La causa delle rivoluzioni russe 1905-1918 sono la miseria, l'arretratezza e il potere assoluto dello zar. Nel 1905 avviene una strage di cittadini e lo zar concede la costituzione. Nel 1917 c'è la rivoluzione di febbraio (fine regime zarista) e nasce un governo provvisorio a Pietrogrado, l'unione degli operai Soviet, il movimento rivoluzionario dei bolscevichi che non vuole la Russia in guerra, potere ai Soviet e uscita dalla guerra. Nel 1918 c'è la rivoluzione d'ottobre, nuovo governo con Lenin presidente che firma l'armistizio di Briest. Il partito bolscevico diventa partito comunista, ed è un governo duro e militare che provoca la guerra civile. Allora Lenin attua una nuova politica economica (NEP) favorevole ai contadini e alla piccola proprietà privata.
Fonte: Mapper-Mapper