Riassunto:
Nacque a Perugia nel 1906 e qui studiò conseguendo il diploma di ragioneria. Si trasferì a Roma nel 1929 senza un mestiere o una professione precisa; nella capitale rimase a vivere (tranne una parentesi milanese come commesso di libreria) all’insegna della libertà e dell’indipendenza, mantenendosi come correttore di bozze, venditore d’antiquariato e altro, e collaborando saltuariamente a giornali e riviste letterarie. Coltivò solo poche ma fedeli amicizie, con poeti come Umberto Saba (al quale, giovanissimo, aveva inviato in visione le sue prime poesie, senza conoscerlo personalmente), Pier Paolo Pasolini, Dario Bellezza. Penna morì a Roma nel febbraio 1977.
Poesie, la raccolta d’esordio di Penna, fu pubblicata nel 1939 dall’editore fiorentino Parenti. A essa seguirono altre due raccolte: Appunti (1950) e Una strana gioia di vivere (1956). Una nuova raccolta di Poesie (1957), comprendente liriche scritte dal 1938 al 1955, gli valse il premio Viareggio nel 1957. Seguì l’anno dopo un nuovo libro di versi (Croce e delizia, 1958), riassorbito, con altre poesie giovanili e inedite, nell’edizione definitiva di Tutte le poesie (1970).
Nacque a Perugia nel 1906 e qui studiò conseguendo il diploma di ragioneria. Si trasferì a Roma nel 1929 senza un mestiere o una professione precisa; nella capitale rimase a vivere (tranne una parentesi milanese come commesso di libreria) all’insegna della libertà e dell’indipendenza, mantenendosi come correttore di bozze, venditore d’antiquariato e altro, e collaborando saltuariamente a giornali e riviste letterarie. Coltivò solo poche ma fedeli amicizie, con poeti come Umberto Saba (al quale, giovanissimo, aveva inviato in visione le sue prime poesie, senza conoscerlo personalmente), Pier Paolo Pasolini, Dario Bellezza. Penna morì a Roma nel febbraio 1977.
Poesie, la raccolta d’esordio di Penna, fu pubblicata nel 1939 dall’editore fiorentino Parenti. A essa seguirono altre due raccolte: Appunti (1950) e Una strana gioia di vivere (1956). Una nuova raccolta di Poesie (1957), comprendente liriche scritte dal 1938 al 1955, gli valse il premio Viareggio nel 1957. Seguì l’anno dopo un nuovo libro di versi (Croce e delizia, 1958), riassorbito, con altre poesie giovanili e inedite, nell’edizione definitiva di Tutte le poesie (1970).