Le differenze esistenti fra animali e piante non sono così grandi come ognuno potrebbe pensare. Infatti, se differenze esistono, sono soltanto differenze che riflettono la conformazione dei vari organi. Per quanto riguarda, invece, le funzioni che caratterizzano gli esseri viventi, possiamo dire che le piante, pur con modalità differenti, compiono tutte le funzioni che abbiamo studiate negli animali.
Molti affermano che, mentre gli animali sentono e si muovono spontaneamente, le piante non possiedono queste facoltà e, dicendo ciò, commettono un grave errore. Infatti, se è vero che gli animali sentono, non è meno vero che anche le piante sono capaci di avvertire i vari stimoli provenienti dal mondo esterno e, se gli animali si muovono, anche molte piante sono capaci di compiere dei movimenti.
Citerò alcuni esempi per convincervi di ciò. Esiste una piantina: la mimosa sensitiva, le cui foglie sono composte di numerosissime fogliettine. Ebbene, basta toccare una di queste fogliettine perché questa si chiuda e lo stesso facciano, successivamente, tutte le altre.
Un’altra pianticella, la genzianella che vive sulle Alpi, non appena è colpita dai primi raggi del sole nascente, apre tosto i suoi fiori; ma basta che una nuvola offuschi un poco il sole perché i suoi fiori si chiudano rapidamente. Ancora, se lasciamo una pianta in una stanza buia nella quale da una fessura penetri un po’di luce; dopo qualche ora vedremo che le foglie della pianta si sono spostate in modo da dirigersi tutte verso la sorgente luminosa.
Ora, questi esempi e molti altri che potremo portare, dovrebbero essere sufficienti a dimostrarci come anche le piante siano capaci di sentire gli stimoli provenienti dal mondo esterno e di reagire ad essi compiendo dei movimenti.
Ci si potrebbe obbiettare che le piante si muovono sì, ma senza spostarsi da un posto all'altro Possiamo rispondere che esistono delle piante, così piccole da non potersi scorgere ad occhio nudo, che sono capaci di spostarsi da un punto all'altro.
E poi, dobbiamo tener presente che l’immobilità delle piante dipende dal fatto che esse sono capaci di fabbricarsi il nutrimento sfruttando le sostanze del terreno e dell’aria atmosferica, mentre gli animali sono costretti a spostarsi da un posto all'altro per procurarselo.
Da quanto si è detto, possiamo arrivare alla conclusione che differenze sostanziali ed assolute fra animali e piante non ne esistono e che la vita è una, pur nelle sue molteplici manifestazioni.
Molti affermano che, mentre gli animali sentono e si muovono spontaneamente, le piante non possiedono queste facoltà e, dicendo ciò, commettono un grave errore. Infatti, se è vero che gli animali sentono, non è meno vero che anche le piante sono capaci di avvertire i vari stimoli provenienti dal mondo esterno e, se gli animali si muovono, anche molte piante sono capaci di compiere dei movimenti.
Citerò alcuni esempi per convincervi di ciò. Esiste una piantina: la mimosa sensitiva, le cui foglie sono composte di numerosissime fogliettine. Ebbene, basta toccare una di queste fogliettine perché questa si chiuda e lo stesso facciano, successivamente, tutte le altre.
Un’altra pianticella, la genzianella che vive sulle Alpi, non appena è colpita dai primi raggi del sole nascente, apre tosto i suoi fiori; ma basta che una nuvola offuschi un poco il sole perché i suoi fiori si chiudano rapidamente. Ancora, se lasciamo una pianta in una stanza buia nella quale da una fessura penetri un po’di luce; dopo qualche ora vedremo che le foglie della pianta si sono spostate in modo da dirigersi tutte verso la sorgente luminosa.
Ora, questi esempi e molti altri che potremo portare, dovrebbero essere sufficienti a dimostrarci come anche le piante siano capaci di sentire gli stimoli provenienti dal mondo esterno e di reagire ad essi compiendo dei movimenti.
Ci si potrebbe obbiettare che le piante si muovono sì, ma senza spostarsi da un posto all'altro Possiamo rispondere che esistono delle piante, così piccole da non potersi scorgere ad occhio nudo, che sono capaci di spostarsi da un punto all'altro.
E poi, dobbiamo tener presente che l’immobilità delle piante dipende dal fatto che esse sono capaci di fabbricarsi il nutrimento sfruttando le sostanze del terreno e dell’aria atmosferica, mentre gli animali sono costretti a spostarsi da un posto all'altro per procurarselo.
Da quanto si è detto, possiamo arrivare alla conclusione che differenze sostanziali ed assolute fra animali e piante non ne esistono e che la vita è una, pur nelle sue molteplici manifestazioni.