Biografia:
Dario Fo nasce nel 1926 in un'umile famiglia a Leggiuno (Varese). Studia architettura, senza laurearsi, a Brera. Durante la Seconda guerra mondiale milita nelle file della Repubblica di Salò. Acquista una prima notorietà con due spettacoli musicali di satira politica e sociale, Il dito nell'occhio (1953) e Sani da legare (1954), nei quali può lavorare con il celebre mimo francese Jacques Lecoq.
Nel 1954 sposa l'attrice Franca Rame, con cui fonda una compagnia che allestisce diverse sue commedie (Gli arcangeli non giocano a Flipper, 1959; Chi ruba un piede è fortunato in amore, 1961; da lui dirette e interpretate assieme alla moglie.
Nel 1962 partecipa alla trasmissione televisiva di Canzonissima; ma dopo sette puntate rompe il contratto con la RAI per protesta contro la censura a cui sono sottoposti i suoi testi.
Scrive nuove commedie: Isabella, tre caravelle e un cacciaballe (1963); Settimo: ruba un po' meno (1964); La colpa è sempre del diavolo (1965), ispirate da una comicità quasi surreale; la divisione in atti e scene viene superata da un collage cinematografico di scene in sequenza. L'ultimo lavoro di Fo per il teatro borghese, quello scritto e rappresentato secondo le normali convenzioni sceniche, è La signora è da buttare (1967), bloccato dalla censura per offesa al presidente americano Johnson.
Nel 1969 nasce il progetto di Mistero buffo. Nel 1970, sciolta la loro compagnia, Fo e la Rame fondano il collettivo teatrale La Comune, legato alla sinistra extraparlamentare e alla Rivoluzione culturale cinese; gli spettacoli della Comune sono allestiti alla Palazzina Liberty di Milano e in sale alternative.
Nascono così L'operaio conosce 300 parole (1970); Fedayn; Morte accidentale di un anarchico; Pum, Pum! Chi è? La polizia; Ordine per dio.ooo.ooo.ooo! (tutti del 1971); Guerra di popolo in Cile (1973); Il Fanfani rapito (1973); Non si paga, non si paga (1974). Sono testi ben documentati, finalizzati alla contro-informazione, che seguono uno schema fisso: derisione del nemico politico e celebrazione dei miti rivoluzionari (la lotta dei vietcong, il Che Guevara, le Guardie rosse di Mao, la congiura mondiale dei capitalisti ecc.).
Negli anni settanta Fo torna a recitare nei grandi teatri che aveva abbandonato; si ripresenta anche in televisione (Mistero buffo è teletrasmesso nel 1977). Per il teatro alla Scala di Milano rielabora (1978) l'Historie du soldat di Stravinskij; riprende figure e momenti del passato in Elisabetta la grande (1984) e in Johan Padan e la descoverta de le Americhe (1991), rivisitazione dell'impresa di Cristoforo Colombo. In qualità di regista allestisce alcuni testi di Franca Rame. Nel 1997 vince il Nobel per la letteratura.
Dario Fo nasce nel 1926 in un'umile famiglia a Leggiuno (Varese). Studia architettura, senza laurearsi, a Brera. Durante la Seconda guerra mondiale milita nelle file della Repubblica di Salò. Acquista una prima notorietà con due spettacoli musicali di satira politica e sociale, Il dito nell'occhio (1953) e Sani da legare (1954), nei quali può lavorare con il celebre mimo francese Jacques Lecoq.
Nel 1954 sposa l'attrice Franca Rame, con cui fonda una compagnia che allestisce diverse sue commedie (Gli arcangeli non giocano a Flipper, 1959; Chi ruba un piede è fortunato in amore, 1961; da lui dirette e interpretate assieme alla moglie.
Nel 1962 partecipa alla trasmissione televisiva di Canzonissima; ma dopo sette puntate rompe il contratto con la RAI per protesta contro la censura a cui sono sottoposti i suoi testi.
Scrive nuove commedie: Isabella, tre caravelle e un cacciaballe (1963); Settimo: ruba un po' meno (1964); La colpa è sempre del diavolo (1965), ispirate da una comicità quasi surreale; la divisione in atti e scene viene superata da un collage cinematografico di scene in sequenza. L'ultimo lavoro di Fo per il teatro borghese, quello scritto e rappresentato secondo le normali convenzioni sceniche, è La signora è da buttare (1967), bloccato dalla censura per offesa al presidente americano Johnson.
Nel 1969 nasce il progetto di Mistero buffo. Nel 1970, sciolta la loro compagnia, Fo e la Rame fondano il collettivo teatrale La Comune, legato alla sinistra extraparlamentare e alla Rivoluzione culturale cinese; gli spettacoli della Comune sono allestiti alla Palazzina Liberty di Milano e in sale alternative.
Nascono così L'operaio conosce 300 parole (1970); Fedayn; Morte accidentale di un anarchico; Pum, Pum! Chi è? La polizia; Ordine per dio.ooo.ooo.ooo! (tutti del 1971); Guerra di popolo in Cile (1973); Il Fanfani rapito (1973); Non si paga, non si paga (1974). Sono testi ben documentati, finalizzati alla contro-informazione, che seguono uno schema fisso: derisione del nemico politico e celebrazione dei miti rivoluzionari (la lotta dei vietcong, il Che Guevara, le Guardie rosse di Mao, la congiura mondiale dei capitalisti ecc.).
Negli anni settanta Fo torna a recitare nei grandi teatri che aveva abbandonato; si ripresenta anche in televisione (Mistero buffo è teletrasmesso nel 1977). Per il teatro alla Scala di Milano rielabora (1978) l'Historie du soldat di Stravinskij; riprende figure e momenti del passato in Elisabetta la grande (1984) e in Johan Padan e la descoverta de le Americhe (1991), rivisitazione dell'impresa di Cristoforo Colombo. In qualità di regista allestisce alcuni testi di Franca Rame. Nel 1997 vince il Nobel per la letteratura.