Biografia:
Nacque a Landport nel 1812 ed ebbe un’infanzia povera e travagliata; esercitò i mestieri più umili e venne a contatto con le classi sociali più povere, conoscendone i difetti e i bisogni che diverranno materia per i suoi romanzi. A sedici anni, migliorate le condizioni familiari, già esperto di letteratura inglese per averne letto accanitamente tutti i maggiori autori, divenne scritturale presso un avvocato e iniziò a pubblicare articoli sui giornali di Londra. A ventiquattro anni pubblicò Il circolo Pickwick, a puntate su una rivista, e fu subito il successo. Da allora la sua vena narrativa fu frenetica: scrisse moltissimi romanzi, tutti di grande fortuna, ma il capolavoro fa David Copperfield, romanzo profondo, che uscì in dispense fra il 1849 e il 1850. Egli morì nel 1870, dopo un esistenza vivace e piena di soddisfazioni, e il suo corpo fu tumulato nell’abazia di Westminster, accanto alle maggiori glorie inglesi.
Le idee e le tematiche
Dickens è sicuramente il maggiore narratore inglese dell’800 e uno dei più completi su piano europeo, attento agli sviluppi e ai mutamente della società in cui visse, sensibile nel cogliere le contraddizioni della rivoluzione industriale e le divergenze fra le varie classi sociali. Può essere considerato un abile cultore del romanzo sociale, anche se le sue idee non furono mai di tipo rivoluzionario, ma piuttosto egli ebbe fiducia che la giustizia, di cui fu assertore, potesse essere raggiunta attraverso le riforme sconvolto l'ordine costituito. Nell'opera di Dickens si possono trovare spunti di crudo realismo e ampie descrizioni sentimentali, sempre però un profondo interesse per la vita, soprattutto per quella movimentata e complessa delle grandi città industriali.
Moltissime sono le sue opere, di cui ricordiamo le più significative:
Il circolo Pickwick (1836): narra le avventure umoristiche di cinque amici del circolo del signor Pickwich (uno di loro) che intraprendono una serie di viaggi nella provincia inglese; la trama è esile, ma i personaggi sono moltissimi e danno una visione dell'Inghilterra amena e nostalgica, estrosa e ricca di umanità.
Le avventure di Oliver Twist (1838): è il romanzo preferito da Dickens, ricco di riferimenti autobiografici. La vita di David è complicata da mille vicende che lo vedono umile e servile commesso nel magazzino del patrigno, poi ospite dell'anziana zia Bettina, infine studente nella casa dell'avvocato Wichfield. Finalmente avvocato a sua volta, sposa la sciocca Dora e la sua vita non è felice, anzi gli capitano altre spiacevoli avventure con intrighi ai suoi danni, anche da parte di amici. Poi, tutto si appiana: Dora muore, David sposa Agnese che sempre lo ha amato, mentre i suoi nemici sono smascherati e il caro amico Mikawber, sempre fedelissimo, ottiene una degna ricompensa.
Tempi difficili (1854): è il romanzo più polemico contro l'industrialismo. Tommaso, ricco industriale di Cooketown, vive in funzione della sua ricchezza, cinico sfruttatore degli operai, uomo arido ad ogni sentimento. Crescono in questa atmosfera di cinismo e indifferenza anche i suoi figli Luisa e Maso i quali, in modo diverso, rovinano la loro vita e solo troppo tardi il padre capisce la follia del suo arrivismo.
La piccola Dorrit (1857-58): fu pubblicato a puntate mensili ed ebbe un grande successo, anche se è fra i meno riusciti di Dickens. Amy è una dolce e minuta fanciulla che assiste amorevolmente il padre, Guglielmo Dorrit, ingiustamente imprigionato; tutti la conoscono e la chiamano con simpatia la piccola Dorrit. Finalmente Guglielmo, aiutato dall'amico Clenman riesce a provare la sua innocenza, torna libero e diventa ricco. Amy, intanto, si è innamorata di Clenman che a sua volta cade in miseria e non osa sposarla. Fra rivolgimenti di sorte e alterne vicende la situazione si appianerà fino a un fausto finale. Anche in questo romanzo sono affrontati i temi sociali, ma vi prevale una accurata analisi psicologica dei personaggi.
Nacque a Landport nel 1812 ed ebbe un’infanzia povera e travagliata; esercitò i mestieri più umili e venne a contatto con le classi sociali più povere, conoscendone i difetti e i bisogni che diverranno materia per i suoi romanzi. A sedici anni, migliorate le condizioni familiari, già esperto di letteratura inglese per averne letto accanitamente tutti i maggiori autori, divenne scritturale presso un avvocato e iniziò a pubblicare articoli sui giornali di Londra. A ventiquattro anni pubblicò Il circolo Pickwick, a puntate su una rivista, e fu subito il successo. Da allora la sua vena narrativa fu frenetica: scrisse moltissimi romanzi, tutti di grande fortuna, ma il capolavoro fa David Copperfield, romanzo profondo, che uscì in dispense fra il 1849 e il 1850. Egli morì nel 1870, dopo un esistenza vivace e piena di soddisfazioni, e il suo corpo fu tumulato nell’abazia di Westminster, accanto alle maggiori glorie inglesi.
Le idee e le tematiche
Dickens è sicuramente il maggiore narratore inglese dell’800 e uno dei più completi su piano europeo, attento agli sviluppi e ai mutamente della società in cui visse, sensibile nel cogliere le contraddizioni della rivoluzione industriale e le divergenze fra le varie classi sociali. Può essere considerato un abile cultore del romanzo sociale, anche se le sue idee non furono mai di tipo rivoluzionario, ma piuttosto egli ebbe fiducia che la giustizia, di cui fu assertore, potesse essere raggiunta attraverso le riforme sconvolto l'ordine costituito. Nell'opera di Dickens si possono trovare spunti di crudo realismo e ampie descrizioni sentimentali, sempre però un profondo interesse per la vita, soprattutto per quella movimentata e complessa delle grandi città industriali.
Moltissime sono le sue opere, di cui ricordiamo le più significative:
Il circolo Pickwick (1836): narra le avventure umoristiche di cinque amici del circolo del signor Pickwich (uno di loro) che intraprendono una serie di viaggi nella provincia inglese; la trama è esile, ma i personaggi sono moltissimi e danno una visione dell'Inghilterra amena e nostalgica, estrosa e ricca di umanità.
Le avventure di Oliver Twist (1838): è il romanzo preferito da Dickens, ricco di riferimenti autobiografici. La vita di David è complicata da mille vicende che lo vedono umile e servile commesso nel magazzino del patrigno, poi ospite dell'anziana zia Bettina, infine studente nella casa dell'avvocato Wichfield. Finalmente avvocato a sua volta, sposa la sciocca Dora e la sua vita non è felice, anzi gli capitano altre spiacevoli avventure con intrighi ai suoi danni, anche da parte di amici. Poi, tutto si appiana: Dora muore, David sposa Agnese che sempre lo ha amato, mentre i suoi nemici sono smascherati e il caro amico Mikawber, sempre fedelissimo, ottiene una degna ricompensa.
Tempi difficili (1854): è il romanzo più polemico contro l'industrialismo. Tommaso, ricco industriale di Cooketown, vive in funzione della sua ricchezza, cinico sfruttatore degli operai, uomo arido ad ogni sentimento. Crescono in questa atmosfera di cinismo e indifferenza anche i suoi figli Luisa e Maso i quali, in modo diverso, rovinano la loro vita e solo troppo tardi il padre capisce la follia del suo arrivismo.
La piccola Dorrit (1857-58): fu pubblicato a puntate mensili ed ebbe un grande successo, anche se è fra i meno riusciti di Dickens. Amy è una dolce e minuta fanciulla che assiste amorevolmente il padre, Guglielmo Dorrit, ingiustamente imprigionato; tutti la conoscono e la chiamano con simpatia la piccola Dorrit. Finalmente Guglielmo, aiutato dall'amico Clenman riesce a provare la sua innocenza, torna libero e diventa ricco. Amy, intanto, si è innamorata di Clenman che a sua volta cade in miseria e non osa sposarla. Fra rivolgimenti di sorte e alterne vicende la situazione si appianerà fino a un fausto finale. Anche in questo romanzo sono affrontati i temi sociali, ma vi prevale una accurata analisi psicologica dei personaggi.