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Purgatorio Canto 10 - Riassunto

Appunto di letteratura italiana contenente il riassunto del decimo canto (canto X) del Purgatorio dantesco.
Esempio di umiltà, illustrazione di Gustave Doré

Tempo: lunedì di Pasqua 11 aprile 1300, verso le dieci del mattino

Luogo: CORNICE I. La cornice, uniforme e larga tre volte il corpo umano, ha la parete e il pavimento di marmo candido, su cui sono scolpite figure e scene edificanti di superbia punita e di umiltà esaltata.

Personaggi: Dante, Virgilio

Penitenti e pena: Superbi. Le anime avanzano curve, portando sul dorso pesanti massi. Con lo sguardo chino vedono effigiati al suolo esempi di superbia punita, e se storcono gli occhi osservano sulla parete della roccia, di marmo bianco, bassorilievi che rappresentano esempi di umiltà esaltata.



Sintesi

Nella prima cornice: i bassorilievi
Virgilio e Dante oltrepassano la porta del Purgatorio e, attraverso un lungo e stretto budello roccioso, giungono faticosamente sulla prima cornice della montagna. Stanchi e incerti sulla direzione da prendere, si fermano a osservare. Sulla parete di marmo bianco sono scolpiti alcuni bassorilievi di perfetta fattura.


L'Annunciazione
Quello posto di fronte ai due poeti rappresenta l'Annunciazione, nell'attimo in cui l'Angelo disse Ave e Maria rispose Ecco l'ancella di Dio. Sollecitato da Virgilio, spostando lo sguardo verso sinistra, Dante vede intagliata nel marmo della parete una seconda scena.


L'Arca della Santa Alleanza
Si tratta della rappresentazione di un carro tirato da buoi che trasporta l'Arca della Santa Alleanza. Davanti al carro ci sono numerose persone, raggruppate in sette cori, precedute dal salmista Davide che danza umile tra i vapori dell'incenso, in onore del Signore, sotto lo sguardo sprezzante della moglie Micol.


Traiano e l'atto di giustizia
Il poeta si avvicina alla parete marmorea per osservare la potenza espressiva di un terzo gruppo di figure scolpite. Il bassorilievo rappresenta la scena in cui Traiano, che voleva rimandare al suo ritorno dalla guerra un atto di giustizia verso una vedova, esortato dalla donna, scende da cavallo e lo compie. Virgilio suggerisce sottovoce a Dante di chiedere la strada a un gruppo di anime che camminano lentamente verso di loro. Il poeta, dopo aver esortato il lettore a non abbandonare il proposito della purificazione, replica alla sua guida di non riuscire a scorgerne nessuna.


Le anime dei superbi
Virgilio mostra allora al suo discepolo le anime dei superbi che, oppresse da enormi massi, alcune persino al punto da esserne quasi schiacciate per terra, si battono il petto in segno di pentimento. Dante, infine, con un'apostrofe ammonisce i superbi e la vanità delle loro aspirazioni.


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