Giovanni Pascoli nasce nel 1855 a Forlì. Nelle sue opere c'è sfiducia e pessimismo dovuti alla morte del padre. I racconti sono autobiografici e personali. L'ambiente è romagnolo e contadino. Il linguaggio è semplice e quotidiano, con anomatopee e ricco di allusioni. I sentimenti sono espressi attraverso oggetti e fenomeno meteo. Muore nel 1912 a Bologna.
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