Riassunto:
Calvino è un autore internazionale, capace di respirare un clima intellettuale ricco e tutt'altro che provinciale: anche in questo senso egli costituisce un caso un po' particolare rispetto alla tradizione italiana. Trascorre la giovinezza a Sanremo, poi partecipa alla guerra nelle file della Resistenza contro i nazifascisti. Dopo il 1945 si trasferisce a Torino, lavorando nel mondo editoriale e partecipando da intellettuale impegnato nella ricostruzione civile e sociale del paese. I suoi vasti interessi culturali lo portano a interessarsi alle nuove discipline (strutturalismo, semiotica), che arricchiscono il mondo della comunicazione e anche a risiedere per alcuni anni a Parigi, dove frequenta gli scrittori dell'Oulipo. Si spegne nel 1985.
Poetica
Nella poetica di Calvino si rintraccia la compresenza di due elementi: un fondo di realtà, di quotidianità, che alimenta una forte propensione verso l'immaginario. Questi due elementi si mescolano variamente nelle diverse opere di Calvino e s'intrecciano tra loro, sempre, però, su un fondo di analisi lucida e razionale. infatti il fantastico calviniano, pur dando vita a mondi improbabili e solo possibili, è sempre arginato da una rigorosa razionalità di fondo, spesso ispirata da tematiche scientifiche o parascientifiche. Nella sua ultima stagione, infine, Calvino privilegia una forma di letteratura combinatoria, labirintica, priva di inizio e di fine, che giunge a dissolvere le strutture narrative tradizionali.
Le opere
L'opera letteraria di Calvino ha attraversato diverse fasi, denotando anche in ciò uno spirito di sperimentazione e di ricerca. Gli esordi sono segnati dall'adesione al Neorealismo, ben visibile nel romanzo Il sentiero dei nidi di ragno e nei racconti di Ultimo viene il corvo: già qui, però, emerge lo sguardo soggettivo e avventuroso tipico di Calvino. Una svolta verso il fantastico si evidenzia nei romanzi della Trilogia degli antenati (usciti tra il 1952 e il 1959). L'adesione alla realtà sociale ispira nel 1963 il romanzo La giornata di uno scrutatore e i racconti di Marcovaldo; ma nel 1965 i racconti fantascientifici delle Cosmicomiche inaugurano il Calvino più nuovo e sperimentale, attivo anche nel Castello dei destini incrociati (1969) e nelle Città invisibili (1972): due libri a incastri, dove la realtà riemerge da visioni solo soggettive. L'arte combinatoria alimenta il romanzo del 1979 Se una notte d'inverno un viaggiatore, incentrato sui temi della lettura. L'analisi rigorosa e scientifica della realtà ispira Palomar, l'ultima opera pubblicata in vita dall'autore (1983). Postume sono uscite le Lezioni americane.
Calvino è un autore internazionale, capace di respirare un clima intellettuale ricco e tutt'altro che provinciale: anche in questo senso egli costituisce un caso un po' particolare rispetto alla tradizione italiana. Trascorre la giovinezza a Sanremo, poi partecipa alla guerra nelle file della Resistenza contro i nazifascisti. Dopo il 1945 si trasferisce a Torino, lavorando nel mondo editoriale e partecipando da intellettuale impegnato nella ricostruzione civile e sociale del paese. I suoi vasti interessi culturali lo portano a interessarsi alle nuove discipline (strutturalismo, semiotica), che arricchiscono il mondo della comunicazione e anche a risiedere per alcuni anni a Parigi, dove frequenta gli scrittori dell'Oulipo. Si spegne nel 1985.
Poetica
Nella poetica di Calvino si rintraccia la compresenza di due elementi: un fondo di realtà, di quotidianità, che alimenta una forte propensione verso l'immaginario. Questi due elementi si mescolano variamente nelle diverse opere di Calvino e s'intrecciano tra loro, sempre, però, su un fondo di analisi lucida e razionale. infatti il fantastico calviniano, pur dando vita a mondi improbabili e solo possibili, è sempre arginato da una rigorosa razionalità di fondo, spesso ispirata da tematiche scientifiche o parascientifiche. Nella sua ultima stagione, infine, Calvino privilegia una forma di letteratura combinatoria, labirintica, priva di inizio e di fine, che giunge a dissolvere le strutture narrative tradizionali.
Le opere
L'opera letteraria di Calvino ha attraversato diverse fasi, denotando anche in ciò uno spirito di sperimentazione e di ricerca. Gli esordi sono segnati dall'adesione al Neorealismo, ben visibile nel romanzo Il sentiero dei nidi di ragno e nei racconti di Ultimo viene il corvo: già qui, però, emerge lo sguardo soggettivo e avventuroso tipico di Calvino. Una svolta verso il fantastico si evidenzia nei romanzi della Trilogia degli antenati (usciti tra il 1952 e il 1959). L'adesione alla realtà sociale ispira nel 1963 il romanzo La giornata di uno scrutatore e i racconti di Marcovaldo; ma nel 1965 i racconti fantascientifici delle Cosmicomiche inaugurano il Calvino più nuovo e sperimentale, attivo anche nel Castello dei destini incrociati (1969) e nelle Città invisibili (1972): due libri a incastri, dove la realtà riemerge da visioni solo soggettive. L'arte combinatoria alimenta il romanzo del 1979 Se una notte d'inverno un viaggiatore, incentrato sui temi della lettura. L'analisi rigorosa e scientifica della realtà ispira Palomar, l'ultima opera pubblicata in vita dall'autore (1983). Postume sono uscite le Lezioni americane.