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4 ? 27 135 142: completa la serie numerica

4 ? 27 135 142

La serie numerica in questione è composta da 5 numeri di cui sconosciuto e che bisogna trovare attraverso un ragionamento matematico. Il testo dell'esercizio è il seguente: "Completa la seguente serie numerica: 4 ? 27 135 142" scegliendo un numero tra i risultati messi a disposizione in questo esercizio a risposta multipla, ossia: 5, 9, 10, 20.




Ragionamento

I numeri sembra vadano ad incrementare il loro valore, però avendo il secondo numero mancante diventa difficile capire quale calcolo sia stato eseguito, pertanto suggeriamo di partire dalla fine. Il numero 142 e il numero 135 hanno un valore molto simile, la loro differenza è 7. E anche al numero 27 se sottraiamo 7 otteniamo un risultato tra quelli disponibili. Ma è davvero questo il ragionamento corretto che completa la serie numerica?
Siamo partiti usando i numeri a coppia, dunque proviamo a continuare in questo modo trovando altre relazioni, stavolta continuando a usare il numero 20 nella seconda cifra e partendo dall'inizio, e se non si vede alcuna relazione vuol dire che il metodo usato in precedenza sia sbagliato (ma non è questo il caso).



Svolgimento

Siamo partiti dal numero finale e abbiamo sottratto 7 ai numeri presi a due a due.
142 - 7 = 135
27 - 7 = 20

Questo passaggio ci permette di trovare un numeriche tra l'altro è contenuto tra le risposte, stiamo parlando del numero 20.

Adesso però bisogna capire perché sia presente anche il numero 4, perché non è messo lì a caso, infatti in qualche deve avere una relazione col numero 20. 

Per trasformare il numero 4 in 20 basta ricordarsi della tabellina del 5, infatti:
4 × 5 = 20
ma anche:
27 × 5 = 135

Dunque, anche prendendo i numeri in coppia e moltiplicando per 5 appare nuovamente il numero 20.

Perciò la serie numerica, stavolta guardando da sinistra a destra si ottiene moltiplicando prima per 5 e poi aggiungendo 7.
4 × 5 = 20
20 + 7 = 27
27 × 5 = 135
135 + 7 = 142

Detto ciò possiamo confermare che il numero che completa la serie numerica è 20!
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Veicoli a braccia

Donna che spinge un piccolo carretto

I veicoli a braccia sono considerati dei veicoli secondo l'art. 48 del Codice della strada anche se non necessitano di un motore e non siano trainati da animali. Essendo dei veicoli, non possono comportarsi come dei semplici pedoni, pertanto in questo appunto andremo a fare un po' di chiarezza dal momento che l'articolo 48 oltre a rilasciare poche informazioni, non aiuta il lettore a capire quali possono essere considerati veicoli a braccia e quali no. Spinti o trainati da una persona a piedi: ad esempio, un carretto che qualcuno spinge o tira con le mani. Azionati dalla forza del conducente stesso: come un risciò o una carriola che la stessa persona solleva e spinge tramite le "braccia" del veicolo. Sono strumenti semplici che funzionano solo grazie alla forza umana!





Definizione di veicoli a braccia

Per definire cosa sia un veicolo a braccia il legislatore ha fornito due caratteristiche principali che devono essere rispettate:
  • devono essere spinti o trainati dall'uomo a piedi;
  • devono essere azionati dalla forza muscolare dello stesso conducente.

Questa dicitura però risulta breve e spesso non viene argomentata nemmeno nei manuali in cui viene trattato il Codice della strada, pertanto abbiamo pensato di fare chiarezza su questo argomento. I veicoli a braccia non sono solamente quelli che possono essere spinti o trainati attraverso l'uso delle braccia ma anche quelli che possono essere utilizzati attraverso l'uso delle gambe, fatta eccezione per i velocipedi (es. biciclette) che, invece, presentano una definizione diversa che richiede "una propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o analoghi dispositivi".
Non sono veicoli a braccia nemmeno quegli accessori per l'uso familiare come ad esempio i passeggini o le carrozzine per bambini, ma anche oggetti dotati di ruote come i cassonetti dell'immondizia, il carrello della spesa e perfino la carriola, che è considerata un attrezzo da lavoro nonostante abbia una ruota e debba essere sollevata e spinta dalla forza delle braccia.


Quali sono i veicoli a braccia?

Adesso che conosciamo tutte le caratteristiche che debba avere un veicolo a braccia, andremo a creare una lista di veicoli appartenenti a questa categoria. Sono dunque veicoli a braccia i carrettini, usati per trasportare oggetti, che si possono spingere o tirare a mano. Oppure i risciò, pensati per trasportare persone, spesso utilizzati in alcune parti del mondo come mezzi di trasporto tradizionali.
Ma non finisce qui: anche i pattini a rotelle, gli skateboard e i monopattini non elettrici sono considerati veicoli a braccia, perché chi li usa li avvia e li guida con il proprio corpo, spesso spingendo con una mano o un piede. Persino gli sci rientrano in questa categoria, dato che sono azionati e direzionati con l’uso delle braccia e dei bastoncini.



Circolazione

I veicoli a braccia non sono obbligati ad equipaggiare dispositivi di segnalazione luminosa, tuttavia nelle ore notturne la loro presenza in strada può costituire un pericolo o intralcio per la circolazione data la loro scarsa visibilità e, quindi, il conducente del veicolo ha l'obbligo di rendere visibile la propria posizione agli altri veicoli. Inoltre, la legge prevede alcune regole per i veicoli a braccia e tutti i mezzi senza motore. Ad esempio, devono stare il più vicino possibile al margine destro della strada per consentire alle auto e agli altri veicoli di superarli agevolmente e in sicurezza.


Sanzioni

I veicoli a braccia sono considerati dei veri e propri veicoli e quindi non godono degli stessi "privilegi" dei pedoni, cioè non possono essere guidati nei marciapiedi e non possono usare gli attraversamenti pedonali. Devono infatti seguire tutte le regole che sono specificate per veicoli a motore (autoveicoli, motoveicoli, ciclomotori) e velocipedi.
Segnale dii divieto veicoli a braccia
Divieto di transito ai veicoli a braccia
Il segnale di divieto di transito ai veicoli a braccia indica che su quella strada non è permesso il passaggio di veicoli come i carretti a mano o i risciò. Tuttavia, il transito è consentito ai pedoni e agli altri tipi di veicoli, che siano a trazione animale o motorizzati. È un segnale importante per garantire una circolazione più sicura e ordinata, specialmente in aree dove i veicoli a braccia potrebbero creare ostacoli o pericoli.
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Veicoli a trazione animale

veicoli-trainati-da-animali

I veicoli a trazione animale sono veicoli trainati da uno o più animali, come cavalli, buoi o asini. Si dividono in tre diverse categorie, a seconda della loro destinazione: destinati principalmente al trasporto di persone, destinati principalmente al trasporto di cose, carri agricoli destinati a trasporti ad uso esclusivo delle aziende agricole. Quando questi veicoli sono muniti di pattini invece delle ruote vengono chiamati slitte. (Art. 49 - Codice della strada)





Circolazione dei veicoli a trazione animale

L'art. 183 del Codice della strada stabilisce che:
  • Ogni veicolo trainato da animali deve avere un conducente che resti sempre al comando e tenga gli animali sotto controllo per evitare intralcio o pericolo per la circolazione.
  • Se il veicolo ha due ruote, può essere trainato al massimo da due animali; se ha quattro ruote, al massimo da quattro animali. Fanno eccezione a questa regola i carri funebri.
  • Qualora un veicolo a trazione animale adibito al trasporto di cose si trovi in situazioni particolari, come strade con forte pendenza (salite molto ripide), gli è concesso usare più animali rispetto a quanto indicato in precedenza, ma è necessaria un'autorizzazione speciale: fuori città, l'autorizzazione è data dall'ente proprietario della strada; nei centri abitati, dal sindaco.
  • Quando il veicolo è trainato da più di tre animali, è necessario che vi siano due conducenti alla guida del veicolo.
  • Chi non rispetta queste disposizioni è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria.


Età minima per condurre un veicolo a trazione animale

Secondo quanto stabilito nel comma 1 dell'art. 115 del c.d.s è richiesta, oltre l'idoneità per i requisiti fisici e psichici, anche l'età minima di 14 anni per veicoli a trazione animale o condurre animali da tiro, da soma o da sella, ovvero armenti, greggi o altri raggruppamenti di animali. L'età di quattordici anni è riferita solo per uso proprio, infatti viene elevata a 18 anni per servizio di piazza (l'età massima per servizio di piazza è di 75 anni).

 

Età minima per condurre un veicolo a trazione animale

I veicoli a trazione animale e le slitte devono avere delle precise caratteristiche per poter circolare su strada ed esse sono stabilite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti:
  • Ruote: devono avere ruote gommate. Le ruote con cerchioni metallici sono ammesse solo nel caso in cui la massa complessiva a pieno carico non supera le 6 tonnellate. Il Comune accerta la larghezza dei cerchioni e il peso massimo consentito per i veicoli che trasportano cose.
  • Luci e segnalazioni: devono essere dotati di 2 luci bianche anteriori e 2 rosse posteriori, posizionate ai lati del veicolo e devono risultare visibili almeno da 100 m di distanza; 2 catadiottri (riflettori) bianchi davanti, 2 rossi dietro e 1 arancione per lato.
  • Freni: devono avere dispositivi di frenatura efficienti, facili da azionare e che non danneggino direttamente il manto stradale. I dispositivi di frenatura sono due, uno di servizio e uno di stazionamento, di cui solo il primo deve agire su tutte le ruote, il secondo come minimo sulle due ruote posteriori Segnale di pericolo: devono avere un segnale mobile di pericolo (Triangolo di emergenza catarifrangente) per segnalare situazioni di emergenza.
  • Targa: ogni veicolo a trazione animale deve essere in possesso di una targa posta nella parte anteriore destra del veicolo e con informazioni riguardanti: proprietario e comune di residenza; categoria del veicolo e numero di matricola; larghezza dei cerchioni; massa complessiva a pieno carico consentita (per i veicoli che trasportano cose). Per i veicoli destinati al trasporto di persone deve essere indicato altresì il numero massimo di persone trasportabili compresi il o i conducenti La targa è rilasciata dal Comune di residenza del proprietario dopo il pagamento di una tariffa fissata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e deve essere aggiornata se diventa illeggibile o dovesse cambiare qualche dato.
  • Uso per servizi pubblici: il Comune può autorizzare l'uso dei veicoli a trazione animale o slitte come servizio di piazza (es. per fini turistici e culturali), stabilendo: percorsi e aree dedicate; zone di sosta segnalate; requisiti per ottenere la licenza; revisioni del veicolo almeno ogni 5 anni. In questo caso, il veicolo deve essere munito di un cartello con scritto "servizio di piazza", e tale servizio può essere svolto solo all'interno del territorio comunale.


Altre informazioni

La circolazione di animali e veicoli a trazione animale è vietata su autostrade e strade extraurbane, ad eccezione delle aree di servizio e di sosta. In queste aree, però, gli animali devono essere sempre adeguatamente custoditi per evitare pericoli.
I veicoli sprovvisti di motore, come nel caso dei veicoli a trazione animale, devono circolare il più vicino possibile al margine destro della carreggiata.
Il conducente di veicoli a trazione animale deve regolare la velocità in base al traffico, alle condizioni della strada, nelle strettoie e in tratti con visibilità limitata.
Anche per questi veicoli si applica il divieto ai conducenti di gareggiare in velocità, su strade e aree pubbliche.
Le slitte trainate da animali possono essere usati solo su strade con neve o ghiaccio abbastanza spesso da non permettere il danneggiamento del manto stradale.
Suddetti veicoli devono dare la precedenza agli altri veicoli quando si immettono sulla strada passando da sentieri e mulattiere.
La sosta dei veicoli a trazione animale è consentita in città: gli animali devono essere legati a un palo o altro supporto in luoghi sufficientemente illuminati, e non devono creare problemi a pedoni o altri veicoli. Fuori città non è possibile far sostare animali sulla strada, tranne in aree appositamente segnalate per il pascolo.
È consentito il trasporto di cose ma il peso totale non deve superare il limite indicato sulla targa.
La revisione dei veicoli a trazione animale per servizio di piazza deve avvenire ogni cinque anni facendo richiesta al competente ufficio comunale che fissa il luogo e il tempo della revisione. Il Sindaco può disporre in ogni momento la revisione quando si accerti o si presuma che il veicolo non risponda più alle condizioni richieste, fissando il relativo termine.
Per i veicoli a trazione animale non è prevista la carta di circolazione o libretto di circolazione, che invece è richiesta per autoveicoli, motoveicoli e rimorchi.  


Sanzioni

Chiunque circola con un veicolo non provvisto di quanto detto in precedenza è punito con una sanzioni amministrativa pecuniaria. Oltre ad essa si applica la sanzione amministrativa accessoria della confisca della targa per coloro che la posseggono illeggibile, inesatta, abusiva. La confisca del veicolo a trazione animale e il ritiro della licenza è previsto per chi esercita il servizio di piazza senza aver ottenuto la licenza.
Divieto veicoli trazione animale
Divieto di transito ai veicoli a trazione animale

Il segnale raffigurato è un segnale di divieto, che vieta il transito ai veicoli a trazione animale (come carrozze trainate da cavalli o asini) su quella strada, indipendentemente dalle loro caratteristiche (ad esempio, anche se muniti di pneumatici). Il divieto si applica 24 ore su 24, senza eccezioni.

Permette il transito:
  • Ai veicoli a motore (auto, moto, camion, ecc.).
  • Ai veicoli a braccia (come carretti spinti manualmente).
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Fonti del diritto: riassunto

fonti-del-diritto

Le fonti del diritto sono tutti gli atti o i fatti dai quali hanno origine le norme giuridiche ed hanno come scopo quello di disciplinare la vita sociale e garantire la conoscenza delle norme. In altre parole, le fonti del diritto sono quegli atti in grado di generare, modificare e annullare le norme giuridiche.



La gerarchia delle fonti nel diritto

Le norme giuridiche sono ordinate secondo a una gerarchia pertanto per poterle memorizzare al meglio bisogna immaginare le fonti di diritto come una piramide, nel quale le norme di grado inferiore non possono porsi in contrasto con quelle di grado superiore. Tuttavia il cittadino ha sempre l'obbligo di rispettare tutte le norme dal momento che spetta ad egli stabilire se una norma di rango inferiore nella piramide delle fonti di diritto sia in contrasto con quella di rango superiore, in quanto nei confronti del cittadino hanno la stessa forza. Il compito di verificare l'esistenza di un'incompatibilità spetta a un giudice.
 
piramide-fonti-del-diritto

Al vertice della piramide è posta la Costituzione italiana, pertanto in caso di contrasto queste disposizioni prevalgono su tutte le altre che seguono. La Costituzione rappresenta la legge suprema dello Stato, che stabilisce i principi fondamentali, i diritti e i doveri dei cittadini, e l'organizzazione dello Stato; le leggi costituzionali sono in grado di modificare il testo della costituzione ma richiedono una procedura aggravata (approvazione speciale, in quanto è una costituzione rigida). Nel secondo blocco vi sono le fonti europee: regolamenti, direttive e decisioni dell'Unione Europea.

Nel terzo blocco si trovano le fonti primarie, chiamate così perché sono disciplinate direttamente dalla costituzione e si differenziano dalle fonti secondarie che sono, invece, espressione del potere normativo della pubblica amministrazione e degli enti pubblici.


Fonti primarie

  • Leggi nazionali: leggi ordinarie approvate dal Parlamento (Camera dei deputati e Senato) o atti aventi forza di legge emanati dal Governo a livello nazionale: decreto-legge per casi straordinari di necessità e urgenza, e decreto legislativo su delega del Parlamento.
  • Fonti regionali: norme emanate dagli organi legislativi delle Regioni in materie di loro competenza.


Fonti secondarie

  • Regolamenti: che possono essere emanati da organi dello Stato o delle Regioni per disciplinare specifiche materie (regolamenti amministrativi, le ordinanze, gli statuti degli enti locale e degli enti pubblici).
  • Gli usi o le consuetudini sono norme non scritte (fonti fatto) che si formano attraverso la ripetizione costante di comportamenti considerati obbligatori da una comunità.
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Perché la tastiera cancella le parole mentre scrivo?

tastiera-cancella-parole

Quello di cui andremo a parlare oggi è un errore abbastanza comune che può essere commesso con la tastiera di un computer indipendentemente che sia un desktop computer o un computer portatile. Digitando velocemente le lettere della tastiera può capitare di premere involontariamente dei tasti che non usiamo e di cui non siamo nemmeno a conoscenza della loro utilità, talvolta ciò accade quando si premono delle combinazioni dei tasti senza guardare attentamente cosa si sta premendo oppure il clic può avvenire anche in modo fortuito, ad esempio poggiando accidentalmente il gomito su di essa o nel tentativo di pulirla mentre il PC è acceso. Stiamo parlando del problema delle parole della tastiera che si cancellano man mano che digitiamo i tasti della tastiera.





Descrizione del problema

Nello specifico, il problema consiste che se ad esempio stiamo andando a correggere una parola scritta in precedenza, le lettere che andremo ad aggiungere ad essa vanno ad eliminare quelle successive e questa cosa continua per tutto il tempo andando a danneggiare il testo e a causarci una perdita di tempo. In caso di testo su pagine web talvolta basta aggiornare la pagina (tasto F5) e tutto ritorna come prima, ma non sempre la situazione può essere risolta in questo modo. Quello che bisogna fare è disattivare questa funzione chiama modalità sovrascrittura, e continuando la lettura vi spiegheremo come fare.


Dove si trova il tasto INS sulla tastiera?

La modalità di sovrascrittura i nuovi caratteri digitati sostituiscono quelli presenti a destra del punto di inserimento, se volessimo riportare la situazione alla modalità precedente, ovvero fare in modo che tutti i caratteri a destra dell'elemento a cui si sta scrivendo vengono spostati per creare spazio per il nuovo testo, dobbiamo disattivare la modalità sovrascrittura. Per disattivare questa "fastidiosa" modalità bisogna premere il tasto INS (abbreviazione di Insert), che solitamente si trova in alto a destra della tastiera, vicino al tasto STAMP. Talvolta, il tasto INS si trova compreso in un altro tasto, come ad esempio il tasto per attivare o disattivare la modalità aereo. In questo caso bisogna usare la combinazione tasti "FN + tasto con INS". Solitamente il tasto INS è compreso nel tasto zero del tastierino numerico presente alla destra di alcune tastiere, in questo caso bisogna prima disattivare il tastierino numerico premendo il tasto "Bloc Num" e poi ripremere il tasto zero. Per darvi un'idea, a inizio articolo abbiamo messo la foto di una tastiera che possiede due tasti che attivano o disattivano questa funzionalità.
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3, 21, 12, ?, 48 336: completa la serie numerica

3-21-12-48-336-serie-numerica

La seguente serie numerica è carica di numeri, solitamente ce ne sono di meno ma qui sono ben cinque i numeri noti, più il numero non noto, arrivando a un totale di sei numeri. Il testo è il seguente: "Completa la seguente serie numerica: 3, 21, 12, ?, 48 336" le cui risposte messe a disposizione sono A) 25; B) 48; C) 84; D) 109.





Ragionamento

Osservando questi numeri uno alla volta, potete subito notare che è presente uno schema, ma anche osservandoli in modo alternato è presente un altro schema sia partendo da destra sia partendo da sinistra. Dunque è possibile arrivare a scoprire il numero misterioso anche attraverso vari metodi, come la moltiplicazione e la divisione.


Svolgimento

Metodo della moltiplicazione (× 7)

Il numero 3 e il numero 21 sono numeri appartenenti alla tabellina del 3. Da ciò possiamo intuire che per passare dal primo numero al secondo sia stata usata questa moltiplicazione:
3 × 7 = 21
La moltiplicazione per 7 si ripetere anche tra il terzo e il quarto numero.
12 × 7 = 84
E tra il quinto e il sesto numero viene effettuata nuovamente la moltiplicazione per 7.
48 × 7 = 336



Metodo della moltiplicazione (× 4)

A volte i calcoli effettuati a coppia non sono il vero metodo per trovare il numero misterioso, però in questa serie numerica perfino la moltiplicazione per 4 tra numeri alternati porta a uno schema ben preciso e ancora una volta il numero misterioso dà come risultato 84.
3 × 4 = 12
12 × 4 = 48
21 × 4 = 84
84 × 4 = 336



Metodo della divisione (÷ 4 o ÷ 7)

Per ovvie ragioni matematiche, questa serie numerica può essere risolta attraverso la divisione per 7. In quanto questo metodo è l'operazione inversa del metodo precedente, con l'unica differenza che bisogna partire da destra a sinistra, perché bisogna usare come primo numero quello più grande per poi andare a trovare quello successivo più piccolo.
336 ÷ 7 = 48
84 ÷ 7 = 12
21 ÷ 7 = 3
Oppure dividendo i numeri diviso 4 e in modo alternato, sempre partendo da destra verso sinistra.
336 ÷ 4 = 84
84 ÷ 4 = 21
48 ÷ 4 = 12
12 ÷ 4 = 3
Qualsiasi metodo andrete a scegliere, il numero nascosto dietro al punto interrogativo è sempre 84! Dunque, il risultato della serie numerica è 84.
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10 ? 9 2 6: completa la serie numerica

serie-numerica-10-9-2-6

In questa serie matematica sono presenti quattro numeri noti su cinque, e il secondo è quello che bisogna trovare. Vi riportiamo il testo dell'esercizio "Completa la seguente serie numerica: 10, ?, 9, 2, 6", le cui possibili risposte sono: A) 5; B) 3; C) 1.





Ragionamento

La prima cosa che bisogna fare è capire come è stata creata questa serie numerica. Sin da subito possiamo notare che i calcoli non vanno fatti in successione, dal momento che per trasformare il numero 9 nel numero 2 bisognerebbe eseguire una sottrazione (che fa 7) e che si ripete solamente una volta. Non essendo in successione, allora sarà in forma alternata e, infatti, si comincia a vedere un senso sia partenzo da destra (i numeri tendono a incrementare) sia da sinistra (i numeri tendono a diminuire). Dunque vi andremo a proporre due metodi, quello della sottrazione e quello della divisione, entrambi che conducono verso lo stesso risultato.



Svolgimento

Metodo della sottrazione

Partendo da sinistra e usando i numeri in modo alternato (uno sì e uno no) possiamo notare che i numeri diminuiscono e scendono seguendo uno schema ben definito, che è quello della sottrazione di 1 e poi di 3.
10 - 1 = 9
9 - 3 = 6
Ciò si ripete anche per gli altri numeri che non abbiamo usato:
3 - 1 = 2
E poi non prosegue più probabilmente perché continuando la sottrazione il numero scenderebbe sotto lo zero.
2 - 3 = -1



Metodo della divisione

Se i numeri vengono visti a coppie, e osservandoli da destra a sinistra, possiamo notare che venga effettuata la divisione sempre diviso 3.
6 ÷ 3 = 2
9 ÷ 3 = 3
E poi non prosegue perché il numero 10 non è divisibile per tre, di conseguenza il risultato ottenuto sarebbe stato un numero con la virgola.
10 ÷ 3 = 3,33
Dunque il risultato che completa la serie numerica è 3!
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