Temi Svolti: Internet è il simbolo di un progresso, nella circolazione e nella fruizione delle informazioni, che può condurci in una società più aperta e libera.
La rivoluzione dell’informatica ha consentito all'umanità di realizzare un progresso impensabile solo qualche anno fa e di materializzare quelle che prima erano state soltanto utopie della fantascienza. Insomma quello dell’informatica è un futuro che si fa sempre più velocemente presente: ciò che oggi, sulla base dello sviluppo del computer, della interattività, della multimedialità, della trasmissione per mezzo dei cavi in fibra ottica, è soltanto ipotizzabile, in un immediato futuro può diventare senz'altro realtà.
Il computer ha infatti di straordinario proprio questo, rispetto ad altre macchine: il fatto che è una macchina aperta, cioè tale da consentire un’infinita possibilità di utilizzazioni proprio perché l’interconnessione di queste macchine ne moltiplica all'infinito le potenzialità.
E’ infatti proprio la rete interattiva, capace di collegare milioni di computer in tutto il mondo, a consentire uno scambio incredibile di informazioni. Se, inoltre, si aggiunge la possibilità d’interconnessione di computer, satellite, telefono e televisore, si aprono orizzonti immensi alla veicolazione e alla fruizione in tempo reale delle informazioni.
La più grande rete d’informazione oggi esistente al mondo è rappresentata da Internet, definita la “rete delle reti”, che offre milioni di “pagine” di informazioni, collegando fra di loro milioni di utenti sparsi in tutto il mondo. Con internet, diventa possibile, stando semplicemente seduti dinanzi al proprio “personal computer” acquistare libri, consultare enciclopedie, prenotare alberghi o viaggi, visitare musei e pinacoteche collocati in città di altri continenti, promuovere commercialmente determinati prodotti o scegliere di acquistarne di particolari negli scaffali di un determinato supermercato.
Ciò che prima era possibile soltanto fantasticando, oggi è realizzabile grazie alla straordinaria possibilità che offre l’interconnessione in rete.
E’ una rivoluzione che investe lo stesso modo di pensare e di vivere degli uomini. La possibilità che un immenso numero di informazioni viaggi, da un capo all'altro del mondo, in tempo reale consente al pensiero umano di sperimentare le vertigini di un progresso, in ogni campo del sapere, nemmeno ipotizzabile qualche anno fa.
Lo stesso modo di lavorare dell’uomo è destinato a cambiare. Già oggi si parla di “telelavoro” a significare la possibilità di compiere determinati servizi, e anche di fruirne, comodamente da casa propria. Il pensiero va ovviamente alla grande quantità di ore di trasporto che verrebbero risparmiate nel non doversi più muovere, come ora, da casa ai luoghi di lavoro o di produzione, così come va alle nuove soluzioni che possono prospettarsi nell'uso più razionale del territorio e riguardo al problema della viabilità, con la riduzione dei giganteschi flussi di pendolarismo a cui siamo abituati nelle nostre metropoli.
La possibilità del telelavoro avvicina anche l’effettiva riduzione delle ore di lavoro, in una loro più intelligente articolazione in modo che il lavoro possa realmente essere a misura d’uomo.
Tuttavia non pochi sono i rischi di nuovi poteri che possono ergersi e creare nuovi e disumani rapporti di subordinazione proprio grazie alla rivoluzione tecnologica. Basti pensare alle possibilità di potere che si offrono a chi è in grado di gestire la veicolazione dell’attuale strabiliante massa di informazioni, controllando i gangli vitali attraverso cui passano le informazioni, in particolar modo servendosi del sistema delle telecomunicazioni. Basti pensare alle nuove discriminazioni che possono generarsi in un immediato futuro, ma, se vogliamo, in parte già adesso, tra gli utenti dei servizi informatici, in gradi di servirsi dei nuovi strumenti, e la grande massa degli “analfabeti dell’informatica”, i quali verrebbero condannati a un semplice ruolo passivo di fruizione di un’informazione da altri veicolata e pilotata.
Internet il simbolo di un società aperta, capace di liberare l’uomo dalla servitù del mondo televisivo o dei giornali che mostrano solamente quello che vogliono farci vedere, viceversa con internet si possono scartare le notizie meno utili a scapito di quelle più importanti e soprattutto di nostro interesse per accrescere il proprio livello culturale. In Italia l’uso di internet da parte della maggioranza dei politici è mal visto perché non sono in grado di manipolarlo a proprio piacimento così come succede per la stampa e la televisione e per questo motivo politici che ne fanno uso o persone diventate famose grazie al web vengono considerate folli ed irresponsabili anziché persone da prendere come esempio, probabilmente perché un popolo di ignoranti e creduloni è più facile da governare rispetto a persone informate sui fatti che accadono ogni giorno.
La rivoluzione dell’informatica ha consentito all'umanità di realizzare un progresso impensabile solo qualche anno fa e di materializzare quelle che prima erano state soltanto utopie della fantascienza. Insomma quello dell’informatica è un futuro che si fa sempre più velocemente presente: ciò che oggi, sulla base dello sviluppo del computer, della interattività, della multimedialità, della trasmissione per mezzo dei cavi in fibra ottica, è soltanto ipotizzabile, in un immediato futuro può diventare senz'altro realtà.
Il computer ha infatti di straordinario proprio questo, rispetto ad altre macchine: il fatto che è una macchina aperta, cioè tale da consentire un’infinita possibilità di utilizzazioni proprio perché l’interconnessione di queste macchine ne moltiplica all'infinito le potenzialità.
E’ infatti proprio la rete interattiva, capace di collegare milioni di computer in tutto il mondo, a consentire uno scambio incredibile di informazioni. Se, inoltre, si aggiunge la possibilità d’interconnessione di computer, satellite, telefono e televisore, si aprono orizzonti immensi alla veicolazione e alla fruizione in tempo reale delle informazioni.
La più grande rete d’informazione oggi esistente al mondo è rappresentata da Internet, definita la “rete delle reti”, che offre milioni di “pagine” di informazioni, collegando fra di loro milioni di utenti sparsi in tutto il mondo. Con internet, diventa possibile, stando semplicemente seduti dinanzi al proprio “personal computer” acquistare libri, consultare enciclopedie, prenotare alberghi o viaggi, visitare musei e pinacoteche collocati in città di altri continenti, promuovere commercialmente determinati prodotti o scegliere di acquistarne di particolari negli scaffali di un determinato supermercato.
Ciò che prima era possibile soltanto fantasticando, oggi è realizzabile grazie alla straordinaria possibilità che offre l’interconnessione in rete.
E’ una rivoluzione che investe lo stesso modo di pensare e di vivere degli uomini. La possibilità che un immenso numero di informazioni viaggi, da un capo all'altro del mondo, in tempo reale consente al pensiero umano di sperimentare le vertigini di un progresso, in ogni campo del sapere, nemmeno ipotizzabile qualche anno fa.
Lo stesso modo di lavorare dell’uomo è destinato a cambiare. Già oggi si parla di “telelavoro” a significare la possibilità di compiere determinati servizi, e anche di fruirne, comodamente da casa propria. Il pensiero va ovviamente alla grande quantità di ore di trasporto che verrebbero risparmiate nel non doversi più muovere, come ora, da casa ai luoghi di lavoro o di produzione, così come va alle nuove soluzioni che possono prospettarsi nell'uso più razionale del territorio e riguardo al problema della viabilità, con la riduzione dei giganteschi flussi di pendolarismo a cui siamo abituati nelle nostre metropoli.
La possibilità del telelavoro avvicina anche l’effettiva riduzione delle ore di lavoro, in una loro più intelligente articolazione in modo che il lavoro possa realmente essere a misura d’uomo.
Tuttavia non pochi sono i rischi di nuovi poteri che possono ergersi e creare nuovi e disumani rapporti di subordinazione proprio grazie alla rivoluzione tecnologica. Basti pensare alle possibilità di potere che si offrono a chi è in grado di gestire la veicolazione dell’attuale strabiliante massa di informazioni, controllando i gangli vitali attraverso cui passano le informazioni, in particolar modo servendosi del sistema delle telecomunicazioni. Basti pensare alle nuove discriminazioni che possono generarsi in un immediato futuro, ma, se vogliamo, in parte già adesso, tra gli utenti dei servizi informatici, in gradi di servirsi dei nuovi strumenti, e la grande massa degli “analfabeti dell’informatica”, i quali verrebbero condannati a un semplice ruolo passivo di fruizione di un’informazione da altri veicolata e pilotata.
Internet il simbolo di un società aperta, capace di liberare l’uomo dalla servitù del mondo televisivo o dei giornali che mostrano solamente quello che vogliono farci vedere, viceversa con internet si possono scartare le notizie meno utili a scapito di quelle più importanti e soprattutto di nostro interesse per accrescere il proprio livello culturale. In Italia l’uso di internet da parte della maggioranza dei politici è mal visto perché non sono in grado di manipolarlo a proprio piacimento così come succede per la stampa e la televisione e per questo motivo politici che ne fanno uso o persone diventate famose grazie al web vengono considerate folli ed irresponsabili anziché persone da prendere come esempio, probabilmente perché un popolo di ignoranti e creduloni è più facile da governare rispetto a persone informate sui fatti che accadono ogni giorno.