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Purgatorio Canto 29 - Riassunto

Appunto di letteratura italiana contenente il riassunto del ventinovesimo canto (canto XXIX) del Purgatorio dantesco
I ventiquattro vecchi, illustrazione di Gustave Doré

Tempo: mercoledì 13 aprile 1300, prime ore del mattino

Luogo: Paradiso terrestre = La foresta spessa e viva, lussureggiante di prati, fiori e alberi.

Personaggi: Dante, Virgilio, Matelda, Stazio



Sintesi

Una dolce melodia
Matelda ha terminato di parlare e riprende a cantare Beati coloro ai quali sono stati cancellati i peccati, avanzando controcorrente lungo la riva del fiume Letè. Dopo qualche passo una luce intensa e improvvisa si diffonde per l'aria insieme a una dolce melodia e Dante pensa con rammarico al peccato di Eva che lo ha privato del piacere di nascere e vivere nell'Eden. Intanto l'aria assume il colore di fiamma viva e il dolce suono si rivela un coro di voci.


I sette candelabri
Improvvisamente gli sembra di vedere sette alberi d'oro, ma, avvicinandosi, si accorge che si tratta di sette candelabri, la cui punta brilla intensamente e che avanzano verso di lui.
Matelda lo invita a guardare anche a ciò che c'è dietro ai candelabri e Dante distingue così una schiera di persone vestite di bianco. Nota inoltre che le fiammelle dei candelabri lasciano nell'aria, come gonfaloni tesi nel vento, la scia dei sette colori dell'arcobaleno.


I ventiquattro seniori
Sotto la volta luminosa, avanzano cantando ventiquattro seniori (anziani), coronati di gigli, seguiti da quattro animali che scortano un carro trionfale trainato da un grifone. A destra avanzano danzando in cerchio tre donne, la prima rossa come il fuoco, la seconda verde come lo smeraldo e la terza bianca come la neve, mentre a sinistra danzano quattro donne vestite di porpora, guidate da quella fra loro che ha tre occhi sulla testa.


I sette vecchi
Dietro all'intero gruppo avanzano altri anziani, incoronati non di gigli ma di rose e di altri fiori purpurei: due sono vecchi austeri, l'uno somigliante a un medico, desideroso di curare la salute degli uomini, l'altro che si atteggia a soldato con una spada lucida e appuntita. Seguono quattro uomini di umile parvenza e, infine, un vecchio dal viso penetrante che sembra assopito. Chi guardasse da poco distante giurerebbe che i sette vecchi ardano in fronte per il rosso dei fiori. Intanto il carro giunge di fronte a Dante e si ferma al rumore di un tuono.


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