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Mappa concettuale: Romanticismo in Italia


Il romanticismo in Italia misura l'ideale con il reale, fa prevalere il romanzo storico, sociale, novella e crea una letteratura civile, patriottica conciliante con la tradizione illuministica. Il romanticismo in Italia coincide con il realismo (poetica del vero), i maestri sono ancora Verri, Beccaria, Parini; respinge l'irrazionalismo e il simbolismo che si sono affermati in Germania e in Inghilterra. Viene però criticato da Leopardi che tuttavia esprime il male esistenziale, il tema dell'infinito (divisione io/natura) e il tema dell'angoscia (cause esterne del dolore umano). Fa nascere la polemica classico-romantica ed il tema è quello del dissenso, i romantici sostengono il carattere storico e non eterno della bellezza, sono per l'originalità e non per l'imitazione, il pubblico è il popolo e non l'elite. Per i romantici la poesia classica è la poesia dei morti e la poesia romantica è la poesia dei vivi.

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Mappe concettuale: Arti romantiche


Nelle arti romantiche è fondamentale l'originalità dell'ispirazione. Il concetto di bellezza è storicizzato, ogni epoca elabora un'idea di bellezza contro l'imitazione. Il concetto di bellezza si esprime nell'idea di infinito assoluto attraverso la musica e la pittura.
La musica usa una comunicazione emotiva (non razionale) e penetra l'essenza, il mistero del mondo; è una espressione diretta del sentimento, (è la più vicina alla poetiche del simbolismo romantico) e del fantastico. La musica con il concerto diventa uno spettacolo pubblico per la borghesia e nasce il musicista romantico (Beethoven è uno dei principali esponenti).
La pittura tende al sublime con emozioni forti, eventi eccezionali, situazioni naturali, alcuni esempi sono l'esotismo, le rovine, l'irregolare, il fantastico, la natura sconvolta, notturni o contrasti e gli esponenti sono gli inglesi Turner e Constable, i francesi Gericault e Delacroix ed il tedesco Friedrich.
La pittura rivaluta l'irrazionale e i sentimenti tesi all'assoluto, rifiuta le regole che limitano la soggettività; l'arte non è più imitazione della natura, ma espressione interiore dell'io.

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Mappa concettuale: Romanticismo in Inghilterra


La poesia romantica europea in Inghilterra ha avuto come esponenti Wordsworth, Coleridge e John Keats. Wordsworth nel 1798 scrisse "Ballate liriche in cui la poesia è espressione della emotività, nasce come riflessione sulla emozione, il poeta è un fanciullo che si muove dal quotidiano al fantastico.
Coleridge nel 1798 scrisse "La ballata del vecchio marinaio", è il manifesto del simbolismo romantico, ha un significato sfuggente, il poeta allude ad una verità che non svela, crea un passaggio dal fantastico al quotidiano.
John Keats è sensibile al sentimento (medioevo e ellenismo) e al esotismo, si ispira alla mitologia e nel 1818-1920 scrisse "Hyperion" ispirato alla sconfitta dei titani ma lo interruppe; i temi delle sue poesie sono la morte, l'amore-morte, e l'arte morta opposta alla vita e che e simbolo di eternità quindi di esterno alla vita.

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Mappa concettuale: Romanticismo in Germania


La poesia romantica europea in Germania ha avuto come esponenti Novalis e Holderling. Novalis nel 1800 scrisse "Inni alla notte" che ha come temi la notte (come la morte e l'infinito) e il giorno (come il finito); la notte è però liberatrice dal binomio amore/morte perché ricongiunge con la persone amata.
Holderlin scrisse nel 1791-1805 "Le poesie", per lui la poesia è come la mitologia, la voce dell'essere, dell'assoluto, distrutta dalla modernità, la terrà è quindi desolata e dispersa e solo una nuova età potrà portare l'armonia, quella dell'dell'unità dell'uomo con il tutto.

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Siti divertenti per passare il tempo ridendo


Sono ormai lontani i tempi in cui trasmissioni di ridere come Paperissima, Candid Camera, Scherzi a Parte, La sai l'ultima? facevano il picco di ascolti perché ormai la tv la si guarda soprattutto nelle ore dei pasti e solitamente ci si aspetta di trovare trasmissioni istruttive, film o serie tv. La risata non è stata mica dimenticata ma si è spostata su internet, infatti il web è pienissimo di siti divertenti, probabilmente esistono più siti con contenuti "inutili" ma che hanno come unico obbiettivo quello di divertire il pubblico attraverso le loro "cazzate" (scusate il termine) che siti di apprendimento e di cultura.

In realtà ridere non è affatto una cosa tanto inutile, ridere tutto il giorno forse lo è, ma se ci sono siti che riescono a cambiare anche un pochino l'umore in meglio allora significa che meritano di essere citati quantomeno per passare un po' di tempo facendo qualcosa di divertente che non sia il solito messaggino nella chat o il solito giochino online da giocare in solitario.

Eccovi i migliori siti divertenti per passare il tempo:

1) Nonciclopedia: come da titolo non è una vera enciclopedia e se per enciclopedia online il punto di riferimento è Wikipedia, questo sito si può considerare in poche parole come una parodia di Wikipedia. E' l'enciclopedia che non annoia perché prende spunto da articoli veri e propri tratti dalle pagine di Wikipedia ma siccome vengono stravolti ne viene sempre fuori un articolo comico, un vero sito divertente basato sul testo in formato enciclopedico; se avete voglia di ridere vi toccherà leggere e anche molto... per esempio le sezioni più spassose sono quelle riguardanti le biografie di personaggi famosi (o raccomandati), quelle sui manuali, dei test e delle citazioni che al contrario di Wikipedia che esalta la cultura della persona stessa, loro invece ne esaltano l'ignoranza (papere e gaffe).

2) Bastardidentro: è una linea di prodotti per la scuola: diari, quaderni, astucci e tanto altro; personalmente ne sono venuto a conoscenza passando per una cartoleria ma online è presente anche il sito ufficiale che raccoglie più o meno le stesse cose riportate in formato cartaceo per non annoiare lo studente durante l'anno scolastico come video divertenti, fotografie sarcastiche,  fotomontaggi, fumetti bastardi e tanta altra roba come cartoline, test e barzellette. Utilizzano un concetto di umorismo abbastanza forte tant'è che molte mamme venute a conoscenza dei contenuti del diario si sono disgustate per la presenza continua di scoregge, rutti, battutacce e riferimenti al sesso ed episodio di bullismo; probabilmente il fatto che venga odiato dai grandi è il successo del perché molti ragazzini lo scelgono.

3) Ilaro: Ilaro è il fratello di Icaro... quello contento! In questo sito troverete Power Point divertenti, barzellette, sfondi per desktop, video gratis, gif animate, spezzoni audio dai film trash, spot anni 80, giochi flash, frasi da utilizzare per gli sms, e tutto ciò che riguarda il mondo dell'umorismo!

4) Fuoriditesta: è un sito che contiene notizie incredibili reali ma riportate alla comicità senza alterare la verità dei fatti, possiede anche sezioni che contengono video divertenti,  immagini assurde e barzellette.

5) La pecora sclera: in questo sito demenziale troverete battute divertenti, immagini assurde, leggende metropolitane ed altre ovinità... se volete far passare 30 minuti in fretta alla ricerca di un po' di risate questa è un ottima scelta.

6) SoloBuonUmore: è solo uno dei tanti siti che potrebbe cambiare il vostro umore in meglio attraverso immagini divertenti, foto buffe, strane, curiose ed assurde. La grafica non è proprio delle migliori ma per iniziare a sfogliarlo utilizzate l'apposito menù di destra dove sono elencati vari argomenti in ordine alfabetico (animali, artisti di ieri e di oggi, arte con fiammiferi, autobus ecc.)

7) Uffa: se durante il giorno non fate altro che sbuffare da Uffa dovete andare, qui infatti le risate e il divertimento è assicurato perché navigando sul sito troverete barzellette, foto, video divertenti, vignette e tanti giochi.

8) MagnaRomagna: ennesimo sito che pubblica e inventa materiale divertente come test, quiz, fotomontaggi e curiosità. Possiede una vasta raccolta di burle e candid camera per farsi 4 risate, cartoline da spedire con un semplice click ed anche notizie curiose e leggende sia vere che bufale.

9) Barzellette: uno dei migliori siti di barzellette di vario genere come quelle sporche, di umorismo nero, sugli uomini, sulle donne, sui bambini; insomma sono tutte suddivise per categorie, per cui diventa più facile divertirsi ed impararle a memoria per raccontarle agli amici.

10) Giocare Gratis: nella sezione di uno dei siti più popolari in Italia per i giochi gratis troverete tanti giochi divertenti con i memes (trollface), di fare scherzi come svestire le ragazze, di fare pipì, cacca, coprire le flatulenze con altri rumori.
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Come arrotondare numeri su Excel

Il foglio di calcolo Excel non è proprio come Word dove tutto sembra essere a portata di mano, spesso capita che dopo tanti calcoli, appaiono nelle celle dove sono contenuti i risultati numeri decimali con parecchie cifre dopo la virgola. Il computer è perfetto e per lui anche quei numeri sono importanti ma per il vostro bilancio familiare o calcolo a scopo personale oltre a non servire a nulla sono anche d'intralcio. I numeri dopo la virgola come saprete si possono arrotondare per eccesso (es. 10,56 diventa 10,6) o per difetto (es. 10,56 diventa 10,5). L'arrotondamento si può eseguire anche su Excel e ci sono diversi metodi che si possono applicare ottenendo lo stesso risultato voluto senza influenzare gli altri numeri, alcuni sono semplici ed immediati mentre altri sono nascosti e facilmente dimenticabili.

A seconda della versione utilizzata possono essere diverse le operazioni per fare arrotondamento su Excel inoltre se state utilizzando alcune delle alternative di Microsoft Office potreste ritrovarvi una grafica leggermente diversa, per questa ragione vi propongo tutte le possibili soluzioni:

1) Il primo metodo è quello più semplice, dovete semplicemente fare click col pulsante sinistro sulla cella contenente la cifra da arrotondare per selezionarla e poi dalla barra del menù in alto premere i pulsanti con disegnato le freccette e degli zeri, questi toglieranno una cifra o l'aggiungeranno al vostro numero; ovviamente come formato dovete inserire formato numero.



2) Un altro metodo semplice è quello di cliccare con il tasto destro del mouse sulla cella contenente la cifra da arrotondare, cliccare su "Formato celle" o "Formatta celle", da lì dovete prima selezionare la categoria "numero", e poi sulla destra dovete scegliere il "formato", cioè la posizione della virgola, potete orientarvi anche inserendo manualmente una cifra nel campo Posizioni decimali (es. se inserite 0 il numero sarà intero, se inserito 1 avrà un solo numero dopo la virgola, se inserite 2 avrà due numeri dopo la virgola e così via).



3) Il terzo metodo è un po' più impegnativo perché permette di arrotondare numeri mediante una funzione.
La funzione è: 
=ARROTONDA.PER.ECC(A1;0)   <--- Arrotondare per eccesso.
=ARROTONDA.PER.DIF(A1;0)     <--- Arrotonda per difetto.

Per inserire tale funzione dovete fare click su una cella vuota e libera da calcoli per non alterare il risultato degli altri numeri e poi incollare nella riga per le funzioni una delle due accennate in precedenza, infine cliccare su Invio.

Potrebbe apparirvi un messaggio di errore in quanto "A1" è la coordinata della prima colonna e della prima riga che ho usato io per l'esempio, voi invece dovete sostituirla con quella dove è presente il vostro numero da arrotondare.

Il valore 0 fa in modo che il numero risulti intero (senza virgola), se inserite 1 la cifra dopo la virgola sarà una sola, se inserite 2 le cifre dopo la virgola saranno due ecc.



Avete ancora dei dubbi?
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Rigo o Riga, Righi o Righe: come si scrive?


A volte le parole italiane fanno venire dei dubbi sul loro corretto utilizzo, è il caso di rigo o riga, entrambe esistono nella lingua italiana ma possono avere un significato diverso e vanno utilizzate in ambiti differenti. Il dubbio viene prima di entrare in una cartoleria: meglio dire quaderno a righe o a righi? oppure si deve stare attenti a non uscire fuori dal rigo o dalla riga?


Definizione ed esempi

È più appropriato usare la parola "rigo" per indicare le seguenti azioni: copiare rigo per rigo, sottolineare un rigo, saltare un rigo leggendo, scrivere almeno un rigo, scrivere un rigo di ringraziamentorigo musicale (pentagramma).

Riga è più usata per indicare la riga come strumento per disegni geometrici, il famoso righello per misurare piccole distanze!
La parola riga può essere utilizzata per indicare la scriminatura dei capelli: farsi la riga, oppure per lo stare in ordine: stare in riga, per segnare una linea di riferimento: tracciare una riga.

Per la forma plurale si utilizza "righe", per esempio le righe di un foglio, una camicia a righe, testo di poche righe, leggere tra le righe, andare sopra le righe, la prima riga, la seconda riga, rompete le righe! (in ambito militare).

La differenza è che con “rigo” si indica una riga di scrittura a mano o a stampa: il plurale in questo caso è “righi”. Con “riga” una linea diritta tracciata su una superficie: il plurale è “righe”.

Righi che fa riferimento alle tante righe di un quaderno rimane comunque poco utilizzato, per la forma plurale si utilizza quasi sempre "righe".

Si ricorda che anche il presente indicativo del verbo "rigare" utilizzare suddetti termini (io rigo, tu righi, egli riga...)

Secondo alcuni dizionari "rigo" e "riga" sono intercambiabili sia come 'linea di scrittura' che come 'linea tracciata su un foglio'.

Ricorda bene: Per un poema in italiano non si usa la parola "rigo" ma il termine "verso".
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Mappa concettuale: Giacomo Leopardi Vita 1° parte


Giacomo Leopardi nasce nel 1798 a Recanati (Marche), trascorre un'infanzia felice grazie a una famiglia solida, a uno studio matto e disperato di lingue antiche e moderne nella biblioteca paterna.
Recanati è un luogo che opprime e soffoca la sensibilità di Giacomo perciò ha un'amicizia epistolare con Pietro Giordani (classicista). E' tentato da un desiderio di fuga e nel 1819 viene scoperto dal padre; inoltre una grave malattia infierì sui suoi occhi ma questo non fermò la sua voglia di scrivere ed infatti scrisse gli Idilli, nel 1821 fa un viaggio a Roma, come al solito ottiene delusioni e poi ritorna nuovamente a Recanati.
Il 1823-24 è un periodo drammatico per Giacomo, viaggia a Milano dall'editore Stella, poi a Bologna ed infine fa ritorno sempre al luogo d'origine (Recanati).
Nel 1926 va a Firenze (città vivace e aperta) ed incontra letterati ed intellettuali, poi si reca a Pisa dove torna a scrivere poesie con una buona produzione poetica ma non è auto-sufficiente.
LEGGI ANCHE: Seconda parte della vita di Leopardi
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Mappa concettuale: Giacomo Leopardi Vita 2° parte


Nel 1829 Giacomo Leopardi ritorna a Recanati e scrive Rime e Canti, vive nella noia, estraneo al suo mondo e prova l'impossibilità di vivere. Nel 1830 torna a Firenze dove sperimenta un amore non contrapposto (profonda delusione), ma trova una profonda amicizia con il patriota napoletano esule Antonio Ranieri. Giacomo, diventa debole e si ammala di tisi, soggiorna a Napoli, nel 1833 dall'amico Ranieri vengono pubblicate le sue opere ma queste vengono spesso censurate dai re della restaurazione. Nel 1836 Giacomo e Ranieri vanno a Torre del Greco per fuggire all'epidemia di colera... Giacomo Leopardi muore a 39 anni tormentato dai suoi mali.

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Caposaldi o Capisaldi: come si scrive?


Per caposaldo s'intende un punto di riferimento (in topografia) oppure una struttura fortificata utilizzata come punto di controllo per spiare i movimento del nemico.

Se per quanto riguarda la parola singolare siamo tutti d'accordo che si dice "caposaldo", si può dire lo stesso del plurale? Certo che no, nonostante sia una parola poco frequente nel linguaggio verbale appare spesso nei quotidiani, a volte anche in diverse forme.

Il plurale di caposaldo è capisaldi mentre la forma caposaldi non è del tutto sbagliata ma è più che altro obsoleta.

Esempio: I capisaldi del programma politico sono l'abbassamento delle tasse e il lavoro per i giovani.
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Mappa concettuale: Leopardi, percorso letterario


Il percorso letterario di Giacomo Leopardi è diviso in 3 fasi della sua formazione.
Nel 1809-1815 è la fase di studio e di erudizione, nelle opere di traduzione erudite è presente il rapporto tra ragione e illusione da cui si può comprendere che gli antichi sono capaci di illudersi.
Nel 1816-1818 è presenta la fase di conversione al bello, scopre la poesia e il fascino della poesia antica, inizia a scrivere "Lo Zibaldone" (raccolta dei suoi pensieri) e nel 1818 il "Discorso di un italiano intorno alla poesia" che è una polemica classico romantica a favore dei classicisti che hanno un rapporto poetico e fantastico con la natura, l'universo e le passioni che i moderni hanno perso, ma questi attraverso il potere dell'immaginazione è possibile arrivare alla poesia.
Dal 1819 è presente la fase della conversione filosofica, scoperta del vero e dell'infelicità dell'uomo: cioè dal bello al vero, la cecità diviene un momenti di conoscenza perché si è consapevoli dell'irrimediabile infelicità degli uomini dovuta al vuoto, cioè l'assenza di desiderio, e si passa dalla immaginazione alla filosofia.

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Mappa concettuale: Leopardi, La Poetica


I capisaldi della poetica di Leopardi (1819-1221) sono:

1) La teoria del piacere: l'uomo in quanto materia tende al piacere e all'infinito perché la tendenza al piacere è infinita. Secondo la teoria negativa del piacere non esiste piacere, ma solo una diminuzione del dolore.

2) Distinzione tra poesia immaginativa e sentimentale: l'uomo ha sensi finiti e limitati e non può avere il piacere che è infinito perciò usa l'immaginazione e immagina il piacere infinito (come gli antichi), qui ci riconduce alla poesia dell'immaginazione (illusione del piacere) e alla poesia sentimentale che nasce dalla riflessione sull'infelicità umana, degli esempi sono la ragione che toglie l'illusione e ci mostra il vero e la poesia dei moderni.

3) Il fascino del vago e dell'infinito: recupero dell'immaginazione nella poesia sentimentale in cui l'uomo tende all'infinito e al piacere usando l'immaginazione e le sensazioni.

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Mappa concettuale: Leopardi Opere 2° parte


Precentemente abbiamo visto la mappa concettuale sulle opere di Leopardi dal 1819-1821, adesso invece quelle dal 1830 al 1837 (anno della morte). Esse seguono un percorso unico e unitario perciò Leopardi le riunisce in una sola raccolta intitolata "I canti". Dal 1830 al 1835 Leopardi si allontana dalle idee del liberismo risorgimentale e si sente estraneo al mondo, questa è la fase più acuta del suo pessimismo. Scrive opere che parlano di amore e di morte (ciclo aspasia), e con "A se stesso" narra la delusione d'amore ultimo disinganno. Dal 1832 scrive le ultime due operette morali: dialoghi di un venditore di almanacchi e dialogo di Tristano e di un amico, critica il suo tempo, nel 1835 pubblica l'edizione dei canti, nel 1836 l'edizione delle operette morali e scrive le ultime poesie: Il tramonto della luna e La ginestra (il pensiero diventa poesia) che è una poesia filosofica e una riflessione sulla condizione umana per cui la vera causa dell'infelicità è la natura e può essere vinta se l'uomo sarà solidale e consapevole del vero e libero da miti e illusioni.

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Cos'è la Comunione (Eucarestia)?


Per i cristiani l'eucarestia o comunione è il sacramento istituito da Gesù la vigilia della sua passione e morte, durante l'ultima cena.
Il termine deriva dal greco (eucharisto=rendimento di grazie).

Gesù, nell'ultima cena, distribuì ai suoi discepoli il pane e il vino come suo corpo e suo sangue, offerti come sacrificio per la salvezza degli uomini, incaricandoli di fare lo stesso in sua memoria.

La Chiesa dunque, fin dalla sua origine, celebra l'atto sacramentale dell'Eucarestia come uno degli impegni lasciatogli da Gesù stesso, suo Dio salvatore e fondatore.

L'Eucarestia è l'azione sacrificale durante la quale il Sacerdote offre il pane e il vino a Dio, che, per opera dello Spirito Santo, diventano realmente il Corpo e il Sangue di Cristo, lo stesso Corpo e lo stesso Sangue offerti da Gesù stesso sulla croce.
L'altare è quindi la croce sul quale ogni santa Messa si avvera lo stesso e identico sacrificio.

Requisiti

Per fare una buona Comunione sono necessarie tre cose:
1) essere in grazia di Dio.
2) sapere e pensare chi si va a ricevere.
3) osservare le norme sul digiuno.

L'obbligo della Comunione pasquale comincia, d'ordinario, circa a sette anni (varia da chiesa a chiesa).

Il digiuno

L'acqua non rompe il digiuno; perciò si può bere anche immediatamente prima della S. Comunione. Fino a tre ore prima della Comunione, tutti possono prendere cibi solidi e liquidi, compresi gli alcolici: vino, birra, liquori ecc.
Fino a un'ora prima della comunione tutti possono prendere liquidi: brodo, caffè, latte, aranciata, the... esclusi vino e liquori.
I malati possono prendere, senza alcun limite di tempo anche immediatamente prima della comunione, bevande non alcoliche o vere e proprie medicine, sia liquide che solide. La dispensa vale anche per i malati non obbligati a letto. Le medicine si possono prendere anche se contengono alcol.
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Cos'è la Confessione (Penitenza)?


La penitenza o Confessione è il sacramento per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo. A questo sacramento molti fedeli partecipano e il non rivelare volutamente alcuni peccati fa si che questi non vengano perdonati: è importante il confessare ma è altrettanto importante il pentirsi per poter ottenere il perdono.
Quando si fa del male ad una persona cara, cosa si fa per porre rimedio? Chiedi scusa no? Ecco...la confessione è un modo per dire al nostro più grande amico che ci dispiace se a volte sbagliamo e gli chiediamo di darci un'altra possibilità. Il sacerdote rappresenta Gesù davanti al quale ci inginocchiamo come Gesù stesso ha fatto mentre ha provato a lavare i piedi ai discepoli dimostrando l'umiltà. Infatti è questo il sentimento che dimostriamo di avere quando ci rivolgiamo pentiti (e questa è una parola chiave di tutto il sacramento) al sacerdote.

Requisiti

Per fare una buona Confessione si richiedono cinque cose:
1) l'esame di coscienza.
2) il dolore dei peccati.
3) il proponimento di non commetterne più.
4) l'accusa dei peccati.
5) la soddisfazione o penitenza.

In cosa consiste?
L'esame di coscienza si fa richiamando alla mente i peccati commessi in pensieri, parole, opere ed omissioni, contro i Comandamenti di Dio, i precetti della Chiesa e gli obblighi del proprio stato a cominciare dall'ultima Confessione ben fatta.

Che cos'è il dolore?
Il dolore o pentimento è quel dispiacere e odio dei peccati commessi, che ci fa proporre di non peccare più.

Di quali peccati siamo obbligati a confessarci?
Siamo obbligati a confessarci di tutti i peccati mortali non ancora confessati o confessati male; giova però confessare anche i veniali.

Chi per vergogna o per altro motivo tacesse un peccato mortale, farebbe una buona confessione?
Chi per vergogna o per altro motivo non giusto tacesse un peccato mortale, non farebbe una buona confessione, ma commetterebbe un sacrilegio.

Che deve fare chi sa di non essersi confessato bene?
Chi sa di non essersi confessato bene, deve ripetere le confessioni mal fatte ed assicurarsi dei sacrilegi commessi.
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Mappa concettuale: Leopardi, Opere 1° parte


Questo è uno schema riassuntivo sulle opere di Leopardi dal 1818 al 1830.
Dal 1819 al 1821: poetica del vago e dell'indefinito, ha una visione materialistica e meccanicista del mondo, è consapevole del vero e dell'infelicità umana; scrive 9 idilli tra cui L'infinito, Sera del dì di festa, Alla luna, Il sogno. Sono poesie sentimentali che nell'infelicità umana cercano uno spazio per l'immaginazione che plachi l'ansia di infinito insita nell'uomo.
Dal 1818-1823 scrive "Le canzoni", poesia filosofica i cui temi sono la modernità è decadenza e l'infelicità è condizione umana.
Dal 1824-1828 ha una crisi profonda e delusione, si interrompe la scrittura poetica, inizia per lui una riflessione filosofica, componimenti in prosa come le operette morali pubblicate nel 1827 in prosa satirica cioè tematiche serie in veste satira-ironica per comunicare le riflessioni filosofiche in modo quasi leggero con disillusione e con una visione materialistica dell'uomo e dell'universo.
Nel 1828, è il periodo Pisano, riprende la produzione poetica con "I canti" 1829-1830 che continuano la conversione filosofica e sperimentano nuove forme poetiche come A Silvia, Le ricordanze, Il passero solitario, Il canto di un pastore errante dell'Asia, La quiete dopo la tempesta e Il sabato del villaggio.

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Cos'è il Peccato?


Il concetto di peccato nasce dall'origine della storia umana quando agli occhi di Dio i nostri primogenitori non ubbidirono a dei comandi specifici che Dio aveva dato loro, per cui per capire questa parola bisogna capire il significato che aveva nelle lingue originali in cui fu scritta la Bibbia. Sia il verbo ebraico che quello greco tradotti comunemente “peccare” significano “mancare” nel senso di fallire un bersaglio o non raggiungere un obiettivo. Quale obiettivo manchiamo tutti? L’obiettivo della perfetta ubbidienza a Dio.
Il peccato è quindi un'offesa fatta a Dio disobbedendo alla sua santa legge ed è di due specie: originale e attuale.

Qual è il peccato originale?
Il peccato originale è il peccato che l'umanità commise in Adamo suo capo e che da Adamo ogni uomo contrae per natura discendenza. Con il peccato originale l'uomo eredita non tanto una "colpa", quanto un'inclinazione verso il male chiamata concupiscenza. Questa inclinazione non costituisce in sé un peccato, ma una debolezza di base dell'essere umano che è la causa dell'agire malvagio degli uomini nella storia dell'umanità.

Tra i figli di Adamo fu preservato mai nessuno dal peccato originale?
Tra i figli di Adamo fu preservato dal peccato solo Maria Santissima.

Come si cancella il peccato originale?
Il peccato originale si cancella col Santo Battesimo.

Qual è il peccato attuale?
Il peccato attuale è quello che di commette volontariamente da chi ha l'uso di ragione.

In quanti modi si commette il peccato attuale?
Il peccato attuale si commette in quattro modi: cioè in pensieri, in parole, in opere e in omissioni.

Di quante specie è il peccato attuale?
Il peccato attuale è di due specie: mortale e veniale.

Che cos'è il peccato mortale?
Il peccato mortale è una disobbedienza alla legge di Dio in cosa grave, fatta con piena avvertenza e deliberato consenso.

Che cos'è il peccato veniale?
Il peccato veniale è una disobbedienza alla legge di Dio in cosa leggera, o anche in cosa grave, ma senza tutta l'avvertenza e il consenso.
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Mappa concettuale: L'infinito, Leopardi


L'infinito di Leopardi, opera composta nel 1819 appartiene alla serie dei 6 idilli, componimenti che descrivono situazioni esterne per rappresentare stati d'animo interni, cioè un'avventura interiore che nasce contemplando la natura. Il poeta posto davanti ad un limite (la siepe) e non potendo guardare oltre tenta di superarlo con l'immaginazione dell'anima, e si immagina cose che non potrebbe vedere, se la sua vista si estendesse da per tutto perché il reale escluderebbe l'immaginario. L'infinito non è un infinito divino (teologico) ma poetico e immaginativo, espressione del vago e dell'indefinito e ricerca del piacere. I temi sono l'annullamento della coscienza e la percezione dell'universo infinito e dell'eternità.

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Mappa concettuale: Alla luna, Leopardi


Alla luna di Leopardi, scritta a Recanati nel 1820 è il 3° degli idilli giovanili; il poeta ritornato sul colle dell'infinito guarda la luna e ricorda che l'anno prima gli era apparsa nebulosa e tremula (per l'angoscia), ora la guarda senza lacrime seppur ancora con dolore. I temi sono la contemplazione della natura e la memoria auto-biografica. La poetica parla del vago e dell'indefinito, del piacere delle illusioni che trasformano le cose in meglio, della rimembranza. Il ricordo è un sollievo per l'uomo, in esso si cerca conforto rispetto a un presente triste, ha il potere di rendere felici almeno per un attimo, nel ricordo si placa il tormento così come nell'immaginazione; il ricordo è una illusione che rende più accettabile la vita, ed è un tema frequente nella lirica di Leopardi.

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Mappa concettuale: A Silvia, Leopardi


A Silvia di Leopardi, realizzato a Pisa nel 1928 è uno dei canti più famosi tra i grandi idilli. La poetica e il pensiero sono la natura matrigna, il pessimismo cosmico, cioè l'uomo che soffre per tutta la vita e l'espressione del vago e dell'indefinito. I temi sono la caduta delle speranze che per lui avviene con la morte di Silvia e la memoria autobiografica con riflessioni esistenziali. Silvia è la figlia del cocchiere dei Leopardi morta a 21 anni, rappresenta la giovinezza e la speranza, attraverso lei attua una rievocazione del passato e rievoca le illusioni dell'adolescenza. A Silvia appartiene al periodo del cupo pessimismo (operette morali 1824), è composta da 2 parti: rievocazione del passato e il presente fatto di delusioni e morte; sono scritte con linguaggio limpido e piano adottando la metrica della canzone libera.

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Mappa concettuale: A se stesso, Leopardi


A se stesso, opera di Giacomo Leopardi del 1833 è il 4° dei 5 canti detti del ciclo di aspasia perché ispirati dall'infelice amore per Fanny Targioni Tozzoletti. Segna il momento della delusione perché spento ogni entusiasmo e speranza il poeta vuole recuperare il dominio di se e della propria razionalità. Si presenta come un monologo con il proprio cuore a cui il poeta chiede di non amare più perché non c'è niente per cui valga la pena di lottare e soffrire. La vita si presenta a Leopardi come un deserto in cui non c'è posto per i sentimenti per colpa della natura che è un potere malefico a danno dei viventi.

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Mappa concettuale: Jacques Louis David


Jacques Louis David (1748-1825) nasce nel 1748 a Parigi e grazie ad una borsa di studio dell'accademia di belle arti dal 1775 al 1780 e dal 1784 al 1785 vive a Roma e studia pittura e sculture romane e la pittura di Raffaello. Rientrato in Francia partecipa attivamente alla rivoluzione del 1789 come alleato di Robespierre, diventa deputato come Marat, presidente della convenzione nazionale , presidente al club dei giacobini. Quando morì Robespierre venne incarcerato, segue poi Napoleone come primo pittore e alla sua caduta è costretto all'esilio a Bruxelles dove muore nel 1825.

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Mappa concettuale: Il giuramento degli Orazi


Il giuramento degli Orazi (1784) è stato dipinto da David  nel 2° soggiorno romano su commissione del re di Francia e portato nel 1785 al salon di Parigi. La scena narra il giuramento dei 3 fratelli Orazi romani per risolvere la contesa fra Roma e la città rivale di Albalonga (vittoria degli Orazi) nella Roma di re Tullo Ostilio (673-640). Il soggetto rappresenta le virtù civiche romane cioè vincere o morire per Roma a cui David aderisce. La scena si svolge nell'atrio di una casa romana, al sole; è il momento rappresentato viene prima dell'azione, questa è una caratteristica del neoclassico. Il punto di fuga prospettico è sulla mano che regge le spade.

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Mappa concettuale: La morte di Marat, David


La morte di Marat, dipinto di David (1793) narra l'omicidio di Marat ad opera della girondina De Corday D'Armont. Marat fu un politico, medico, giornalista e rivoluzionario giacobino nato in Svizzera da padre Sardo. Il dipinto è stato incaricato dalla "convenzione" in onore della Francia al martire della rivoluzione. E' ritratto il momento dopo l'omicidio, viene evitata l'azione per esaltare l'animo del personaggio. Il luogo non è distinto e non se ne riesce a capire il tempo. Il calamaio e la penna raffigurati sono come degli strumenti della passione in un'immagine simile alla pietà di Cristo (ferita, testa riversa, braccio, sudario e colori freddo) che eleva Marat al di sopra degli uomini comuni.
La parete presenta un fondo scuro con pulviscolo dorato, l'arredamento è sostituito da elementi essenziali a testimoniare la sua virtuosa povertà di repubblicano incorruttibile. La figura della cassa rappresenta una lapide.

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Schema: La morte di Marat, David


Questo è lo schema prospettivo del dipinto di David: La morte di Marat (1793). Si può notare il coltello che è l'unico elemento che rimane dell'assassinio. La testa segue l'asse orizzontale. La verticale passante per il suo volto e il suo gomito intercetta l'arma del delitto. Da una visione dall'alto al basso si può notare il gomito destro che è sulla seconda diagonale, la mano che si trova lungo l'asse verticale, il calamaio è lungo una diagonale.

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Mappa concettuale: Romanticismo (Arte)


Il romanticismo (fine 1700-1850) è il prodotto di una società travagliata dall'industrializzazione e restaurazione. E' un movimento politico, filosofico, artistico e culturale che si diffuse in tutta Europa con caratteri diversi in ogni nazione, in Germania il concetto di popolo viene esaltato a quello di nazione di appartenenza ma questo diventerà "super identità nazionale" (nazismo), con ricerca delle proprie radici nel più vicino al medioevo, cioè si parla di una fuga dal presente e di rifugio nel passato.

La pittura romantica è opposta al neoclassicismo e all'illuminismo. Risveglia il sentimento religioso (spesso espresso in simboli) e le sensazioni estreme i cui soggetti sono leggende, favole medievali, dove la natura è personificata (madre, matrigna, degli esempi sono gli inglesi Constable e Turner ed il tedesco David Friedrich.
La pittura romantica ritrae ambientazioni fosche e misteriose che provocano un coinvolgimento emotivo come nelle opere di Goya. Ritrae anche il sublime, cioè sensazioni che si hanno davanti ai grandiosi spettacoli naturali, che colmano l'anime di orrore dilettevole. Il sublime sta al livello più alto e più bello ed è un insieme di piacere e di dolore.
Il sublime è la passione e il turbamento della specie nella scultura dove migliora il realismo ma peggiora l'armonia e l'equilibrio.
Il sublime è legato anche al concetto di genio simile a Dio creatore che può concedersi anche delle sregolatezze, con il talento e la tecnica ci introduce al sublime.

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Mappa concettuale: Confronto neoclassicismo e romanticismo


Il neoclassicismo si ispira ai modelli classici e indaga la natura per padroneggiarla.
Il romanticismo esalta la fantasia e il sentimento, si sente parte della natura, si rifugia nella spiritualità del Medioevo.
Il neoclassicismo e il romanticismo sebbene opposti sono connessi sul piano artistico e culturale perché entrambi hanno in comune la paura e il rifiuto del presente, hanno una formazione simile, una ricerca di forme espressive di evasione; la tendenza a far diventare l'arte uno stile (cioè un insieme riconoscibile e trasmissibile di tecniche e contenuti quasi sempre storici) trasmesso dalle accademie di stato che svolgono azioni di controllo producendo un gusto egemone nazionale che porta all'arte di regime contro la quale si batteranno artisti e movimenti come gli impressionisti.

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Mappe concettuali: Theodore Gericault


Theodore Gericault (1791-1824) di famiglia agiata, si trasferì a Parigi dove fu allievo del pittore neoclassico Guerin  dove poi incontrò Delacroix. Fece un viaggio di studio a Roma dove dipinse Leda e il Cigno, esplorò le antichità romane e gli artisti del rinascimento ma anche la vita quotidiana. Tornato a Parigi nel 1819 abbracciò il romanticismo annunciando il realismo con il grande dipinto La zattera della medusa. Era un pittore neoclassico ma più teso al romanticismo per indole irrequieta e la sua vita bohemien lo avvicinarono alla tragica condizione umana che indaga e dipinge la follia, forse anche per questo morirà alla giovane età di 33 anni. Amava i cavalli e i fatti contemporanei come la disfatta di napoleone e per questo dipinse Un corazziere ferito che abbandona il campo di battaglia con perfezione formale neoclassica, in cui è ritratto non da vincitore ma fa vinto come presagio alla fine di un epoca, si trova esposto al salon del 1814.

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Video paurosi e spaventosi di fantasmi, mostri, zombie


Far spaventare gli altri per quanto possa essere considerata un'azione cattiva a seconda dei casi è una cosa molta divertente specie nel giorno di Halloween. Purtroppo non tutti possono ricevere l'onore di subire uno spavento perché non si ha un amico/a che piace fare questo genere di cose o che non ne è capace di farle oppure perché siete delle persone tutto d'un pezzo che non vi spaventereste nemmeno davanti a un branco di lupi affamati nel cuore della notte sul vostro letto.

Per chi ha voglia di farsi paura, o meglio terrorizzarsi da solo eccovi per voi i migliori e più paurosi e spaventosi video di Youtube che in teoria dovrebbero farvi saltare dalla sedia. In realtà i video che avrebbero potuto farvela fare addosso e che erano presenti in passato su Youtube sono stati eliminati proprio per le segnalazioni da parte di utenti e non è stato affatto facile fare un ricco elenco come questo anche perché molti di quelli disponibili sono scherzi spaventosi che fanno paura al malcapitato del video e non a chi li guarda.
La visione è sconsigliata sia per i bambini piccoli sia per gli adulti deboli di cuore in quanto la maggior parte di questi contengono personaggi mostruosi che appaiono ed urlano all'improvviso quando meno ce lo si aspetta.

1) Creepy Grudge Ghost Girl in the Mirror!: c'è una bambina che si guarda allo specchio ma poi in quest'ultimo appare la sua versione più mostruosa.

2) Lights Out - Who's There Film Challenge: cortometraggio molto pauroso, così pauroso da vincere il premio per la miglior regia, dura solamente solo 2 minuti e c'è una donna che quando spegne la luce riesce a vedere una creatura mostruosa dentro la sua casa.

3) The Ring - Cursed Video Tape: video pauroso tratto dalla videocassetta del film The Ring, più che paura il video fa un po' schifo per certe immagini però dopo averlo visto si ha la "certezza" di morire dopo 7 giorni.

4) Scary Screamer: l'auto che viaggia in tranquillità in un territorio collinare suscita molta serenità ma quando non la si vede più sbucare dopo il cespuglio ecco che arrivo il solito mostro pauroso di turno.

5) Follow the red dot: uno dei più classici giochi è quello di controllare il puntino per raggiungere l'uscita, qui il finale potrebbe essere piuttosto scontato...

6) Ghost caught on tabe: in una stanza disordinata e semivuota ecco apparire la bambina dell'esorcista.

7) Bambola terrificanteun classico per i video più spaventosi di Youtube, su consiglio dell'autore dovete vedervelo con il volume sparato al massimo se non volete dormire serenamente questa notte.

8) Deliver Me To Hell: in questo video, o meglio serie di video dovete aiutare Steve, un fattorino, a consegnare una pizza a una ragazza attraversando una città stracolma di zombie, possibilmente senza venir ucciso. I video hanno breve durata e voi dovete selezionare una delle due possibili risposte entro il tempo stabilito per proseguire l'avventura sull'altro video che avrete avviato rispondendo alla domanda.

9) Take This Lollipop: questo non è un video di Youtube bensì una applicazione di Facebook, e quindi dovete effettuare il login sul social network per poterlo vedere. In sintesi un serial killer sfoglia il vostro profilo (foto e amici compresi) e dopo aver salvato la vostra immagine profilo decide di venirvi a fare visita...

10) Ragazzo terrorizzato spacca pc: dopo aver visto questi video spero per voi e per il vostro pc che sia tutto intero dato che sul web è famoso il video del ragazzo che stava guardando sorridente il gioco di seguire il puntino attraversare il labirinto ma quando si è trovato davanti la solita mostruosità non ci ha visto più dalla paura ed oltre ad aver spaccato il monitor con un pugno se l'è fatta anche addosso; forse è un fake ma fa comunque ridere!

11) Scary Maze Prank: dopo aver visto la reazione di un adulto spaventato, eccovi anche quelle dei bambini che hanno visto alcuni dei video sopra citati tipo quello della macchina che scompare o quella del puntino da seguire... il risultato è proprio come ve lo immaginate: tanta paura, disperazione e pianti.

12) Play Time: è il miglior video cortometraggio del 2014 della durata di soli 3 minuti. Appare una donna che vive da sola e viene svegliate nel cuore della notte dalla TV che si è accesa da sola... il resto è un mix di suoni, luci ed effetti speciali tipici dei film horror.

13) TUCK ME IN: un breve video di un minuto poco spaventoso ma molto inquietante con personaggi un padre di famiglia che da la buonanotte al suo bambino.
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Mappa concettuale: La zattera della medusa



Il dipinto La zattera della medusa è stato realizzato da Gericault nel 1819 e si trova nel museo del Louvre. E' un dipinto di grandi dimensioni, è una rappresentazione romantica volta al realismo che mostra i pochi superstiti al naufragio del 1816 della nave francese "Medusa"  al largo delle coste africane quando avvistano la nave che li salverà. La struttura è a forma piramidale, la luce modella i corpi come statue, il drappo ricorda il lenzuolo funebre degli antichi, l'anziano col manto rosso sembra un eroe omerico oppure un dio dormiente ma in entrambi i casi pieni di dignità.

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Mappa concettuale: Alienata con monomania del gioco, Gericault


Il dipinto Alienata con monomania del gioco è stato realizzato da Gericault nel 1822-23, attualmente si trova nel museo del Louvre (nella mappa c'è scritto Lione forse per errore, forse perché un tempo si trovava lì). Fa parte di una serie di 10 tele di cui solo 5 pervenute. Il termine "monomania" deriva dal greco monos=solo e mania=follia, oggi è un termine poco usato ma ai tempi si riferiva a un disturbo della mente che si concentra su un'idea fissa ed in questo caso il vizio del gioco. Il dipinto ritrae una anziana con lo sguardo perso nel vuoto, con occhi incavati e palpebre arrossate, che rincorre il pensiero fisso che l'ha estraniata dalla vita reale. Crea un atmosfera di solitudine ma dignitosa.

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Mappa concettuale: Eugene Delacroix


Eugene Delacroix (1798-1863) forse è il figlio naturale del marchese di Talleyrand che fu ministro degli esteri con Napoleone. Egli fu poeta romantico francese incarnando l'esotismo, la malinconia, il rifiuto per l'accademismo e l'impeto creativo di cui i suoi modelli furono Constable, Michelangelo, Tiziano e Rubens. Il suo dipinto più importante è La libertà che guida il popolo che prende molti spunti dalla zattera della medusa di Gericault.

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Mappa concettuale: Analisi dell'Opera


Quando si analizza un dipinto bisogna utilizzare uno schema ben preciso, questo schema è quello illustrato nella mappa concettuale. L'analisi dell'opera deve inquadrare per prima l'autore, l'anno di realizzazione, il periodo storico, la corrente artistica di appartenenza. Poi successivamente si deve focalizzare il soggetto per capire da dove è tratto e chi è, vanno descritti non sono le cose principali ma anche i piccoli particolari come l'ambientazione e gli elementi più "distanti", solitamente gli elementi in primo piano hanno significati simbolici e allegorici, riferimenti autobiografici dell'autore o semplicemente riferimenti storici. La tecnica utilizzata è molto importante e si deve analizzare il colore (il chiaroscuro, luci e ombre ecc.) ma anche la rappresentazione dello spazio e delle prospettive.
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Schema: La libertà che guida il popolo, Delacroix


L'autore dell'opera La libertà che guida il popolo è Eugene Delacroix che ritrae l'insurrezione dei parigini per la libertà  nel luglio 1830.. E' un quadro storico ed appartiene al Romanticismo francese che va dalla fine del 1700 al 1850. Le caratteristiche del dipinto sono che ha una struttura piramidale come la zattera di Gericault e che la Libertà appare più avanti rispetto gli altri personaggi, i colori scuri sono illuminati da quelli chiari, le campiture sono abbastanza uniformi con l'uso di macchie di colore che definiscono luci e ombre: sono stati usati i colori complementari. Nel dipinto emergono altri personaggi oltre alla Libertà con la bandiere francese ispirata alla Venere di Milo e sono il popolo, o meglio una massa indistinta, poi un militare, un borghese, un monello e un popolano; il borghese molto probabilmente è l'autoritratto dell'autore. Da lontano si intravede la cattedrale di Notre Dame.
La tecnica utilizzata è olio su tela e si trova a Parigi nel museo del Louvre.
Per ulteriori informazioni leggi anche Analisi La libertà che guida il popolo.
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Riassunto storia America

Le prime popolazioni che si stabilirono in America passarono attraverso lo stretto di Bering che nei periodi in cui il livello del mare era più basso costituiva un ponte naturale tra Asia e America. Non sappiamo con esattezza quando avvennero le prime emigrazioni, sicuramente oltre 30.000 anni fa, anche se alcuni storici sono convinti che esistevano uomini in America già 50-60 mila anni fa. Le prime popolazioni vivevano di caccia, pesca e raccolta e più tardi, eccetto nel nord dove il clima era freddo, anche di agricoltura. I diversi popoli dell’america settentrionale non formarono mai veri e propri stati ma vivevano in tribù. Nella parte meridionale i primi insediamenti coloniali si ebbero con gli Inglesi nel 1607. Qui essi crearono piantagioni di tabacco e cotone, e a partire dal 1619 furono portati i primi schiavi neri. Nella parte settentrionale si stabilirono inglesi e olandesi per sfuggire alle persecuzioni religiose in Europa. Gli spagnoli si stanziarono lungo la costa occidentale e la Florida. I francesi invece, si insediarono lungo la regione del fiume San Lorenzo e del Mississipi chiamando questa regione Louisiana in onore del re Luigi. La continua emigrazione inglese portò al costituirsi di 13 colonie che nel 1776 ottennero l’indipendenza e costituirono gli Stati Uniti d’America. Nel 1803 gli Americani acquistarono da Napoleone anche i territori francesi della Louisiana. Questi territori, comunque, erano abitati dalle tribù indiane, e per tutto l’800 i coloni statunitensi si spinsero verso l’interno, così che il Far West fu popolato dai bianchi mentre gli indiani vennero sterminati durante le guerre. I bianchi stipularono con gli indiani molti trattati, che prevedevano l’impegno a lasciare agli indiani parte dei loro territori. In realtà gli statunitensi non rispettavano questi trattati e a poco a poco tutti gli indiani furono rinchiusi nelle riserve più aride del paese. Anche il Messico dovette cedere agli Stati Uniti alcune delle sue terre più fertili come nel 1845 il Texas e nel 1848 la California. Nella seconda metà dell’800 gli Stati Uniti presentavano un territorio che in realtà era diviso in due: l’America del nord, molto industrializzata, e l’America del sud, agricola e schiavista.
Nel momento in cui venne eletto presidente degli Stati Uniti Lincoln, esplose una guerra (guerra di secessione), poiché egli era contrario ad ogni forma di schiavitù e di separazione di stati dall’unione. Quando alcuni stati si staccarono dagli Stati Uniti Lincoln per 4 anni condusse la guerra per la salvezza del paese. Il sud perse e Lincoln dopo essere stato eletto per la seconda volta presidente, venne assassinato da un fanatico sudista. Così con la guerra di secessione fu abolita la schiavitù dei neri, anche se per molti anni in alcuni paesi non venne applicata questa legge. Ci fu una trasformazione, per quanto riguarda l’economia dopo la guerra civile: la popolazione aumentò e l’agricoltura si modernizzò. Ci fu uno sviluppo ancora più grande agli inizi del 900 quando gli Stati Uniti divennero la prima potenza del mondo. Questo sviluppo economico interessò soprattutto le città del nord-est per vari motivi:

A) presenza di risorse nel sottosuolo e di energia elettrica.

B) manodopera a basso costo proveniente dall’Europa e la mancanza di barriere doganali.
Lo sviluppo in questo periodo fu dovuto a due cause:
  1. Il Taylorismo, dal nome del suo inventore:ogni lavoro manuale era scomposto in operazioni semplici che l’operaio deve compiere in un tempo prestabilito (Nasceva la catena di montaggio).
  2. Il trust: era una grande impresa nata dalla fusione di decine e centinaia di piccole aziende, nello stesso settore economico con lo scopo di abbassare i costi di produzione ed eliminare la concorrenza offrendo prezzi vantaggiosi alle merci.

Ci fu anche uno sviluppo agricolo grazie a due fattori:
- conquista definitiva dell’ovest sul quale si riversò la migrazione Europea che trasformò le praterie indiane in campi coltivati e pascoli;
- meccanizzazione dei lavori agricoli.

Le conseguenze furono:
- l’impoverimento del suolo dovuto da uno sfruttamento eccessivo da parte dei contadini dei terreni;
- le epidemie;
- il calo dei prezzi per cui i piccoli agricoltori furono costretti a chiedere prestiti alle banche per migliorare e modernizzare le proprie aziende.

Lo sviluppo industriale di questi anni provocò una serie di problematiche legate al decollo dell’industria: bassi salari, orari faticosi, ambienti di lavoro insalubri e sfruttamento del lavoro minorile.
Entro il 1919 tuttavia gli stati della confederazione approvarono le leggi che tutelavano i diritti dei lavoratori.
Un discorso a parte lo merita la condizione dei neri che durante la guerra di secessione avevano combattuto a fianco dei nordisti perché speravano nel miglioramento delle loro condizioni di vita.
Con la vittoria di Lincoln in realtà la schiavitù fu abolita ma soltanto 120.000 neri su 8 milioni poterono permettersi di acquistare terre. Tutti gli altri furono costretti a tornare a lavorare per i padroni bianchi,ai quali davano i due terzi del raccolto.
Negli stati del sud furono approvate leggi segregazioniste che obbligavano i neri a vivere separati dai bianchi (nei luoghi di lavoro, sui mezzi pubblici, nelle scuole, negli ospedali e nelle chiese).
Si crearono organizzazioni razziste tra le quali la più violenta è il Ku Klux Klan.

La crisi del '29

Tuttavia vi erano alcuni gravi problemi:
- la grande differenza fra le metropoli industrializzate e le piccole città;
- la differenza fra le grandi ricchezze di alcuni e la povertà della maggior parte della popolazione;
- il governo federale non controllava affatto il lavoro delle industrie, e questo portava ad un’eccessiva libertà nella produzione;

Alcune società che adoperavano in Borsa andavano in giro bluffando, e spargendo la notizia di brillanti aziende inesistenti. Molta gente, che aveva guadagnato i propri soldi in duri anni di lavoro, ci credeva, e andava a comprare azioni in queste false aziende.
Ma poco dopo gli imprenditori scappavano con i soldi guadagnati, lasciando la popolazione senza denaro. Così le persone imbrogliate cercarono di rivendere le azioni, ma dato che nessuno aveva più denaro, tutti vendevano e nessuno comprava.
Si giunse così ad una sovrapproduzione, e le merci continuarono ad accumularsi invendute nei magazzini.
I prezzi della Borsa crollarono drammaticamente, e gli industriali dovettero licenziare gli operai, in mancanza di soldi per pagarli. Crebbe la disoccupazione.
Le industrie erano indebitate con le banche, ma non potevano ripagare i debiti, e il reddito nazionale era calato dagli 80 ai 40 miliardi.
Nel frattempo, dall’America, la crisi economica si era estesa a tutta l’Europa ed al resto del mondo. Tutti coloro che commerciavano con gli USA avevano perduto la più colossale cliente, e chi aveva avuto in prestito denaro da banche americane se lo sentiva richiedere. Così il fallimento delle banche e delle aziende, e la disoccupazione americana si estesero anche a Francia, Inghilterra, Germania ed Italia.

E come si risolse la crisi del '29?
Semplice: il governo ha investito in infrastrutture, migliorando il sistema interno e abbassando la disoccupazione e facendosi trovare pronto per la seconda guerra mondiale. Cosa genera più occupazione e più consumi di una guerra?
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Mappa concettuale: Sistema muscolare


Il sistema muscolare è necessario per dare forma al corpo, mantenere l'equilibrio, proteggere e permettere il movimento del corpo. Il sistema muscolare è composto dai tendini e dai muscoli. I tendini sono attaccati alle ossa. I muscoli ricoprono lo scheletro, hanno bisogno di energia e la ricavano dallo zucchero e ossigeno; sono formati da fasci di fibre elastiche che possono allungarsi e accorciarsi producendo la contrazione muscolare che ne permette il movimento; possono essere volontari cioè si muovono su nostro comando e involontari cioè si muovono indipendentemente dalla nostra volontà.

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Mappa concettuale: Muscoli della testa


I muscoli della testa si dividono in muscoli della masticazione e muscoli mimici o della espressione. I muscoli della masticazione sono temporale e massetere, mentre quelli mimici (gioia, tristezza) sono quello orbicolare che determina la contrazione delle palpebre e quello zigomatico che porta in alto e lateralmente la giuntura delle labbra.

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Mappa concettuale: Muscoli mimici della testa


I muscoli mimici della testa sono:
- Il muscolo epicranico (occipitale e frontale) che portano in indietro e in avanti il cuoio capelluto, servono per dare un'espressione di attenzione.
- Il muscolo delle palpebre chiude le palpebre e corruga il sopracciglio, viene messo in funzione quando si subisce un dolore o quando si è arrabbiati.
- I muscoli del naso restringono o dilatano le narici.
- I muscoli della bocca determinano la chiusura, entrano maggiormente in causa quando si prova disprezzo, pietà o quando si piange.
- Il muscolo zigomatico solleva e dilata l'apertura delle labbra ed esprime allegria o cinismo.
- I muscoli della guancia portano all'indietro le labbra.
- I muscoli del mento alzano la pelle del mento e il labbro sotto, entrano in funzione quando si fa il broncio.

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Mappa concettuale: Muscoli della masticazione


I muscoli scheletrici della testa sono: temporale e massetere che sollevano la mandibola e chiudono durante la masticazione,  pterigoideo esterno e pterigoideo interno producono un movimento laterale della mandibola.

Mentre i muscoli auricolari hanno origine dal processo mastoideo del temporale e determinano i movimenti minimi dell'orecchio.

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Mappa concettuale: Muscoli del collo


I muscoli del collo si trovano sopra e sotto l'osso joide. Quelli superiori sono detti soprajoidei, essi alzano l'osso joide ed abbassano la mandibola. Quelli inferiori sono detti sotto-joidei, sono ricoperti dal platisma che è un muscolo cutaneo, hanno origine dalla cintura scapolare, dalla 1° cartilagine costale e dalla laringe, permettono la deglutizione ed abbassano lo joide e la laringe. I muscoli del collo sono tre: lo sternocleidomastoideo è grosso e allungato, ha due ventri ed è disposto in obliquo; i muscoli scaleni sono 3 e si trovano nella zona anteriore, media e posteriore, sono profondi ed importanti per il movimento del collo; lo splenio è il terzo muscolo del collo e serve per estendere e ruotare la testa e il collo, ha origine dalla 7° vertebra cervicale e dalle prime 5 dorsali, e si inserisce alle prime 3 vertebre cervicali.

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Mappa concettuale: Il corpo nell'arte

Quando si pensa all'arte la prima cosa che viene in mente è un dipinto di qualche artista famoso ma anche il corpo può essere utilizzato come espressione artistica. Nella mappa concettuale potrete osservare alcuni esempi del corpo nell'arte: quadri viventi. modelli nudi, scene erotiche ecc.
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Differenza fra Dio e Gesù Cristo


Dio è chiamato anche il Creatore perché ha fatto dal nulla tutte le cose, è chiamato anche Signore perché è sempre lui il padrone assoluto di tutte le cose. Dio non è umano, non ha corpo, ma è purissimo spirito. Non ha una dimora fissa o meglio lui sta ovunque, è sia in cielo che in terra, è immenso. Dio non ha una data di nascita, è sempre esistito e vivrà per sempre in quanto è eterno. Inutile nascondere le cose a Dio perché lui sa tutto di tutti, anche i nostri pensieri, egli è l'Onnisciente.

A seconda se nella vita terrena si è assunto un certo tipo di comportamento, premia e castiga mandando le anime dei defunti nel paradiso o nell'inferno.

Il Paradiso è il godimento eterno di Dio, nostra felicità, e, in lui, di ogni altro bene, senza alcun male. Merita il paradiso chi è buono, ossia chi ama e serve fedelmente Dio, e muore nella sua grazia.

L'inferno è il patimento eterno della privazione di Dio, nostra felicità, e del fuoco, con ogni altro male senza alcun bene. Merita l'inferno chi è cattivo, ossia chi non serve Iddio e chi muore in peccato mortale.

Gesù Cristo è la seconda Persona della Santissima Trinità, cioè il figliuolo di Dio fatto uomo; Gesù è vero Dio e vero uomo. Nacque a Betlemme, in una stalla, e fu posto in una mangiatoia. Gesù si è fatto uomo per salvarci, cioè per redimerci dal peccato e conservarci il Paradiso prendendo un corpo e un'anima, come noi, nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo. Si dice che i genitori di Gesù furono Giuseppe e Maria perché sono loro che l'hanno accudito nella stalla ma in realtà San Giuseppe non fu padre vero di Gesù Cristo, ma padre putativo, come custode di Lui. Gesù Cristo volle essere povero per insegnarci ad essere umili e a non riporre la felicità nelle ricchezze, negli onori e nei piaceri del mondo.
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Riassunto: La storia di Gesù dalla nascita alla morte


L'annunciazione
La Palestina era divisa in quattro parti, in una città della Galilea chiamata Nazareth viveva Maria, era una giovane e santa donna ed era la promessa sposa di Giuseppe. Dio le fece apparire l'arcangelo Gabriele che le disse:"Ti saluto , o piena di grazie; il Signore è con te!
Maria non capì il significato di questa frase e nemmeno il motivo della presenza dell'arcangelo e per questo rimase turbata.
L'arcangelo continuò dicendo che lei non doveva avere nulla da temere perché era riuscita a trovare la grazie presso Dio, che avrebbe avuto un figlio e che avrebbe dovuto chiamarlo Gesù, il che non sarà altro che il figlio dell'Altissimo che regnerà in un regno che non avrà fine e il tutto avverrà per opera dello Spirito Santo.
Maria che credette prontamente a tutto quello che le disse l'arcangelo gli rispose: "Ecco l'ancella del Signore, si faccia di me secondo la tua parola".
Da quel momento Maria divenne Madre di Dio.


L'adorazione dei pastori

Non molto lontano dalla stalla in cui era nato Gesù vi erano dei pastori che dormivano all'aperto per fare la guardia ai loro greggi. A loro gli apparve un angelo che gli disse che nella città di Davide era nato Gesù, il salvatore degli uomini, un bambino ancora in fasce e deposto in una mangiatoia. Gli apparvero altri angeli che recitavano cantando: "Gloria a Dio nel più alto dei Cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà". E così i pastori si incamminarono incuriositi in direzione della stalla e donarono alla piccola famiglia i loro umili doni.


L'adorazione dei magi

Dopo gli umili arrivò anche il momento dei sapienti, uomini studiosi del cielo provenienti dall'Oriente, essi non erano altro che i Magi. Loro non sapevano dove fosse nato Gesù e così chiesero informazioni al re Erode che sentendosi domandare dove si trovava il nuovo nascituro, il re degli Giudei, rimase turbato in quanto non voleva perdere il suo trono di re. Così Erode chiede se avesse potuto incamminarsi insieme ai tre magi verso la mangiatoia e seppure inizialmente questi acconsentirono dovettere in seguito abbandonarlo su avvertimento di un angelo che gli disse loro di fare un'altra strada al fine di proteggere Gesù. I re magi una volta raggiunti la capanna gli donarono oro, incenso e mirra.


Gesù fanciullo

Con la morte di Erode, un angelo apparve in sogno a Giuseppe e gli disse che non aveva alcun motivo di rimanere a Betlemme e che poteva riportare la sua famiglia in patria, così andarono a stabilirsi a Nazareth. Intanto Gesù cresceva sano e forte, grazie all'amore di Maria, nell'obbedienza di Giuseppe e alla grazia di Dio che era sempre sopra di lui... finché un giorno divenne abbastanza grande per iniziare la sua predicazione.


La predicazione di Gesù

La predica di Gesù avveniva per mezzo di parole dolci e soavi, alla portata di tutti. Si fermava nelle strade e nelle piazze ma anche sulle barche dei pescatori e in cima alle montagne per raccontare delle storie, dette parabole. Fra le parabole più famose possiamo ricordare La pecorella smarrita e Il figiol prodigo.


Un miracolo di Gesù: Le nozze di Cana

Gesù e Maria vennero un giorno invitati ad un banchetto di nozze in una cittadina chiamata Cana. La festa sembrava volgere per il meglio ma poi qualcuno di loro disse che era finito il vino. Gli sposi ci rimasero male e temevano di fare brutta figura nel loro giorno più bello. Maria disse a suo figliolo Gesù se avesse potuto fare qualcosa ma questi gli rispose dicendole che non gli importava nulla di questo, ma Maria però aveva grande fiducia nel suo Divin Figiuolo e non contraddì il suo pensiero.
Dopo un po' Gesù vide sei vasi di pietra che dovevano servire per la purificazione delle mani e per lavare le stoviglie dopo il bacchetto e disse ai servi di riempirle d'acqua; quando il maestro di tavolo assaggiò quell'acqua si accorse che era diventata vino e per questo chiamò lo sposo e gli disse:
"Tutti servono in principio il vino buono; poi, quando la gente ha bevuto bene, danno quello meno buono. Tu invece hai fatto il contrario!".
Questo è il primo miracolo che ha fatto Gesù e così anche i suoi discepoli iniziarono a credere in lui.


L'ultima cena

Nel giorno della Pasqua (ai tempi si celebrava la fuga degli Ebrei dall'Egitto mentre oggi corrisponde al nostro Giovedì Santo) i discepoli dissero a Gesù dove avrebbe desiderato mangiare e lui li mandò da un tale di Gerusalemme ed in casa di quello fu preparato il banchetto.
Il cibo era quello classico: pane senza lievito (azimo), un agnello prima immacolato nel Tempio e poi arrostito intero; insalata, frutta e per bere ovviamente del buon vino.
Nel bel mezzo del banchetto Gesù disse improvvisamente: "In verità vi dico che uno di voi che mangia con me mi tradirà".
I discepoli iniziarono a guardarsi l'un l'altro meravigliati per quanto sentito ed ognuno di loro chiedeva se si trattava di lui, Gesù rispose loro che era uno dei dodici che metteva insieme a lui le mani nel piatto... ma quando anche Giuda osò domandare se si trattava di lui, Gesù rispose che era proprio così e che quello che voleva fare doveva farlo presto e che era meglio per lui se non fosse nato.
mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, dopo averlo benedetto, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli e poi disse: "Prendete e mangiate. Questo è il mio Corpo; il quale è dato per Voi. Fate questo in memoria di me".
Poi prese un calice e, rese grazie, e lo diede ai discepoli e disse: "Questo è il mio sangue del Nuovo Testamento, il quale sarà sparso per molti in remissione dei peccati".
Con le parole: "Fate questo in memoria di me", Gesù istituì per l'eternità il Sacramento della Santissima Eucarestia.


Il tradimento

Al termine della cena di Pasqua, Gesù insieme ai discepoli si recò presso il Monte Oliveto, in un luogo che veniva chiamato Getsemani. Poi si allontanò temporaneamente da loro e si mise a pregare intensamente, quando tornò da loro apparve Giuda seguito da molti soldati, questi si avvicinò al Maestro e lo baciò. Gesù gli chiese: Giuda, con un bacio tradisci il Figliuol dell'uomo?.
Gesù disse ai suoi discepoli di non opporre alcuna resistenza e così si fece portare dai soldati.


Gesù davanti a Pilato ed Erode

I soldati condussero Gesù davanti al Sinedrio (il Supremo Tribunale dei Giudei), nel frattempo si presero gioco di lui e lo riempirono di botte. Poi Gesù fu mandato davanti al governatore romano Pilato ed i suoi nemici sostennero che lui avrebbe voluto creare una rivolta attraverso l'aiuto del popolo per diventare il re degli Giudei.
Pilato era indeciso, sapeva che Gesù non era colpevole, tuttavia lo mandò da Erode. Costui lo interrogò e lo schernì, poi lo fece vestire di una tunica bianco e lo rimandò a Pilato. Si usava a quei tempi, in occasione della Pasqua, liberare un carcerato. Pilato chiese al popolo se avesse voluto libero Gesù o un certo Barabba, un assassino. Il popolo scelse Barabba e allora Pilato si fece portare un catino d'acqua e si lavò le mani, per far capire che egli non voleva essere responsabile di quella condanna. Poi consegnò Gesù ai soldati perché fosse crocifisso.


La crocifissione e la morte

Gesù, che nella mattinata era già stato flagellato e coronato di spine, fu trascinato verso mezzogiorno sul Goldota, dove di solito venivano punti i malfattori e qui venne inchiodato ad una croce. La folla inferocita gli rinfacciava che essendo il re degli Giudei poteva anche salvarsi da solo se ne fosse capace, Gesù anziché rimproverarli ebbe pietà per loro e pregò il Padre celeste affinché li perdonasse perché non erano in grado di capire quello che stessero facendo.
D'improvviso il sole si oscurò e si fece un gran buio, il velo che nel Tempio proteggeva il Santuario si squarciò, la terra prese a tremare, si aprirono le tombe. Gesù lanciò un ultimo grido: "Padre, nelle tue mani raccomando il mio spirito!". Poi morì.


La resurrezione e l'ascensione

All'alba della domenica dopo la morte di Gesù, alcune pie donne si diressero verso il sepolcro del Maestro ma la pietra tombale era rovesciata e su di essa stava seduto un angelo in bianca veste. Il suo aspetto era simile alla folgore e disse alle donne di non spaventarsi perché se cercavano Gesù di Nazareth lui era risorto ma non si trovava lì e se volevano vederlo dovevano recarsi in Galilei e che dovevano avvertire anche i suoi discepoli. Gesù apparve a Maria Maddalena, poi a due dei suoi discepoli ed infine durante il momento del pranzo degli apostoli, qui lui li rimproverò del perché non avevano creduto a ciò che si diceva sulla sua resurrezione.
Gesù inoltre li invitò a predicare l'Evangelo e gli disse che coloro che gli crederanno e si faranno battezzare saranno salvi, altrimenti saranno condannati. Quaranta giorni dopo la sua resurrezione, Gesù risaliva alla gloria dei Cieli, accanto al Padre suo che l'aveva mandato. La sua missione d'amore in terra era finita.
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