Gli effetti ottenuti sfruttando il timbro delle parole possono essere di diverso tipo e con diversi gradi di intensità.
Al grado più alto abbiamo l'onomatopea, nella quale si ha l'imitazione di un determinato suono:
C'è un breve gre gre di ranelle. (Pascoli)
Si possono poi avere degli effetti onomatopeici quando il suono di alcune parole rimanda a un certo suono o rumore:
Don... Don... E mi dicono, Dormi!
mi cantavano, Dormi! sussurravano
Dormi! bisbigliavano, Dormi!
Per costruire questi effetti timbrici è frequente il ricorso alla figura retorica dell'allitterazione con la quale un gruppo di lettere viene ripetuto nello stesso verso o nella stessa frase:
sentivo un fru fru fra le fratte. (Pascoli)
Al grado più alto abbiamo l'onomatopea, nella quale si ha l'imitazione di un determinato suono:
C'è un breve gre gre di ranelle. (Pascoli)
Si possono poi avere degli effetti onomatopeici quando il suono di alcune parole rimanda a un certo suono o rumore:
Don... Don... E mi dicono, Dormi!
mi cantavano, Dormi! sussurravano
Dormi! bisbigliavano, Dormi!
Per costruire questi effetti timbrici è frequente il ricorso alla figura retorica dell'allitterazione con la quale un gruppo di lettere viene ripetuto nello stesso verso o nella stessa frase:
sentivo un fru fru fra le fratte. (Pascoli)