Per spiegare la differenza tra aggettivi di grado superlativo assoluto e di grado superlativo relativo si deve per forza iniziare da delle frasi di esempio:
Es:
- Fabio è velocissimo. (assoluto)
- Fabio è il più veloce della classe. (relativo)
Nel primo esempio diciamo che Fabio è velocissimo senza fare alcun confronto; nel secondo esempio facciamo un confronto e diciamo che Fabio è il più veloce in rapporto alla sua classe. Mentre nel primo esempio noi affermiamo che Fabio è molto veloce, nel secondo esempio noi diciamo che è più veloce dei suoi compagni. In teoria potrebbe anche essere poco veloce, ma più dei suoi compagni che potrebbero essere lentissimi.
Abbiamo dunque due tipi di superlativo:
Nomi "superlativi:
La necessità di colpire l'attenzione del pubblico ha grande importanza nel linguaggio dei mass-media, che spesso per questo scopo ignorano le tradizionali regole linguistiche. Così, anche se è grammaticalmente scorretto, non è raro, specie nel linguaggio sportivo e pubblicitario, l'uso del superlativo anche con i nomi, in parole come campionissimo, partitissima, finalissima, occasionissima, padronissimo ecc.
Allo stesso modo hanno il superlativo alcune locuzioni avverbiali come a postissimo, d'accordissimo, in gambissima ecc.
Il superlativo assoluto si forma nei seguenti modi:
1) Aggiungendo alla radice dell'aggettivo il suffisso -issimo: morbidissimo;
2) Premettendo all'aggettivo i prefissi arci-, extra-, estra-, stra-, iper-, ultra-, super-:
arcistufo, extraforte, strapotente, ipersensibile ecc.
3) Mettendo prima o anche dopo l'aggettivo, avverbi come molto, assai, davvero, straordinariamente, estremamente, oltremodo:
assai, ricco, ricco davvero, straordinariamente ricco;:
4) Ripetendo l'aggettivo o rinforzandolo con un altro di grado positivo:
zitto zitto, lento lento, ricco sfondato ,ubriaco fradicio.
Alcuni hanno il superlativo in -errimo: celebre, celeberrimo; integro, integerrimo; acre, acerrimo; meno comuni miserrimo e asperrimo.
Naturalmente anche assai o molto malefico, assai o molto benefico ecc.
L'articolo può anche trovarsi separato da più o meno:
- È l'amico più generoso di tutti.
- È il luogo meno adatto di tutti.
Il secondo termine può anche essere sottinteso:
- È il luogo meno adatto (sottinteso di tutti)
Attenzione a non confondere il superlativo relativo con il comparativo di maggioranza. Nella frase "Massimo è il più giovane dei due fratelli" c'è un paragone tra Massimo e l'altro fratello: si tratta quindi di un comparativo di maggioranza e non di un superlativo relativo.
Es:
- Fabio è velocissimo. (assoluto)
- Fabio è il più veloce della classe. (relativo)
Nel primo esempio diciamo che Fabio è velocissimo senza fare alcun confronto; nel secondo esempio facciamo un confronto e diciamo che Fabio è il più veloce in rapporto alla sua classe. Mentre nel primo esempio noi affermiamo che Fabio è molto veloce, nel secondo esempio noi diciamo che è più veloce dei suoi compagni. In teoria potrebbe anche essere poco veloce, ma più dei suoi compagni che potrebbero essere lentissimi.
Abbiamo dunque due tipi di superlativo:
- Superlativo assoluto: indica una qualità espressa al grado massimo e assoluto (dal latino absolutus = sciolto, libero), cioè indipendente da ogni confronto: Fabio è velocissimo;
- Superlativo relativo: indica una qualità espressa al massimo grado (il più veloce) ma relativamente a un gruppo (della classe), che si chiama appunto secondo termine.
Nomi "superlativi:
La necessità di colpire l'attenzione del pubblico ha grande importanza nel linguaggio dei mass-media, che spesso per questo scopo ignorano le tradizionali regole linguistiche. Così, anche se è grammaticalmente scorretto, non è raro, specie nel linguaggio sportivo e pubblicitario, l'uso del superlativo anche con i nomi, in parole come campionissimo, partitissima, finalissima, occasionissima, padronissimo ecc.
Allo stesso modo hanno il superlativo alcune locuzioni avverbiali come a postissimo, d'accordissimo, in gambissima ecc.
Superlativo assoluto
Il superlativo assoluto si forma nei seguenti modi:1) Aggiungendo alla radice dell'aggettivo il suffisso -issimo: morbidissimo;
2) Premettendo all'aggettivo i prefissi arci-, extra-, estra-, stra-, iper-, ultra-, super-:
arcistufo, extraforte, strapotente, ipersensibile ecc.
3) Mettendo prima o anche dopo l'aggettivo, avverbi come molto, assai, davvero, straordinariamente, estremamente, oltremodo:
assai, ricco, ricco davvero, straordinariamente ricco;:
4) Ripetendo l'aggettivo o rinforzandolo con un altro di grado positivo:
zitto zitto, lento lento, ricco sfondato ,ubriaco fradicio.
Alcuni hanno il superlativo in -errimo: celebre, celeberrimo; integro, integerrimo; acre, acerrimo; meno comuni miserrimo e asperrimo.
Naturalmente anche assai o molto malefico, assai o molto benefico ecc.
Superlativo relativo
Il Superlativo relativo: si forma premettendo l'articolo determinativo al comparativo di maggioranza o di minoranza. Il secondo termine è introdotto da di, tra, che e simili.L'articolo può anche trovarsi separato da più o meno:
- È l'amico più generoso di tutti.
- È il luogo meno adatto di tutti.
Il secondo termine può anche essere sottinteso:
- È il luogo meno adatto (sottinteso di tutti)
Attenzione a non confondere il superlativo relativo con il comparativo di maggioranza. Nella frase "Massimo è il più giovane dei due fratelli" c'è un paragone tra Massimo e l'altro fratello: si tratta quindi di un comparativo di maggioranza e non di un superlativo relativo.