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1, 4, 34 ... : completa la successione

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In questo esercizio di logica sono posti 3 numeri in serie e bisogna trovare qual è il quarto numero che completa la serie. Eccovi il testo dell'esercizio in questione: "Completare la seguente successione: 1, 4, 34, ..." e tra le possibili soluzioni vi sono: A) 64; B) 664; C) 784; D) 1214; E) 2314.


Ragionamento

Innanzitutto si osservano i 3 numeri in serie: il numero 1 è un numero dispari e gli altri due sono pari. Anche i numeri delle risposte sono tutti pari, quindi si può escludere la teoria che un numero deve essere pari e un altro dispari.
Inoltre, tutti i numeri delle soluzioni terminano con il numero 4, ma questa informazione non serve a niente dato che il numero 1 fa eccezione a questa regola.
Sono solamente tre numeri e questi numeri vanno solamente ad aumentare, ed è questa la teoria da cui bisogna partire per arrivare alla soluzione.
Il secondo numero aumenta di poco, il terzo numero di molto, e quindi ci si aspetta che il quarto numero sia un numero molto grande e con un incremento assai maggiore rispetto agli altri. Quindi, ad intuito, si possono escludere tra le soluzioni i numeri molti piccoli o comunque aventi solamente due cifre (qui per esempio trovate solo il 64) ma anche quelli con tre ci tre cifre di poche centinaia (es. 100, 200 ecc.). Tuttavia, è necessario conoscere i passaggi matematici per avere l'assoluta certezza di ciò che stiamo facendo.
Dunque, se i numeri vanno ad incrementare, può essere che si sia usata l'operazione dell'addizione, ma nel primo caso il numero aumenta di 3, nel secondo caso di 30, quindi ci si aspetta che il terzo numero aumenti di 300, ma non c'è il 334 tra le soluzioni.
I numeri in serie possono aumentare mediante l'operazione della moltiplicazione ed in effetti è proprio questo il calcolo che deve essere usato per questo esercizio.



Svolgimento

Da 1 a 4

Per trasformare il numero 1 a 4, si è moltiplicato il numero 1 per se stesso, cioè si deve fare il quadrato di 1, ovvero 1², che si legge "1 elevato alla seconda" oppure "1 alla seconda".
1 × 1 = 1

Dopodiché questo numero deve essere raddoppiato:
1 × 2 = 2

E poi bisogna sommare il numero 2 ad esso.
2 + 2 = 4


Da 4 a 34

Lo stesso identico procedimento deve essere effettuato per il numero 4:

4 × 4 = 16


E poi questo valore deve essere raddoppiato:

16 × 2 = 32


E infine bisogna sommare ad essere il numero 2:

32 + 2 = 34


Da 34 alla soluzione

Finalmente! Adesso che sappiamo che il procedimento ha funzionato per tutti i numeri noti, potremo applicarlo anche all'ultimo noto per trovare il numero ignoto.

34 × 34 = 1156


che ricordiamo deve essere raddoppiato:

1156 × 2 = 2312


E infine bisogna aggiungere 2 a questo valore:

2312 + 2 = 2314


Quindi, il numero che completa la successione è 2314.

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Tesina sulle Olimpiadi - Terza media

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Le Olimpiadi, anche chiamate "Giochi olimpici dell'era moderna", sono un evento sportivo che si disputa ogni 4 anni nei cinque principali continenti abitati, che sono: Africa, America, Asia, Europa e Oceania. Le Olimpiadi sono ispirate ai giochi olimpici dell'Antica Grecia che si tenevano in onore degli Dei nella città di Olimpia. Il simbolo delle olimpiadi sono i cinque cerchi di diverso colore intrecciati, ciascuno dei quali rappresenta un continente.





Olimpiadi: tesina di terza media

In questa pagina potete trovare suggerimenti per ogni materia al fine di realizzare una tesina di terza media sulle Olimpiadi, e a seguire fra parentesi è presente il perché della scelta di quello specifico argomento. Tra gli argomenti correlati si vedano gli appunti: Tesina sullo sport, Tesina sul sogno e la sezione principale Collegamenti tesina di terza media.



Italiano

A un vincitore nel pallone

La poesia di Giacomo Leopardi intitolata "A un vincitore nel pallone" è un esempio di come lo sport abbia sempre coinvolto e affascinato tutti, perfino il poeta del pessimismo cosmico.


Goal

La poesia "Goal" di Umberto Saba, che evidenzia il diverso stato d'animo tra la squadra che segna e quella che subisce la rete, in particolare la disperazione del portiere che non è stato in grado di fermare il pallone diretto in porta.


Il futurismo

Il futurismo è un movimento letterario italiano che ebbe inizio nel XX secolo, e tra le altre cose esaltava la velocità. Si può collegare alle Olimpiadi perché il motto olimpico ufficiale è "Citius, Altius, Fortius", ovvero un'espressine latina che sta a significare "più veloce, più in alto, più forte". Questo perché tutti gli atleti sperano di entrare nella storia, non solo vincendo la medaglia d'oro, ma anche facendo meglio del record precedente.



Geografia

L'Africa

Il continente africano è simboleggiato dal cerchio di colore nero nella bandiera dei giochi olimpici.



Storia

L'apartheid e Nelson Mandela

Per Nelson Mandela lo sport era politica e, infatti, lo sport, in particolare calcio e rugby, sono stati fondamentali per il superamento dell'apartheid.


Situazione storica nel 1936

Nel 1936 si sono disputate le Olimpiadi a Berlino. Descrivete la situazione storica e politica in Germania durante le Olimpiadi del 1936, a cominciare dalle leggi di Norimberga del 1935.



Musica

Inno olimpico

L'inno olimpico composto da Spiro Samara eseguito per la prima volta nei Giochi olimpici di Atene 1896.



Scienze

Le droghe

Quali sono le motivazioni che inducono gli atleti a fare uso di sostanze dopanti? Ad esempio la riduzione del dolore, la riabilitazione dopo un infortunio, il controllo del peso, l'aumento dell'energia ecc.



Religione

Divinità greche

I giochi olimpici nell'Antica Grecia venivano organizzati per onorare gli Dei.



Inglese

Olympic Games

Testo in inglese sui giochi olimpici.


Jesse Owens

Testo su Jesse Owens in inglese.


Rosa Parks

Rosa Parks attivista statunitense che ha combattuto per la parità di diritti degli uomini di colore in America. Divenne famosa per non aver ceduto il suo posto su un autobus a un bianco.



Tecnologia

La tecnologia alle Olimpiadi di Tokyo

Agli ultimi Giochi in Giappone, sono stati abbattuti diversi record. Questo successo è dovuto non solo alla bravura degli atleti ma anche all'uso di nuovi prodotti e materiali, come piste di atletica migliorate e scarpe più performanti, insieme a metodi di allenamento innovativi (ad esempio, correre in scia a un'autovettura a velocità superiori a quelle di gara, incidendo sulla sovrastimolazione neuro muscolare). La tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale per gli eccezionali risultati alle Olimpiadi di Tokyo.



Civica

I cerchi olimpici

Questi anelli intrecciati rappresentano l'unione dei cinque continenti, mentre i cinque colori a essi associati (blu, giallo, nero, verde, rosso) erano i più comuni nelle bandiere del mondo. La combinazione dei colori simboleggia quindi tutti i Paesi.


Uguaglianza

Il colore della pelle degli atleti non conta! Ne è un esempio Jesse Owens, di cui è uscito un film biografico intitolato "Race – Il colore della vittoria" del 2016.



Arte

Robert Delaunay

Il dipinto "Corridori" di Robert Delaunay, nel quale sono illustrati atleti che corrono sulla pista di atletica.



Educazione fisica

Jesse Owens

Jesse Owens nelle olimpiadi del 1936 a Berlino: atletica di colore che vinse sotto gli occhi di Adolf Hitler.


Il calcio

Lo sport più famoso al mondo, che unisce e che purtroppo a causa di una minoranza di tifosi tante volte divide.


Usain Bolt

Usain Bolt è un ex velocista giamaicano e vincitore della medaglia d'oro nei 100 m piani e nei 200 m piani in tre edizioni consecutive dei Giochi olimpici (Pechino 2008, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016).


Salto in lungo

Il salto in lungo era la specialità di Jesse Owens.


Sport olimpici

Potete scegliere uno dei seguenti sport che fa parte del programma olimpico: Arrampicata sportiva, atletica leggera, badminton, breakdance, calcio, canoa / kayak, canottaggio, ciclismo, equitazione, ginnastica, golf, hockey, judo, lotta, pallacanestro, pallamano, pallavolo, pentathlon moderno, pugilato, rugby a 7, scherma, skateboard, sollevamento pesi, sport acquatici, surf, taekwondo, tennis, tiro a segno, tiro con l'arco, triathlon, vela.



Spagnolo

Testo in spagnolo sulle Olimpiadi.



Francese

Pierre de Coubertin

Pierre de Coubertin, è stato un dirigente sportivo, pedagogista e storico francese, conosciuto per essere stato il fondatore dei moderni Giochi olimpici.
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Liccari 'a sarda: significato, origine, uso

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Liccari 'a sarda è un'espressione della lingua siciliana che in italiano vuol dire "leccare la sarda". Il verbo leccare è l'atto di passare ripetutamente la lingua su qualcosa, ad esempio per leccare un gelato, oppure il cane che si lecca le ferite. La sarda è un pesce, tra l'altro delizioso, lungo circa 20-25 cm e molto diffuso nel Mediterraneo e nell'Atlantico orientale.





Significato

Il detto siciliano "Liccari 'a sarda" sta a significare "restare a guardare come dei poveretti". È possibile trovare questo detto anche in altre forme come: "Liccarisi 'a sarda", "Liccamu 'a sarda" oppure "Alliccati 'a sadda" e possiedono tutte il medesimo significato, l'unica differenza riguarda il pronome personale soggetto (io, tu, egli, noi, voi, essi), ovvero alla persona o alle persone a cui è riferito.



Origine

Ma perché si dice leccare la sarda? Perché mai bisognerebbe leccare un pesce con tutte le squisitezze che offre la Sicilia?

L'origine di questo detto risale al Settecento e, forse, anche prima, per l'antica usanza di leccare questo alimento. Dunque, non si tratta solamente di un'espressione metaforica, ma letteralmente le famiglie più povere erano solite appendere una sarda nella propria casa così da poterci strofinare il pane, per dare un sapore alla mollica, oppure addirittura leccare direttamente il pesce. Lo scopo era quello di preservare il pesce per il pranzo o la cena futura ma allo stesso tempo poter godere nel presente del suo forte sapore tipicamente salato per riempirsi la pancia con del semplice pane o semplicemente per avere quel sapore "di buono" nella bocca.

All'epoca non era come adesso che al pane associamo formaggi e salumi, ma c'era la sarda come cibo più accessibile. Quindi non era vista come una cosa così strana leccare la sarda.

Il poeta palermitano Giovanni Meli (1740-1815) scrisse testuali parole nel suo componimento intitolato "Su lu piaciri" (Sul piacere, in italiano):
Cui lu cerca (u piaciri) ‘ntra summi smisurati, / E si suca la sarda; acciò sparagni
In italiano sta a significare che "Il piacere c'è chi lo cerca nella ricchezza smisurata e chi si lecca (succhia) la sarda pur di risparmiare".



Uso

Un esempio in cui può essere usato il detto "leccare la sarda" è quello del povero che osserva il ricco mangiare al ristorante cibi che non può permettersi né nell'immediato né in futuro. Quindi c'è sicuramente un pizzico di invidia in questo esempio.
Guarda quella famiglia, ha ordinato ostriche e champagne! E noi "liccamu 'a sarda".
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Tesina sulla radio - Terza Media


La radio è uno strumento che ha rivoluzionato la comunicazione nel mondo, la cui invenzione è stata attribuita all'inventore italiano Guglielmo Marconi. L'invenzione della radio è stata preceduta da numeri esperimenti verso la fine dell'Ottocento riguardanti la possibilità di trasmettere informazioni attraverso le onde elettromagnetiche. La radio ha permesso la trasmissione di segnali audio attraverso onde elettromagnetiche, come musica, notizie e altri contenuti a lunghe distanze.





Radio: tesina di terza media

In questa pagina potete trovare suggerimenti per ogni materia al fine di realizzare una tesina di terza media sulla radio, e a seguire fra parentesi è presente il perché della scelta di quello specifico argomento. Tra gli argomenti correlati si vedano gli appunti: Tesina sui Mass Media, Tesina sulla seconda guerra mondiale e la sezione principale Collegamenti tesina di terza media.



Italiano

Il futurismo

Il futurismo è stato un movimento letterario che esaltava la velocità e la guerra. Quindi, la radio che in guerra dava modo di trasmettere velocemente le informazioni, potrebbe essere ben collegata a questo argomento. Inoltre, potete accennare al "manifesto della radia" scritto da Filippo Tommato Marinetti.


Radiodramma

Il radiodramma è un testo di tipo teatrale scritto espressamente per la radio.



Geografia

Gli Stati Uniti

Gli Stati Uniti potrebbero essere un buon collegamento di geografia, dal momento che la radio è stata importante in entrambe le guerre mondiali, dove appunto erano coinvolti anche gli U.S.A.



Storia

Uso della radio in guerra

La radio era usata in guerra per facilitare la comunicazione tra i diversi reparti, per azioni di spionaggio, per mantenere alto il morale delle truppe e dei civili e anche per trasmettere messaggi propagandistici (propaganda fascista). Dunque, era già utilizzata nella prima guerra mondiale indirizzare il fuoco verso l’esercito nemico nei momenti più confusi della battaglia, ma è nella seconda guerra mondiale che è diventata il mezzo di comunicazione principale, dando origine a una "guerra psicologica" parallela a quella combattuta con le armi.



Musica

5ª Sinfonia di Beethoven

Le trasmissioni di Radio Londra aprivano con le prime note della 5ª Sinfonia di Beethoven.



Scienze

Le onde sonore

Che cosa sono le onde sonore? E la differenza fra suono e rumore. Questa è una possibile alternativa del programma di scienze per la 3° media.


Le onde elettromagnetiche

La radio riesce a trasmettere informazioni tramite onde elettromagnetiche.


L'udito

Uno dei cinque sensi che ci permette di sentire suoni e rumori.



Religione

Radio Maria

Radio Maria è l'emittente col maggior numero di ripetitori su tutto il territorio nazionale ed è per questo che prende ovunque.



Inglese

Radio Londra

La radio del Regno Unito trasmessa dalla BBC che ebbe origine nel periodo della seconda guerra mondiale e aveva il compito di trasmettere informazioni al mondo con tempestività con lo scopo di offrire spiegazioni ragionevoli e dare un senso di serenità e speranza verso il futuro.


La BBC

La BBC (acronimo di British Broadcasting Corporation) è la più antica emittente nazionale del mondo e il più grande e autorevole editore radiotelevisivo del Regno Unito.



Tecnologia

La radio

Spiegazione tecnica di questo strumento: come funziona e la sua evoluzione nel tempo.


Le web radio

Le web radio, note anche come radio online o radio su internet, sono emittenti che trasmettono il loro palinsesto sotto forma digitale.



Civica

Diritto all'informazione

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.



Arte

Pittura futurista

I futuristi volevano cambiare la pittura vecchia e ferma con una nuova che sembrasse più in movimento e veloce. Volevano far sentire chi guarda al centro dell'azione nel dipinto. Allo stesso modo anche la radio era un modo per coinvolgere gli ascoltatori, anche quelli occasionali.


Luigi Russolo

Luigi Russolo è stato un pittore e compositore italiano ed è considerato uno dei più importanti esponenti della musica elettroacustica. Nel 1913, pubblicò il suo manifesto "L'arte dei rumori", ovvero sfruttare i rumori industriali e meccanici per mezzo di strumenti chiamati intonarumori per creare musica ed esprimere emozioni.



Educazione fisica

Il radio

Il radio è un osso lungo che, assieme all'ulna, concorre a formare lo scheletro dell'avambraccio. Si colloca tra il polso e il gomito.


Il calcio

Per la radiocronaca delle partite di calcio.


Formula 1

Ogni scuderia di F1 ha un team radio attraverso il quale si mette in comunicazione con i propri piloti e questa linea radio è aperta è accessibile a tutti gli altri team di F1.


Musica e sport

Ascoltare musica mentre ci si allena o prima di gareggiare può aiutare a migliorare le prestazioni in gara, poiché la musica aiuta ad aumentare la velocità degli esercizi, la resistenza alla fatica, la resistenza allo sforzo e a diminuire la percezione del dolore.



Spagnolo

Testo in spagnolo sulla radio.



Francese

Testo in francese sulla radio.
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Carta canta e villan dorme: significato

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Carta canta è la versione abbreviata di un popolare proverbio italiano che recita "Carta canta e villan dorme". Di seguito trovate la spiegazione del proverbio, l'origine, la variante latina e in quale contesto potrebbe essere utilizzato.





Carta canta: significato

Per spiegare questo proverbio conviene dividerlo in due parti: "Carta canta" e "villan dorme". Con l'espressione "carta canta" si sta facendo riferimento all'importanza di un documento scritto, che ha valore anche nel tempo, per esempio un contratto di lavoro, l'accordo per l'acquisto di un veicolo, un estratto conto e così via. Con l'espressione "villan dorme" si fa riferimento all'antica figura del villano, il cui termine è oggi noto come cattivo, persona rozza e maleducata, mentre il significato arcaico era quello di contadino del Medioevo, abitante della villa, cioè della campagna. Dunque, il significato generale del proverbio è che il villano può dormire sonni tranquilli perché possiede un documento cartaceo che "canta", cioè che rimane (almeno finché se lo tieni ben stretto) e può dimostrare qualcosa, non come le cose dette a voce che possono essere dimenticate o travisate. All'epoca, i contadini erano per la maggior parte analfabeti e per loro era importante potersi tutelare facendo affidamento a un documento scritto da qualcuno di cui si potevano fidare o da un'autorità, altrimenti firmando documenti che non erano in grado di leggere e di capire il rischio era quello di essere raggirati col rischio di perdere dei possedimenti.



Origine

L'origine del proverbio è antica, risale al tempo del Medioevo per la figura del villano, colui che viveva nella villa, ovvero nella campagna.

Di questo proverbio esiste una variante latina ancora più antica, ma che riprende lo stesso concetto, ed è la seguente: "verba volant, scripta manent" (le parole volano, gli scritti rimangono).

Un'altra possibile origine potrebbe essere quella legata al suono della carta quando viene sfogliata, quindi quando la carta fa quel tipico rumore quando è mossa, si dice che sta "cantando".



Uso

Eccovi alcuni possibili esempi di dialoghi in cui potrebbe essere utilizzato questo detto proverbiale, che però precisiamo è maggiormente usato nella sua forma abbreviata.
Non è possibile che non ti è arrivato il bonifico. Questo è il mio estratto conto e si vede che te l'ho inviato una settimana fa. Carta canta!
Ti ricordi che avevamo fatto una scommessa? Ecco, e l'ho vinta e mi devi 10€. Fai il finto tonto che non ricorda? Tengo ancora i messaggi salvati della nostra conversazione. Carta canta e villan dorme!
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Alla sera, Ugo Foscolo: parafrasi, analisi, commento

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Alla sera è un sonetto di Ugo Foscolo composta nel 1803 e facente parte dell'edizione definitiva delle "Poesie", di cui ne è la prima poesia della raccolta. Il poeta si rivolge alla sera dicendole che gli è cara perché è l'immagine della quiete della morte dove tutto di annulla. Mentre è assorto nel pensiero del nulla eterno il tempo fugge e con lui le preoccupazioni che lo assillano.





Alla sera: scheda poesia

Titolo Alla sera
Autore Ugo Foscolo
Genere Sonetto
Raccolta Poesie
Data 1803
Corrente letteraria Romanticismo
Temi trattati La sera vista come un momento di pace ed equilibrio per riflettere




Alla sera: testo poesia

Forse perché della fatal quiete
tu sei l'immago a me sì cara vieni
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,

e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.



Parafrasi

O Sera, forse perché sei l'immagine della definitiva pace voluta dal fato, che arrivi a me così gradita.
Sia quando d'estate t'accompagnano le nubi estive e i tiepidi venticelli, sia quando dal cielo nevoso porti sul mondo tenebre lunghe e minacciose, scendi a me sempre gradita e governi con dolce serenità le vie nascoste del mio cuore.
Tu mi fai vagare col pensiero su quelle orme che conducono al nulla eterno; e intanto fugge questo tempo malvagio, e con lui vanno via gli affanni, nei quali esso si distrugge insieme a me; e mentre medito la tua pace si placa quello spirito ribelle che mi bolle dentro.



Analisi e commento

Schema metrico: 14 versi endecasillabi suddivisi in due quartine e due terzine. Lo schema delle rime è ABAB, ABAB, CDC, DCD.

Il sonetto inizia con un "forse", che è un avverbio dubitativo, per sottolineare il fatto che il poeta ha riflettuto su questo argomento e solamente dopo a iniziato a scrivere il testo. Secondo Ugo Foscolo il momento migliore della giornata è la sera perché finalmente si può riposare dopo il lavoro e gli impegni della vita. Tutti quei rumori fastidiosi della vita quotidiana si placano e ciò che rimane è solo pace e tranquillità.
Tuttavia, pensando alla sera, è difficile non pensare anche alla morte. Sì, può sembrare un salto un po' brusco perché il poeta non la nomina mai direttamente, ma è così. Attraverso due espressioni, si può intuire il riferimento alla morte e sono: "Fatal quiete" e "Nulla eterno". La sera è l'immagine del riposo eterno, cioè della morte, detta fatale perché stabilita dal fato. La sera scende sempre cara e desiderata dal poeta perché è l'immagine di quiete senza fine. Anche la morte ha qualcosa di simile alla sera, perché garantisce una pace simile, ma in modo definitivo. È come dire: "Ehi, hai fatto abbastanza per oggi. Ora puoi finalmente riposare".
Il sonetto sembra essere diviso in due parti. Le due quartine descrivono il modo in cui il poeta percepisce la sera, come un momento di pace che arriva indipendentemente dal tipo di sera: sia quando è calda e serena sia quando è fredda e buia. Ma poi, nelle due terzine, il poeta ci spiega perché la sera è così speciale per lui: perché è come un'anticipazione della morte. È come se ci dicesse che la morte, in fondo, non è così spaventosa perché porta con sé la fine di tutte le lotte e le sofferenze della vita, dunque il poeta vede la sera più come una liberazione che come una condanna.
Mentre si abbandona alla contemplazione della sera, che infonde un segno di pace al poeta, sembra che si plachi quello spirito guerriero (ribelle) che si agita con violenza nel suo animo.



Figure retoriche

  • Ossimoro = "fatal quiete" (v.1).
  • Metafora = "fatal quiete" (v.1); "e le secrete vie del mio cor soavemente tieni" (vv. 7-8).
  • Allitterazione della M e della N = "immago, me, vieni" (v.2); "tenebre e lunghe all’universo meni" (v.6); "vanno, nulla, eterno, intanto" (v. 10).
  • Anastrofe = "della fatal quïete / Tu sei l’immago" (vv. 1-2); "a me sí cara vieni" (v.2); "inquïete tenebre e lunghe" (vv. 5-6); "ch’entro mi rugge" (v.14).
  • Apostrofe = "O Sera!" (v.3).
  • Iterazione = "E quando" (v.3 e v.5).
  • Parallelismo = "nubi estive e i zeffiri sereni" (v.4), soggetto + attributo.
  • Sineddoche = "zeffiri" (v. 4); il plurale per il singolare.
  • Allitterazione della S = "sempre, scendi, secrete" (v.7).
  • Perifrasi = "nulla eterno" (v.10).
  • Antitesi = "guardo" e "dorme" (vv. 13-14); "pace" e "spirito guerriero" (vv. 13-14).
  • Chiasmo = "io guardo" (soggetto + verbo, v.13) e "dorme quello spirto" (verbo + soggetto, vv. 13-14).
  • Allitterazione della R = "mentre, guardo, dorme, spirto, guerrier, entro, rugge" (vv. 13-14).
  • Enjambement = "inquiete / tenebre" (vv. 5-6); "secrete / vie" (vv. 7-8); "orme / che vanno" (vv. 9-10); "fugge / questo reo tempo" (vv. 10-11); "dorme / quello spirto guerrier" vv. 13-14).
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Differenza tra matematica, aritmetica, algebra e geometria

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Nel corso del percorso scolastico, il nome della materia scolastica "matematica", può assumere dei nomi diversi, come ad esempio aritmetica e algebra. Sebbene nel linguaggio colloquiale siano usati tutti come sinonimi senza badare troppo alle sottigliezze, in realtà presentano delle differenze, specialmente per quanto riguarda gli argomenti trattati.





Tutti i nomi della matematica

Di seguito trovate le definizioni di ciascun termine e la spiegazione per saperli distinguere e imparare ad usare il termine più adatto alla situazione.



Cos'è l'aritmetica?

L'aritmetica è una branca della matematica, tra l'altro la più antica, che si occupa dello studio dei numeri e delle operazioni matematiche: addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione. I popoli antichi come gli Egizi, i Greci e i Babilonesi hanno iniziato a usare l'aritmetica perché erano interessati a contare e a misurare le cose intorno a loro. Attraverso i numeri e le opeazioni è possibile risolvere problemi di vita reale e fare calcoli; inoltre, l'aritmetica comprende anche altri argomenti come numeri primi, numeri composti, numeri interi, frazioni, numeri decimali e percentuale.



Cos'è l'algebra?

L'algebra è una branca della matematica che si occupa dello studio delle relazioni e delle operazioni tra elementi astratti come simboli e lettere per risolvere problemi più complessi. Gli Arabi hanno introdotto l'algebra, prendendo ispirazione dalle conoscenze di altri popoli orientali come gli Indiani e i Cinesi. Erano più interessati all'astrazione per motivi filosofici, religiosi e tradizionali, piuttosto che agli aspetti pratici, a differenza delle civiltà occidentali. Tra gli argomenti principali dell'algebra ci sono le equazioni e le disequazioni, che rappresentano uguaglianze e disuguaglianze tra espressioni algebriche, e le funzioni, che descrivono relazioni matematiche tra variabili.



Cos'è la geometria?

La geometria è una branca della matematica che si occupa dello studio delle proprietà, delle misure e delle relazioni degli oggetti nello spazio, come punti, linee, superfici e solidi. Questa disciplina si basa su concetti fondamentali come lunghezza, area, volume, angoli e proporzioni.



Cos'è la matematica?

La matematica è la scienza che comprende l'aritmetica, l'algebra, la geometria e l'analisi. Dunque, rispetto agli altri termini è il nome generico che contiene tutto.

Ad esempio, gli studenti che vanno dalla prima alla quinta elementare e in prima media studiano l'aritmetica e la geometria. Gli studenti dalla seconda media in su, studiano l'algebra, dove negli esercizi le lettere prendono il posto dei numeri.
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