antinoo lo ingiuria e lo colpisce con uno sgabello: Odisseo però non reagisce, sopportando tutto pazientemente per non scoprirsi. Eumeo dice a Penelope che il mendico sa raccontare storie affascinanti così la donna esprime il desiderio di interrogarlo nel caso sapesse qualcosa del marito: il mendicante però le manda a dire che teme l’ira dei pretendenti e che le parlerà solo quando se ne saranno andati. Eumeo intanto prende congedo da Telemaco, per andare in campagna a custodire le bestie, ma promette di tornare l’indomani, come Telemaco gli chiede.
CONTINUA SU: Riassunto Libro 18 Odissea
Nel frattempo, il mendico Odisseo ed Eumeo, lungo il tragitto per scendere in città, incontrano Melanzio, il bovaro, che li oltraggia e colpisce Odisseo, rivelando così il suo malanimo e la sua infedeltà verso l’antico padrone, oltre al suo odio per Eumeo. Giunti davanti alla sua casa, Odisseo vede il suo cane, Argo, un tempo vivace e vigoroso, che giace su un mucchio di letame, abbandonato: il cane, nel vedere il padrone, lo riconosce, ma può solo debolmente manifestare la sua gioia; poi, sfinito, muore. Odisseo, anche se commosso, si impone di non mostrare le lacrime e si informa del cane, il cui stato di abbandono è un chiaro segno della trascuratezza della casa in assenza del padrone. Telemaco invita Odisseo a entrare in casa, e dopo avergli egli stesso dato del cibo, esorta i pretendenti a fare altrettanto; Antinoo lo offende pesantemente, nonostante Odisseo, con un discorso ingannatore, gli racconti di essere stato anch’egli, un tempo, un uomo ricco e nobile. La comparsa del mendico scatena l’ira dei Proci e, sebbene si insinui il sospetto che sia un dio che li voglia mettere alla prova, Antinoo lo ingiuria e lo colpisce con uno sgabello: Odisseo però non reagisce, sopportando tutto pazientemente per non scoprirsi. Eumeo dice a Penelope che il mendico sa raccontare storie affascinanti così la donna esprime il desiderio di interrogarlo nel caso sapesse qualcosa del marito: il mendicante però le manda a dire che teme l’ira dei pretendenti e che le parlerà solo quando se ne saranno andati. Eumeo intanto prende congedo da Telemaco, per andare in campagna a custodire le bestie, ma promette di tornare l’indomani, come Telemaco gli chiede.
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