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La Sicilia: riassunto di geografia

Appunto di geografia riguardante la regione Sicilia: territorio, fiumi, laghi, clima, città province, arcipelaghi, isole, storia ed economia.

La Sicilia, ufficialmente Regione Siciliana, è una regione italiana autonoma a statuto speciale di 5.089.386 abitanti. È la più vasta isola del Mar Mediterraneo. Il nome della regione, risalente all'epoca romana, deriva dalle due principali popolazioni che la abitavano nell'antichità: i sicani e i siculi. Viene chiamata anche “Isola del sole” perché è caratterizzata da un cielo intensamente azzurro e luminoso, il clima mite e per l'abbondanza di agrumi dalle calde tinte dorate. Inoltre per via della sua forma triangolare le è stato attribuito nell'antichità il nome di Trinacria (che significa terra dei tre promontori).

Confini: la Sicilia fa parte dell'Italia insulare e confina a Nord con il Mar Tirreno, a ovest e sud con il mar di Sicilia, e ad est con il Mar Ionio (questi sono i tre mari che bagnano la Sicilia). A sud-ovest è divisa dall'Africa dal canale di Sicilia. È separata dalla penisola italiana dallo Stretto di Messina.






Territorio:

Il territorio della Sicilia è quasi completamente montuoso. Lungo il versante tirrenico si eleva la catena dell'Appennino Siculo, formata da tre sistemi montuosi: i Peloritani, i Nebrodi e le Madonie. Il versante mediterraneo è caratterizzato da estesi altopiani. Al centro dell'isola si trovano i Monti Erei e, nella parte meridionale, i Monti Iblei, le cui cime non superano i 1000 metri di altezza. Il versante ionico è dominato dall'Etna, che con i suoi 3323 metri è il vulcano attivo più alto d'Europa. Le pianure occupano solo un settimo del territorio siciliano. Le più importanti sono la Conca d'Oro, vicino a Palermo, e la Piana di Catania, ai piedi dell'Etna. I corsi d'acqua sono pochi, spesso a carattere torrentizio: veri e propri fiumi sono invece il Simeto, il Salso, l'Alcantara e il Platani. Le coste, alte e frastagliate sul Tirreno, sono basse sul versante meridionale.
La Sicilia è circondata da arcipelaghi e isole: le Eolie (con i due vulcani attivi di Stromboli e Vulcano), le Egadi, le Pelagie, Pantelleria e Ustica.

Fiumi: i fiumi hanno elevate portate d'acqua in inverno mentre in estate si asciugano molto. Il più importante fiume della Sicilia è il Simeto (113 chilometri), che nasce sui Nebrodi ed è arricchito da vari affluenti che scendono dall’Etna, bagnando la Piana di Catania. Il fiume più lungo (144 chilometri) è però l’Imera-Salso, che ha origine nelle Madonie e attraversa tutta l’isola da nord a sud, sfociando nel Mare di Sicilia. Il Belice scorre nella sezione più occidentale dell’isola (Val di Mazara).

Laghi: I laghi, a causa della siccità, sono prevalentemente artificiali, ma non soddisfano il fabbisogno idrico della regione.

Superficie: 25 832,39 km²
Collina: 61,4%
Montagna: 24,4%
Pianura: 14,2%
Lunghezza costiera: 1.639 km



Clima

Il clima è di tipo mediterraneo caratterizzato da estati calde e inverni miti e piovosi. Le estati sono torride soprattutto sulle coste sud-occidentali per via dell'arrivo delle correnti africane, non è raro che ci sia lo scirocco, il vento proveniente dal Sahara. La neve cade abbondantemente sopra i 1000 metri.



Popolazione

In passato così come ancora oggi, la popolazione si addensa prevalentemente nelle fasce costiere (soprattutto tirreniche e ioniche), sulle quali si affacciano 7 dei 9 capoluoghi di provincia. Il mare non rappresenta un elemento di divisione, anzi, fin dall'antichità ha permesso alla Sicilia di tenersi in contatto con tutti i popoli del Mediterraneo. Inoltre la Sicilia è la prima frontiera italiana e europea dei flussi migratori provenienti dall'Africa. Ogni anno migliaia di persone si mettono in viaggio dalle coste libiche e tunisine verso l'Italia, cercando di aggirare controlli sempre più severi e rischiando la vita su imbarcazioni spesso sovraffollate e inadatte al viaggio. In centinaia muoiono ogni anno durante la traversata del Canale di Sicilia. I più fortunati riescono a raggiungere la Sicilia o le isole minori (Lampedusa, Pantelleria, le Egadi).

Gli abitanti della Sicilia si chiamano siciliani.


Capoluogo e province:

In Sicilia ci sono 9 province e 390 comuni.
  • Palermo è il capoluogo di questa regione che ha un'amministrazione autonoma; conserva meravigliosi monumenti dell'arte araba e normanna.
  • Ad Agrigento vi sono maestosi resti della civiltà greca.
  • Caltanissetta domina da un poggio una zona ricca di zolfo.
  • Catania è un importante centro commerciale e industriale
  • Enna si trova al centro dell'isola ed è nota per essere il capoluogo di provincia più alto d'Italia.
  • Messina è una città modernissima e attiva nei commerci.
  • Ragusa è vicina ai pozzi petroliferi.
  • A Siracusa si trovano importanti monumenti dell'arte greca.
  • Trapani è ricca di sale, di tonni e di "marsala".



La bandiera e lo stemma

La bandiera della Sicilia

La bandiera della Sicilia ha come simbolo la triscele (comunemente chiamata trinacria) e il gorgoneion.
La trinacria sono le tre gambe, cioè isola "a tre punte" (i tre promontori) per la sua caratteristica forma triangolare. Il gorgoneion è la testa della Gorgone (comunemente chiamata Medusa) con serpenti al posto dei capelli, a cui sono state aggiunte le spighe di grano dai Romani sia come simbolo di fertilità sia perché fu la prima provincia e granaio di Roma. Il colore giallo e rosso rappresentano rispettivamente il coraggio delle città di Palermo e poi di Corleone, che per prime insorsero contro i francesi durante i vespri siciliani del 1282.


Lo stemma della regione Sicilia

Lo stemma della Sicilia è costituito da uno scudo bicolore giallorosso raffigurante al centro la triscele color carnato, con il gorgoneion e le spighe, in campo trinciato color rosso aranciato e giallo.



Storia

In origine era abitata dalle popolazioni dei siculi, dei sicani e degli elimi. Tra il VI e il IV sec. a.C fu occupata dai fenici e dai greci che vi fondarono numerose colonie (Siracusa, Gela, Selinunte). Poi passò in mani ai romani che con la vittoria della seconda guerra punica cacciarono i cartaginesi. Con la caduta dell'impero romano la regione fu invasa da vandali e ostrogoti. Con la guerra greco-gotica ci fu per tre secoli il dominio bizantino. Nel IX secolo ci fu l'invasione degli arabi e l'isola ebbe una rinascita economica e culturale. Ma dal XI secolo fu conquistata dai Normanni e divenne sotto il potere della Chiesa che introdusse il feudalesimo. Ai Normanni seguirono alla fine del XII secolo gli Svevi (Federico II di Svevia) più aperti alla cultura. Nel 1282 con la rivolta dei Vespri siciliani l'isola passò dagli Angioni agli Aragonesi. Nel 1735 la Sicilia fu annessa al Regno di Napoli per mano dei Borbone. Nel 1820 scoppiarono anche in Sicilia i primi moti risorgimentali, che proseguirono poi nelle rivolte del 1848. Qualche anno dopo, nel 1860, sbarcarono a Marsala i Mille garibaldini; in pochi giorni le truppe di Garibaldi, aiutate dalla popolazione, sconfissero i soldati borbonici e liberarono la Sicilia dal dominio straniero. Nello stesso anno la Sicilia entrò a far parte del Regno d’Italia.


Economia

I Siciliani, nonostante i terremoti, le eruzioni dei vulcani e la siccità estiva, hanno sempre curato l'agricoltura, la loro principale fonte di ricchezza. La Sicilia supera nettamente ogni altra regione nella produzione degli agrumi, sia per la quantità sia per la qualità. Da sola raccoglie più della metà delle mandorle italiane ed è prima anche nella coltivazione dell'orzo. Di grande pregio sono le sue uve e i suoi vini. Per la sua straordinaria mitezza del clima, in Sicilia si riesce anche a produrre il cotone. Notevole è l'artigianato e molto attivo anche il turismo prevalentemente balneare che si concentra nelle province di Catania, Siracusa e Messina (Taormina e isole Eolie). perché la Sicilia offre incomparabili bellezze naturali e i monumenti della sua storia millenaria. Qui l'industria non ha un ruolo di grande importanza, per via degli alti costi è stata abbandonata l'estrazione dello zolfo, i giacimenti petroliferi vengono utilizzati esclusivamente come petrolio d'importazione.



Piatti tipici

I piatti tipici della Sicilia sono: cassata siciliana, granita con brioche, arancino, busiati, cous cous di pesce, caponata, parmigiana di melanzane, pane e panelle, pasta di mandorle, pasta con le sarde, sarde a beccafico, cannolo con ricotta, sfincione, cipollina, pidone, pani câ meusa, pasta alla norma.



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