Il rapporto giuridico è una relazione tra due o più persone o parti regolata da una norma la quale attribuisce un diritto soggettivo all'una e all'altra il relativo dovere giuridico.
Il rapporto giuridico contempla la relazione fra un soggetto attivo e un soggetto passivo, questi due soggetti rappresentano le parti del rapporto giuridico.
La parte è il centro d'interesse, se è costituita da una persona è una parte unipersonale, da più persone pluripersonale.
Il rapporto giuridico si delinea attraverso la composizione di 2 principali situazioni giuridiche che sono rispettivamente la situazione giuridica attiva e passiva.
Per le situazioni giuridiche attive troviamo il diritto soggettivo (discendente dal diritto oggettivo), che è il potere conferito al singolo per la tutela di un proprio interesse.
Dalla definizione abbiamo due elementi: l'interesse, cioè il vantaggio economico che un bene può recare al soggetto e il potere cioè facciamo riferimento alla possibilità riconosciuta al soggetto di indirizzare il proprio volere secondo le proprie esigenze, e secondo modi leciti.
Il diritto soggettivo si manifesta attraverso la signoria potere esercitato direttamente sulla cosa (esempio il diritto di proprietà) o mediante la pretesa (diritto di credito o obbligazione).
L'appartenenza di un diritto soggettivo ad una persona prende il nome di titolarità. Non si deve confondere il concetto di potere con quello di facoltà perché per facoltà del diritto soggettivo s'intendono tutte le molteplici manifestazioni del diritto stesso.
Il concetto di potere include in sé quello della legittima pretesa riconosciuta dal soggetto attivo dall'ordinamento giuridico, quindi il titolare del diritto soggettivo nel caso in cui il soggetto passivo si renda inadempiente (cioè non esegue la prestazione) potrà promuovere azioni legali o giudiziarie al dine di ottenere la concreta realizzazione del rapporto giuridico.
Il rapporto giuridico contempla la relazione fra un soggetto attivo e un soggetto passivo, questi due soggetti rappresentano le parti del rapporto giuridico.
La parte è il centro d'interesse, se è costituita da una persona è una parte unipersonale, da più persone pluripersonale.
Il rapporto giuridico si delinea attraverso la composizione di 2 principali situazioni giuridiche che sono rispettivamente la situazione giuridica attiva e passiva.
Per le situazioni giuridiche attive troviamo il diritto soggettivo (discendente dal diritto oggettivo), che è il potere conferito al singolo per la tutela di un proprio interesse.
Dalla definizione abbiamo due elementi: l'interesse, cioè il vantaggio economico che un bene può recare al soggetto e il potere cioè facciamo riferimento alla possibilità riconosciuta al soggetto di indirizzare il proprio volere secondo le proprie esigenze, e secondo modi leciti.
Il diritto soggettivo si manifesta attraverso la signoria potere esercitato direttamente sulla cosa (esempio il diritto di proprietà) o mediante la pretesa (diritto di credito o obbligazione).
L'appartenenza di un diritto soggettivo ad una persona prende il nome di titolarità. Non si deve confondere il concetto di potere con quello di facoltà perché per facoltà del diritto soggettivo s'intendono tutte le molteplici manifestazioni del diritto stesso.
Il concetto di potere include in sé quello della legittima pretesa riconosciuta dal soggetto attivo dall'ordinamento giuridico, quindi il titolare del diritto soggettivo nel caso in cui il soggetto passivo si renda inadempiente (cioè non esegue la prestazione) potrà promuovere azioni legali o giudiziarie al dine di ottenere la concreta realizzazione del rapporto giuridico.