Precentemente abbiamo visto la mappa concettuale sulle opere di Leopardi dal 1819-1821, adesso invece quelle dal 1830 al 1837 (anno della morte). Esse seguono un percorso unico e unitario perciò Leopardi le riunisce in una sola raccolta intitolata "I canti". Dal 1830 al 1835 Leopardi si allontana dalle idee del liberismo risorgimentale e si sente estraneo al mondo, questa è la fase più acuta del suo pessimismo. Scrive opere che parlano di amore e di morte (ciclo aspasia), e con "A se stesso" narra la delusione d'amore ultimo disinganno. Dal 1832 scrive le ultime due operette morali: dialoghi di un venditore di almanacchi e dialogo di Tristano e di un amico, critica il suo tempo, nel 1835 pubblica l'edizione dei canti, nel 1836 l'edizione delle operette morali e scrive le ultime poesie: Il tramonto della luna e La ginestra (il pensiero diventa poesia) che è una poesia filosofica e una riflessione sulla condizione umana per cui la vera causa dell'infelicità è la natura e può essere vinta se l'uomo sarà solidale e consapevole del vero e libero da miti e illusioni.
Fonte: Mapper-Mapper