A Silvia di Leopardi, realizzato a Pisa nel 1928 è uno dei canti più famosi tra i grandi idilli. La poetica e il pensiero sono la natura matrigna, il pessimismo cosmico, cioè l'uomo che soffre per tutta la vita e l'espressione del vago e dell'indefinito. I temi sono la caduta delle speranze che per lui avviene con la morte di Silvia e la memoria autobiografica con riflessioni esistenziali. Silvia è la figlia del cocchiere dei Leopardi morta a 21 anni, rappresenta la giovinezza e la speranza, attraverso lei attua una rievocazione del passato e rievoca le illusioni dell'adolescenza. A Silvia appartiene al periodo del cupo pessimismo (operette morali 1824), è composta da 2 parti: rievocazione del passato e il presente fatto di delusioni e morte; sono scritte con linguaggio limpido e piano adottando la metrica della canzone libera.
Fonte: Mapper-Mapper