Luglio è il settimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano ed è composto da 31 giorni. Il nome di questo mese deriva da Giulio Cesare che essendo nato il 12-13 luglio, lo chiamò Julius. In passato, gli antichi romani che utilizzavano il calendario romano di Romolo lo chiamavano Quintilius (Quintile = quinto).
Questa pagina contiene una raccolta di frasi, proverbi e detti sul mese di luglio; fanno spesso riferimento al clima caldo torrido e afoso di questo mese.
Le frasi
Luglio, colorami la pelle di bronzo, voglio guardarmi allo specchio e vederci dentro l’estate!Luglio e il sole e il mare e la voglia di ghiaccio, di fresco, di piumone e di camino. Strano il mondo. Strana la vita.
La prima settimana di luglio è quel momento in cui pensi "quando sono in ferie faccio questo, faccio quello" anche se sai già che non riuscirai a fare un bel niente. (dbric511, Twitter)
Proverbi italiani
Quando piove a luglio, ti viene il batticuore.Chi vuole un buon rapuglio, lo semini di luglio.
Di luglio, ogni noce fa gheriglio.
Giugno, la falce in pugno; se non è in pugno bene, luglio ne viene.
Giugno, luglio, agosto, né acqua, né donna, né mosto.
Luglio dal gran caldo, bevi ben e batti saldo.
Con luglio soleggiato il vino è assicurato.
Il mattino scuro di Luglio non significa brutta giornata.
In luglio, ogni noce fa il suo guruglio.
A luglio levati il corpetto e butta le coperte fuori dal letto.
Nuvole di luglio, fan presto tafferuglio.
Se non brucia in luglio e agosto, agrettino sarà il mosto.
Luglio e agosto, piccioni arrosto.
Giugno, luglio, agosto, moglie mia non ti conosco.
Luglio fatica a segare le bionde spighe.
Luglio con sacco e staio - porta i chicchi nel granaio
Di luglio il temporale, dura poco e non fa male.
Luglio trebbiatore, quanta grazia del Signore.
Nel luglio, è ricca la terra, ma povero il mare.
Luglio poltrone, porta la zucca col melone.
Se a Luglio gran calura - a Gennaio gran freddura.
Se per luglio si miete, in agosto tutto seme.
Se Luglio fa tempesta - l’uva non riempie la cesta.
Poesie
(Di Luglio - Giuseppe Ungaretti)Quando su ci si butta lei,
si fa d'un triste colore di rosa
il bel fogliame.
Strugge forre, beve fiumi,
macina scogli, splende,
è furia che s'ostina, è l'implacabile,
sparge spazio, acceca mete,
è l'estate e nei secoli
con i suoi occhi calcinanti
va della terra spogliando lo scheletro.