Biografia:
Giorgio Caproni (Livorno 1912-Roma 1990) a dieci anni si trasferì a Genova con la famiglia. Qui seguì studi classici e musicali, in modo irregolare. Lavorò poi come violinista, come impiegato e come maestro elementare, prima in val Trompia, nel bresciano, poi a Roma. Partecipò come soldato semplice alla seconda guerra mondiale e poi alla resistenza. Tornato a Roma, nel 1946, continuò a insegnare, fece il giornalista e collaborò con varie riviste letterarie come critico, autore di racconti, traduttore. Tra le sue opere ricordiamo Come un'allegoria (1936) e Ballo a Fontanigorda (1938). Nel 1983 tutte le sue raccolte di poesia furono riunite sotto un unico titolo: Tutte le poesie.
Giorgio Caproni e il rimpianto del passato
Tre sono i nuclei tematici intorno ai quali si sviluppa la poesia di Giorgio Caproni: la città, la madre, il viaggio. Si tratta di motivi autobiografici e, insieme, metaforici; Genova e la madre, oltre che un amore concreto, ben vivo nella storia personale del poeta, rappresentano l'impossibile ritorno al passato, la nostalgia e il rimpianto per una dimensione di vita dalla quale egli si sente esiliato. Il tema del viaggio è allegorico per eccellenza: è il viaggio a ritroso nel passate ma è anche quello verso la fine della vita.
Questi temi, oltre a caratterizzare diverse fasi della poesia di Caproni ne determinano le scelte espressive. Un recupero dei metri tradizionali antichi, il sonetto, la ballata, la canzone costituisce la caratteristica più evidente di questi testi, insieme con una musicalità così orecchiabile da far pensare subito alla sua attività di violinista.
Giorgio Caproni (Livorno 1912-Roma 1990) a dieci anni si trasferì a Genova con la famiglia. Qui seguì studi classici e musicali, in modo irregolare. Lavorò poi come violinista, come impiegato e come maestro elementare, prima in val Trompia, nel bresciano, poi a Roma. Partecipò come soldato semplice alla seconda guerra mondiale e poi alla resistenza. Tornato a Roma, nel 1946, continuò a insegnare, fece il giornalista e collaborò con varie riviste letterarie come critico, autore di racconti, traduttore. Tra le sue opere ricordiamo Come un'allegoria (1936) e Ballo a Fontanigorda (1938). Nel 1983 tutte le sue raccolte di poesia furono riunite sotto un unico titolo: Tutte le poesie.
Giorgio Caproni e il rimpianto del passato
Tre sono i nuclei tematici intorno ai quali si sviluppa la poesia di Giorgio Caproni: la città, la madre, il viaggio. Si tratta di motivi autobiografici e, insieme, metaforici; Genova e la madre, oltre che un amore concreto, ben vivo nella storia personale del poeta, rappresentano l'impossibile ritorno al passato, la nostalgia e il rimpianto per una dimensione di vita dalla quale egli si sente esiliato. Il tema del viaggio è allegorico per eccellenza: è il viaggio a ritroso nel passate ma è anche quello verso la fine della vita.
Questi temi, oltre a caratterizzare diverse fasi della poesia di Caproni ne determinano le scelte espressive. Un recupero dei metri tradizionali antichi, il sonetto, la ballata, la canzone costituisce la caratteristica più evidente di questi testi, insieme con una musicalità così orecchiabile da far pensare subito alla sua attività di violinista.