Biografia
I primi anni, gli studi, gli interessi...
Fred Uhlman nasce a Stoccarda nel 1901. Dopo gli studi liceali, il padre lo indirizza alla facoltà di legge ed egli, in effetti, si laurea e diventa avvocato. Probabilmente, però, non voleva intraprendere questa carriera, ma piuttosto quella di scrittore o poeta: è ancora Hans a dare voce alle ispirazioni dell'autore:<< Non ho mai fatto quello che mi sarebbe piaciuto fare: scrivere un buon libro e un'unica bella poesia>>; ma i parenti contrastavano questo disegno: <<sai quanto guadagna un poeta? Prima studia legge. Poi, nel tempo libero, potrai scrivere tutte le poesie che vorrai.>> (Cap. 18).
La presa del potere da parte di Hitler e l'avvio della campagna di discriminazione e persecuzione contro gli ebrei, costringono Uhlman a emigrare, prima a Parigi e poi dal 1938 in Gran Bretagna, dove lo ospitano dei parenti; qui inizia una fortunata carriera di avvocato. Anche il protagonista vive la stessa esperienza: la minaccia nazista lo spinge a emigrare, negli Stati Uniti però, non in Gran Bretagna, ma pure lui diventa un avvocato di successo. Uhlman si sposterà frequentemente in Spagna e in Francia, ma non farà mai più ritorno in Germania, come anche Hans che alla fine del libro dice di vivere ormai da trent'anni in America (cap. 18).
Uhlman coltiva con entusiasmo e successo la passione per la pittura, tanto da dichiarare che è più importante scrivere buoni libri o dipingere buoni quadri che non fare il giro del mondo in ottanta ore o accumulare grandi fortune economiche. Fin dagli anni trenta comincia a esporre abbastanza regolarmente i suoi quadri, che oggi si trovano anche in grandi musei. Anche il protagonista del romanzo parla spesso dei suoi interessi artisitci, rivelando una competenza notevle: la scoperta dell'arte, l'impatto del post-impressionismo e dell'espressionismo (cap. 7), il Ragazzo con il giler rosso di Cézanne... (cap. 9). Fred Uhlman muore a Londra nel 1985.
Le opere
Solo alla fine la vita di Fred Uhlman è diventata quella di uno scrittore: in precedenza era stata dedicata all'attività professionale e alla passione per la pittura.
Il suo primo libro è del 1960 e si tratta dell'autobiografia Storia di un uomo (The making of an Englishman), pubblicata in Italia nel 1987 (Feltrinelli): E' la storia di un uomo... la cui unica ambizione, ahimè irrealizzabile, è raggiungere le stelle non con un razzo ma con la propria arte.
Nel 1971 scrive L'amico ritrovato (Reunion), pubblicato in Inghilterra nel 1976 con una prefazione dello scrittore Arthur Koestler e in Italia nel 1979 (Longanesi). Seguono nel 1979 Niente resurrezioni, per favore (No reserrection, please) pubblicato da noi nello stesso anno (Longanesi), quasi un seguito dell'Amico ritrovato in cui il protagonista, Simon Elsas, pittore a New York, torna in Germania, forse per rivedere un antico amore, e rivive come in un dejà vi i ricordi del liceo Alexander, e Un'anime non vile (No coward soul) apparso in Italia nel 1987 (Guanda), la lettera che Konradin avrebbe scritto ad Hans e di cui nell'Amico ritrovato si legge una piccola parte. Queste ultime tre opere si trovano riunite in un'unica edizione italiana, intitolata Trilogia del ritorno (Guanda 1989).
Il successo letterario
Le opere letterarie di Fred Uhlman hanno avuto successo e sono state tradotte in moltissime lingue solo dopo la morte dell'autore stesso. Quando l'amico ritrovato venne pubblicato in Italia cominciò a conquistare l'attenzione dei lettori, molti, soprattutto i critici letterari, si stupirono del successo che il libro stava ottenendo, perché ne giudicavano limitate le qualità letterarie; tuttavia i lettori sono aumentati sempre di più e hanno esteso il loro interesse anche alle altre opere dell'autore.
Si è confermata, insomma, la previsione che Arthur Koestler faceva, scrivendo la prefazione della prima edizione inglese del volume, nel 1976: <<credo che questo smilzo volumetto troverà una sua collocazione duratura negli scaffali delle librerie>>.
In Italia, di recente, in un edizione economica il libro ha superato il milione di copie.
Ma quali sono i motivi di questo successo?
Quali elementi del libro hanno suscitato tanto interesse a tanta affezione nei lettori?
I temi affrontati hanno avuto di certo la loro parte nel garantire il successo dei libri dell'autore tedesco: il problema dell'antisemitismo, la discriminazione degli ebrei in Germania, la Shoah sono argomenti che hanno fatto sì che, soprattutto nelle scuole, si scegliesse di leggere il libro per trovare spunti e collegamenti con altre materie e per approfondire una delle tematiche più rilevanti della storia del Novecento. Ma è forse l'aver messo al centro della narrazione dell'Amico ritrovato una relazione di amicizia e di affetto ad aver garantito un grande successo: nelle pagine di questo libro si narra, o meglio si ricordano con delicatezza e commozione, i primi passi di un'amicizia tra adolescenti. Inoltre, lo sguardo con cui la vicenda è osservata, il punto di vista, è quello del narratore, un ragazzo di diciassette anni.
I primi anni, gli studi, gli interessi...
Fred Uhlman nasce a Stoccarda nel 1901. Dopo gli studi liceali, il padre lo indirizza alla facoltà di legge ed egli, in effetti, si laurea e diventa avvocato. Probabilmente, però, non voleva intraprendere questa carriera, ma piuttosto quella di scrittore o poeta: è ancora Hans a dare voce alle ispirazioni dell'autore:<< Non ho mai fatto quello che mi sarebbe piaciuto fare: scrivere un buon libro e un'unica bella poesia>>; ma i parenti contrastavano questo disegno: <<sai quanto guadagna un poeta? Prima studia legge. Poi, nel tempo libero, potrai scrivere tutte le poesie che vorrai.>> (Cap. 18).
La presa del potere da parte di Hitler e l'avvio della campagna di discriminazione e persecuzione contro gli ebrei, costringono Uhlman a emigrare, prima a Parigi e poi dal 1938 in Gran Bretagna, dove lo ospitano dei parenti; qui inizia una fortunata carriera di avvocato. Anche il protagonista vive la stessa esperienza: la minaccia nazista lo spinge a emigrare, negli Stati Uniti però, non in Gran Bretagna, ma pure lui diventa un avvocato di successo. Uhlman si sposterà frequentemente in Spagna e in Francia, ma non farà mai più ritorno in Germania, come anche Hans che alla fine del libro dice di vivere ormai da trent'anni in America (cap. 18).
Uhlman coltiva con entusiasmo e successo la passione per la pittura, tanto da dichiarare che è più importante scrivere buoni libri o dipingere buoni quadri che non fare il giro del mondo in ottanta ore o accumulare grandi fortune economiche. Fin dagli anni trenta comincia a esporre abbastanza regolarmente i suoi quadri, che oggi si trovano anche in grandi musei. Anche il protagonista del romanzo parla spesso dei suoi interessi artisitci, rivelando una competenza notevle: la scoperta dell'arte, l'impatto del post-impressionismo e dell'espressionismo (cap. 7), il Ragazzo con il giler rosso di Cézanne... (cap. 9). Fred Uhlman muore a Londra nel 1985.
Le opere
Solo alla fine la vita di Fred Uhlman è diventata quella di uno scrittore: in precedenza era stata dedicata all'attività professionale e alla passione per la pittura.
Il suo primo libro è del 1960 e si tratta dell'autobiografia Storia di un uomo (The making of an Englishman), pubblicata in Italia nel 1987 (Feltrinelli): E' la storia di un uomo... la cui unica ambizione, ahimè irrealizzabile, è raggiungere le stelle non con un razzo ma con la propria arte.
Nel 1971 scrive L'amico ritrovato (Reunion), pubblicato in Inghilterra nel 1976 con una prefazione dello scrittore Arthur Koestler e in Italia nel 1979 (Longanesi). Seguono nel 1979 Niente resurrezioni, per favore (No reserrection, please) pubblicato da noi nello stesso anno (Longanesi), quasi un seguito dell'Amico ritrovato in cui il protagonista, Simon Elsas, pittore a New York, torna in Germania, forse per rivedere un antico amore, e rivive come in un dejà vi i ricordi del liceo Alexander, e Un'anime non vile (No coward soul) apparso in Italia nel 1987 (Guanda), la lettera che Konradin avrebbe scritto ad Hans e di cui nell'Amico ritrovato si legge una piccola parte. Queste ultime tre opere si trovano riunite in un'unica edizione italiana, intitolata Trilogia del ritorno (Guanda 1989).
Il successo letterario
Le opere letterarie di Fred Uhlman hanno avuto successo e sono state tradotte in moltissime lingue solo dopo la morte dell'autore stesso. Quando l'amico ritrovato venne pubblicato in Italia cominciò a conquistare l'attenzione dei lettori, molti, soprattutto i critici letterari, si stupirono del successo che il libro stava ottenendo, perché ne giudicavano limitate le qualità letterarie; tuttavia i lettori sono aumentati sempre di più e hanno esteso il loro interesse anche alle altre opere dell'autore.
Si è confermata, insomma, la previsione che Arthur Koestler faceva, scrivendo la prefazione della prima edizione inglese del volume, nel 1976: <<credo che questo smilzo volumetto troverà una sua collocazione duratura negli scaffali delle librerie>>.
In Italia, di recente, in un edizione economica il libro ha superato il milione di copie.
Ma quali sono i motivi di questo successo?
Quali elementi del libro hanno suscitato tanto interesse a tanta affezione nei lettori?
I temi affrontati hanno avuto di certo la loro parte nel garantire il successo dei libri dell'autore tedesco: il problema dell'antisemitismo, la discriminazione degli ebrei in Germania, la Shoah sono argomenti che hanno fatto sì che, soprattutto nelle scuole, si scegliesse di leggere il libro per trovare spunti e collegamenti con altre materie e per approfondire una delle tematiche più rilevanti della storia del Novecento. Ma è forse l'aver messo al centro della narrazione dell'Amico ritrovato una relazione di amicizia e di affetto ad aver garantito un grande successo: nelle pagine di questo libro si narra, o meglio si ricordano con delicatezza e commozione, i primi passi di un'amicizia tra adolescenti. Inoltre, lo sguardo con cui la vicenda è osservata, il punto di vista, è quello del narratore, un ragazzo di diciassette anni.