Testo:
Gentili donne e donzelle amorose,il vostro bello e gai' rassembramento
che fa gioir chi 'n voi ha 'ntendimento
veggendo voi così sovragioiose,
d'amor fa nascer lagrime pietose
ne li miei occhi per sovvenimento,
crescendo lor per voi maggior talento
di veder quella, ch'a morte mi puose
lo dì che di Bologna si partìo
e gìo a far sì lunga dimoranza
in loco che m'ha fatto spesso noia.
Per certo, aspetto ch'i' di ciò mi moia,
ch'i' perdo vita perdendo speranza;
ché lei vedere è tutto 'l mio disio.
Parafrasi
Donne gentili e fanciulle amorose, la vostra bella e dolce sembianza, che rende felice chi vi conosce vedendovi così allegre oltre ogni dire, fa sgorgare lacrime d'amore e di pietà nei miei occhi al ricordare, poiché in tali occhi cresce il desiderio di vedere colei che mi inferse un colpo mortale il giorno in cui si allontanò da Bologna e andò a soggiornare tanto a lungo in un luogo che spesso mi ha procurato dispetto. Per certo sto aspettando di morire a causa di ciò, poiché io perdo la vita col perdere la speranza; ché il mio massimo desiderio è di vedere lei.Commento
La poesia di Cino da Pistoia riflette un momento di trapasso, già avvenuto in Dino Frescobaldi: il riaffiorare di spunti realistici, un modo più drammatico e grezzo di trattare la materia amorosa, quasi il presentimento di una maniera nuova. Cino sa descrivere e raccontare, sa creare situazioni poetiche veramente originali: qui ricorda una festa, le amiche della domenica, e confessa la sua malinconia per la lontananza dell'amata.