L'infinito di Leopardi, opera composta nel 1819 appartiene alla serie dei 6 idilli, componimenti che descrivono situazioni esterne per rappresentare stati d'animo interni, cioè un'avventura interiore che nasce contemplando la natura. Il poeta posto davanti ad un limite (la siepe) e non potendo guardare oltre tenta di superarlo con l'immaginazione dell'anima, e si immagina cose che non potrebbe vedere, se la sua vista si estendesse da per tutto perché il reale escluderebbe l'immaginario. L'infinito non è un infinito divino (teologico) ma poetico e immaginativo, espressione del vago e dell'indefinito e ricerca del piacere. I temi sono l'annullamento della coscienza e la percezione dell'universo infinito e dell'eternità.
Fonte: Mapper-Mapper