Il petrolio è una miscela di idrocarburi, per la maggior parte liquidi ma anche gassosi e solidi: E', infatti, allo stato liquido che si presentano, al 97%, i petroli. Essi si presentano alla vista di colore verde giallastro e fino al nero, densi, vischiosi ed anche fluorescenti.
Gli idrocarburi
Gli idrocarburi sono composti chimici formati da idrogeno e carbonio, cui possono aggiungersi ossigeno, azoto e zolfo. Gli idrocarburi sono numerosissimi e le loro caratteristiche dipendono dalla differente costituzione delle molecole.Quelli con molecole più semplici e leggere, sono gassosi a temperatura e pressione normali.
La maggior parte degli idrocarburi composti da molecole complesse sono invece liquidi in condizioni normali.
Gli idrocarburi più complessi con molecole pesanti sono solidi alla temperatura ordinaria
I giacimenti petroliferi
Il petrolio è il prodotto della trasformazione di organismi vegetali ed animali, in seguito a complessi processi fisici e chimici che si sono svolti nel corso di milioni di anni che hanno formato le rocce sedimentarie.I mari della terra sono stati popolati, per milioni di anni da molti esseri viventi.
Alla loro morte questi organismi precipitavano sui fondali e si mescolavano ai fanghi ed ai detriti.
I depositi sul fondo marino formati dagli organismi morti, in assenza di aria e per l'opera di speciali batteri, si sono scomposti in sostanze chimiche formate solamente da idrogeno e carbonio: gli idrocarburi.
Durante le diverse ere geologiche avvennero giganteschi sconvolgimenti della crosta terrestre e la maggior parte dei giacimenti è rimasta intrappolata nel sottosuolo a grandi profondità.
Il sottosuolo è formato di una successione di strati permeabili e strati impermeabili. Le trappole petrolifere sono accumuli di idrocarburi nella parte più alta di rocce porose coperte da rocce impermeabili.
La ricerca petrolifera
Per trovare un giacimento bisogna sapere se il sottosuolo è costituito da rocce sedimentarie,poi bisogna aver identificato una trappola ed averla identificata. Per trovare le trappole si usano diversi sistemi:Il rilevamento aerofotografico mette in evidenza gli affioramenti rocciosi e ne indica la direzione e l'inclinazione. Si raccolgono poi campioni di terreno che vengono esaminati. Dopo questo si impiega il metodo sismico a riflessione che è molto più esatto. Quando tutti gli esami sono stati fatti si procede allo scavo di un pozzo esplorativo. Quando si rileva la presenza di idrocarburi si scavano altri pozzi. Si innalzano torri di trivellazione che devono reggere la sonda di trivellazione. Quando si raggiunge la trappola petrolifera gli idrocarburi fuoriescono liberamente, si toglie la sonda di trivellazione e si fissa un complesso di valvole (chiamato albero di Natale). Il petrolio grezzo estratto è immesso in grandi serbatoi di sedimentazione, dove si depositano i fanghi e i frammenti di roccia e l'acqua sospesi nel fluido. Poi viene portato attraverso gli oleodotti alle raffinerie oppure ai centri di raccolta vicino ai porti.
La raffinazione del petrolio
Il petrolio greggio deve essere sottoposto a delle lavorazioni per separarne i vari componenti.Il primo trattamento è la distillazione frazionata, il petrolio viene portato a temperatura di ebollizione e inviato in una torre. Questa torre contiene un certo numero di piatti, sui quali si condensano i diversi idrocarburi secondo il rispettivo punto di ebollizione. I prodotti che si ottengono con la distillazione frazionata sono, a partire dalla cima della torre: gas di raffineria, benzine, kerosene, gasoli, oli lubrificanti, petrolio industriale e infine il bitume.
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