Un attentato è un atto brutale basato su una strategia ben precisa volta ad eliminare il nemico o a danneggiare i suoi interessi, mentre l'attentatore è il colpevole o responsabile dell'attentato. Un chiaro esempio storico di attentato strategico è quello avvenuto a Sarajevo all'Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria-Ungheria, e sua moglie Sofia, che segnò l'inizio della prima guerra mondiale. Gli attentati più recenti (Torri Gemelle nel 2001) e a Parigi (2015) sono stati compiuti per mano di un gruppo di terroristi che agisce sotto un impulso ideologico (politico o religioso); il loro scopo è quello di creare un clima di terrore.
In questa pagina trovate una raccolta di frasi, citazioni, aforismi sugli attentati, che trattano il modo di pensare degli attentatori e la facilità con cui essi riescano a compiere il loro piano. Tra gli argomenti correlati, leggere le frasi sul terrorismo.
1) C’è anche una volontà di potenza dei piccoli, quella dell’attentatore isolato, del minuscolo gruppo terroristico, di colui che getta una bomba dove c’è folla perché muoia il maggior numero possibile di gente innocente, in una banca, in un treno affollato, nella sala d’aspetto di una stazione. È volontà di potenza di chi si riconosce in questa auto-apologia: «Io, piccolo uomo insignificante e oscuro, uccido l’uomo importante, un protagonista del nostro tempo e in quanto lo uccido sono più potente di lui; oppure uccido in un solo colpo molti uomini insignificanti e oscuri come me, ma assolutamente innocenti; uccidere un colpevole è un atto di giustizia, uccidere un innocente è la suprema manifestazione della volontà di potenza». (Norberto Bobbio)
2) Colpirne uno per educarne cento. (slogan attribuito a Mao Tse Tung e ripreso dalle Brigate Rosse)
3) Non esiste profilo di un attentatore suicida, può avere nove o novantanni, maschio o femmina, essere laureato o analfabeta. La sola cosa che hanno in comune è che non hanno paura di morire. Il che vuol dire che o sono fanatici per una causa o non hanno niente per cui vivere. (Sean Penn)
4) L'assassinio non ha mai cambiato la storia del mondo. (Benjamin Disraeli)
5) Se qualcosa accade a Parigi, giustamente, ci sentiamo tutti coinvolti, se accade sul Sinai meno, a Beirut quasi nulla. Quanto deve essere vicina una barbarie perché ci colpisca come esseri umani? Piangiamo solo le città di cui abbiamo un souvenir attaccato sul frigo? (Maurizio Crozza)
6) Si vede nel massacro di Parigi il frutto della «profezia di Oriana». (Pierluigi Battista)
7) Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l'amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. (Antoine Leiris, marito di una vittima dell'attentato del 13 novembre a Parigi)
8) Ogni giorno muoiono persone in guerre, attentati o tragedie. E solo perché non ci indigniamo per tutti, non significa che non ci dispiaccia. (pea_terrible, Twitter)
9) Siamo sempre tutti estremamente equilibrati e ragionevoli con le crisi, le guerre civili, gli attentati e i morti degli altri. (Comeprincipe, Twitter)
10) Questi attentati stanno raggiungendo il loro scopo. Farci paura? No, farci odiare. (postofisso2012, Twitter)
11) Gli attentati nel mondo, così come guerre e catastrofi, mi piacerebbe sapessero toccarci davvero, invece di insegnarci solo la geografia. (Samanthifera, Twitter)