Riassunto:
Salvatore Quasimodo (Modica, Ragusa 1901-Napoli 1968) trascorre l'infanzia e l'adolescenza in diverse città della Sicilia in cui viene trasferito per servizio il padre, capostazione delle ferrovie.
Si iscrive alla facoltà di ingegneria a Roma ma interrompe gli studi e lavora come tecnico in varie regioni italiane. A Firenze viene introdotto dal cognato Elio Vittorini negli ambienti letterari, pubblica la prima raccolta di poesie Acque e terre e viene riconosciuto come uno dei maggiori rappresentati dell'Ermetismo.
Trasferitosi a Milano si dedica a un'intensa attività di traduttore, raggiungendo mirabili risultati nella raccolta Lirici greci (1940). Nell'immediato dopoguerra pubblica una raccolta ispirata alla Resistenza, Con il piede straniero sopra il cuore (1946) a cui seguono altre di forte impegno civile. Nel 1959 gli viene assegnato il premio Nobel per la letteratura.
Oltre a quelle già citate, vanno ricordate le raccolte Oboe sommerso (1932), Erato e Apollion (1936), Ed è subito sera (1942), la sua raccolta più importante, Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1956), La terra impareggiabile (1958).
Quasimodo e l'uomo del suo tempo
Accanto alla rievocazione del mondo mediterraneo, della sua infanzia ormai irraggiungibile per il poeta che si è distaccato dalla terra natale, la poesia di Quasimodo rispecchia molta parte delle inquietudini, dei drammi, delle contraddizioni dell'uomo moderno.
Da versi brevi e intensi, ricchi di analogie e di metafore e impreziositi dai simboli del periodo ermetico, Quasimodo passa a una poesia più comunicativa e discorsiva, più adatta all'impegno civile di "rifare l'uomo" assunto durante la guerra.
Salvatore Quasimodo (Modica, Ragusa 1901-Napoli 1968) trascorre l'infanzia e l'adolescenza in diverse città della Sicilia in cui viene trasferito per servizio il padre, capostazione delle ferrovie.
Si iscrive alla facoltà di ingegneria a Roma ma interrompe gli studi e lavora come tecnico in varie regioni italiane. A Firenze viene introdotto dal cognato Elio Vittorini negli ambienti letterari, pubblica la prima raccolta di poesie Acque e terre e viene riconosciuto come uno dei maggiori rappresentati dell'Ermetismo.
Trasferitosi a Milano si dedica a un'intensa attività di traduttore, raggiungendo mirabili risultati nella raccolta Lirici greci (1940). Nell'immediato dopoguerra pubblica una raccolta ispirata alla Resistenza, Con il piede straniero sopra il cuore (1946) a cui seguono altre di forte impegno civile. Nel 1959 gli viene assegnato il premio Nobel per la letteratura.
Oltre a quelle già citate, vanno ricordate le raccolte Oboe sommerso (1932), Erato e Apollion (1936), Ed è subito sera (1942), la sua raccolta più importante, Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1956), La terra impareggiabile (1958).
Quasimodo e l'uomo del suo tempo
Accanto alla rievocazione del mondo mediterraneo, della sua infanzia ormai irraggiungibile per il poeta che si è distaccato dalla terra natale, la poesia di Quasimodo rispecchia molta parte delle inquietudini, dei drammi, delle contraddizioni dell'uomo moderno.
Da versi brevi e intensi, ricchi di analogie e di metafore e impreziositi dai simboli del periodo ermetico, Quasimodo passa a una poesia più comunicativa e discorsiva, più adatta all'impegno civile di "rifare l'uomo" assunto durante la guerra.