Biografia:
Pietro dei Faitinelli, detto Mugnone, era un rimatore municipale del Trecento. Si sa pochissimo di lui, apparteneva alla fazione dei Guelfi neri. Visse a lungo esule. Quando Uguccione della Faggiola prese Lucca, andò in esilio; vi tornò quando la città passò a Giovanni re di Boemia. Il lungo esilio gli ispirò i suoi versi più belli. Nel 1349 morì nella sua città.
Opere:
Nel breve Canzoniere di Pietro dei Faitinelli (sedici sonetti e una canzone) alle rime contro la donna si alternano i motivi moralistici e quelli politici. Pietro, da buon Guelfo, deride amaramente Castruccio Castracani, capo dei Ghibellini lucchesi che lo ha costretto all'esilio e alla povertà, mentre Lucca è diventata un castello di Pisa; accusa Roberto d'Angiò di non aver protetto i Guelfi fiorentini e lucchesi da Arrigo VII; parla delle amarezze che ha dovuto subire in esilio.
Pietro dei Faitinelli, detto Mugnone, era un rimatore municipale del Trecento. Si sa pochissimo di lui, apparteneva alla fazione dei Guelfi neri. Visse a lungo esule. Quando Uguccione della Faggiola prese Lucca, andò in esilio; vi tornò quando la città passò a Giovanni re di Boemia. Il lungo esilio gli ispirò i suoi versi più belli. Nel 1349 morì nella sua città.
Opere:
Nel breve Canzoniere di Pietro dei Faitinelli (sedici sonetti e una canzone) alle rime contro la donna si alternano i motivi moralistici e quelli politici. Pietro, da buon Guelfo, deride amaramente Castruccio Castracani, capo dei Ghibellini lucchesi che lo ha costretto all'esilio e alla povertà, mentre Lucca è diventata un castello di Pisa; accusa Roberto d'Angiò di non aver protetto i Guelfi fiorentini e lucchesi da Arrigo VII; parla delle amarezze che ha dovuto subire in esilio.