Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837) è stato un poeta, scrittore, filosofo e filologo italiano ed è considerato da tutti ed ancora oggi come il maggior poeta dell'Ottocento italiano e autore di spicco nella letteratura mondiale.
La raccolta di poesie del Leopardi è intitolata "Canti" ed è apparsa in tre diverse edizioni. La raccolta si apre con canzoni d'argomento patriottico e filosofico. Nella seconda sezione prevale il tema autobiografico e la forma espressiva dell'idillio, mentre a seguire i temi saranno l'amore e la morte.
In questa sezione potete leggere tutte le poesie di Giacomo Leopardi caratterizzate dall'estremo pessimismo, che hanno come tema principale le sofferenze d'amore e la rinuncia alla speranza. Mentre le uniche consolazioni sono le illusioni e l'arrivo certo della morte che metterà fine al dolore a cui è sottoposto costantemente l'essere umano.
1) Ad Angelo Mai: è una poesia d'alto impegno civile, qui ritorna su tematiche già trattate come la perdita dell'immaginazione e la consapevolezza dell'illusione, elementi che lo accompagneranno fino alla fine.
2) Al conte Carlo Pepoli: qui viene affrontato il tema della felicità, e l'impossibilità per gli uomini di raggiungerla.
3) Alla luna: il tema della poesia è quello del ricordo come continuità fra il passato e il presente, che permette di esercitare la facoltà poetica più importante, cioè l'immaginazione.
4) Alla primavera: il testo è un inno all'immaginazione presente nell'antichità e nell'età infantile che riesce a rendere viva ogni cosa, viceversa nonostante la primavera possa provocare un risorgimento del cuore, le gioie passate e le illusioni della antica mitologia e della giovinezza sono ormai distrutte dal vero.
5) Alla sua donna: il tema della poesia sono le illusioni causate dall'amore che scatena speranza vane. La donna a cui il poeta si rivolge non è una donna terrena bensì astratta, in quanto non appartiene a questo mondo.
6) All'Italia: affronta il tema del patriottismo dove l'Italia è vista come una donna diventata schiava che non reagisce alla dominazione straniera.
7) Amore e morte: a differenza di altri, il poeta non considera la morta codarda e vile bensì come una bellissima fanciulla dove lui dormirebbe solo e sereno.
8) A se stesso: è un colloquio del poeta con se stesso, crede che sia finita anche l'ultima illusione di amore, che si sia spento il desiderio e che non ci sia nient'altro ad infondergli speranza o illusione.
9) A Silvia: è un canto dedicato a Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di casa Leopardi che è morta di tisi nel 1818.
10) Aspasia: in questa poesia Leopardi ricorda la passione che ha nutrito segretamente nei confronti di Fanny Targioni Tozzetti, il suo ultimo grande amore. Questa volta celebra la fine di un amore.
11) A un vincitore nel pallone: è una poesia dedicato a Carlo Didimi di Treia, un eccellente giocatore del gioco del pallone col bracciale della prima metà dell'Ottocento.
12) Bruto minore: in questa canzone, Leopardi immagina le parole pronunciate da Marco Giunio Bruto prima di suicidarsi dopo la sconfitta nella battaglia di Filippi.
13) Canto notturno: la lirica è un lungo monologo di un essere umano (il pastore) che si rivolge alla luna. Alle domande sulla vita e sull'esistenza dell'essere umano non vengono date risposte e questo mette in risalto la teoria del pessimismo cosmico.
14) Consalvo: in questa poesia, Consalvo è Leopardi stesso che non aveva il coraggio di chiedere un bacio alla signora Fanny Targioni Tozzetti.
15) Il passero solitario: il poeta si paragona ad un passero pensoso e solitario, l'unica differenza è che al momento della morte, l'animale non soffrirà la solitudine perché è per lui un fatto naturale mentre per il poeta è un rimpianto.
16) Il pensiero dominante: in questa poesia il pensiero della donna amata (la giovane e bella signora Fanny Ronchivecchi) si è impadronito della mente del poeta dalla quale ha allontanato tutti gli altri pensieri.
17) Il primo amore: il poeta rievoca i ricordi di Geltrude Cassi Lazzari, la cugina di Monaldo, nonché il suo primo amore. L’immagine della donna amata gli impediva di prendere sonno durante la notte che precedette il giorno della partenza di lei dalla casa paterna.
18) Il Risorgimento: è un canto dove dice che dopo un lungo tempo, è tornato dentro di se il sentimento e quella voglia di scrivere poesie.
19) Il sabato del villaggio: questa poesia fa capire che seppure la domenica viene definita "il giorno del riposo", è il sabato il più gradito della settimana perché la felicità può risiedere solamente nell'attesa.
20) Il sogno: è una poesia in cui il poeta immagina di dialogare di primo mattino con una giovane donna, forse Teresa Fattorini, morta pochi mesi prima di tubercolosi.
21) Il tramonto della luna: è un canto che esprime tutto il pessimismo di Leopardi, convinto che la vita sia inutile ed ostacolata dalla natura e basata sul dolore che caratterizza l'esistenza degli uomini.
22) Imitazione: è una libera interpretazione della strofa "La feuile" di Antoine Vincent Arnault, ovvero un'imitazione.
23) Inno ai patriarchi: celebra i patriarchi dell'antico testamento come stirpe primitiva, non immune dalla sofferenza ma più felice dell'umanità attuale perché vigorosa nel fisico e ignara dagli affanni.
24) Le ricordanze: il tema principale sono i ricordi di Leopardi, ritornato dopo 3 anni a Recanati, che gli trasfigurano la realtà.
25) La ginestra: il poeta mette in contrapposizione la smisurata forza della natura con la debolezza e fragilità dell'essere umano; da un lato vi è la natura che tutto può e dall'altro l'uomo che è costretto a subire.
26) La quiete dopo la tempesta: parla del paese di Recanati dopo la tempesta, ovvero la vita che continua dopo essere rimasta bloccata a causa della tempesta.
27) La sera del dì di festa: in questa poesia il poeta non riesce a dormire, perché la sua donna, durante la festa, si è fatta corteggiare dai giovani del paese.
28) La vita solitaria: Il tema di questa opera è la “solitudine”che ha un effetto benefico per gli uomini perché riconcilia i loro sentimenti con la semplicità e la bellezza della natura.
29) L'infinito: è una testimonianza di quel dissidio tra finito ed infinito, tra realtà e ideale, che caratterizza l’uomo romantico.
30) Nelle nozze della sorella Paolina: il tema centrale della canzone è il confronto tra l'Italia moderna, vile e corrotta e l'eroica antichità, in particolare a riguardo all'educazione dei figli.
31) Palinodia del marchese Gino Capponi:
32) Scherzo:è una poesia dove si prende gioco dei poeti contemporanei che non usano la "lima", l'attrezzo per ritoccare e rifinire le poesie fino a renderle perfette.
33) Sopra il monumento di Dante: è una canzone simile "All'Italia" dove Leopardi si lamenta della sorte dell'Italia sotto il dominio straniero. Fu composta in occasione dell'erezione a Firenze di un monumento in onore di Dante.
34) Sopra il ritratto di una bella donna: il tema della poesia è la morte vista nel suo aspetto materiale e più lugubre e cioè il momento del trapasso del corpo vivo alla putredine della carne. La morte cancella in modo definitivo la bellezza della donna e con essa anche l'idealità che di essa se ne fa l'uomo.
35) Sopra un basso rilievo: qui prevale la riflessione sulla morte (tema molto frequente nel pensiero leopardiano) e sul suicidio, che non lo aveva mai abbandonato, fin dalla prima lirica "Bruto Minore".
36) Ultimo canto di Saffo: ha come tema principale l'infelicità di Saffo, antica poetessa greca dal corpo deforme, suicidatasi gettandosi da una rupe per essere stata rifiutata dal fanciullo Faone.