A Milano nell'Accademia dei pugni, guidata da Pietro Verri che pubblica la rivista "Il Caffè" che tratta di economia, legge, letteratura, dove vi collabora Cesare Beccaria, nonno di Alessandro Manzoni. Beccaria scrive "Dei delitti e delle pene", per prevenire anziché reprimere, contro la pena di morte e la tortura, per la difesa e dignità della persona.
A Napoli, Carlo III di Borbone fu guidato dagli intellettuali Gaetano Filangieri, Ferdinando Galiani e Antonio Genovesi.
In Toscana, il Granduca Pietro Leopoldo abolì la pena di morte e la tortura, poi tolse le tasse sul grano.
Fonte: Mapper-Mapper